Capitolo 33: Ombre

23 4 0
                                    

ATTO TERZO: MISTERI E PASSIONE

The new Project blog, Family: aggiornamento n° 28, 27 luglio 2022

<<Sicuro che sia la via giusta?>>

<<Sicurissimo>>.

Quando Pope dice che è sicuro, ci sono due opzioni di risposta: o lo è davvero, oppure nemmeno lui sa cosa sta facendo, e in questo istante spero che sappia ciò che sta facendo.

Tutto ciò perché Jhon era sotto la doccia. D'accordo, darei la mia vita a Jhon e a Pope, ma letteralmente in trenta secondi sono in grado di raggiungerli.

<<Ma come mai sei sotto la doccia?!>>

<<In realtà, sto facendo il bagno. Non posso raggiungerti.>>

<<Ci sarà qualcun altro!>>

<<Ti ho detto di no, non posso!>>

<<Intendo dire, oltre a te. Non penso che stiate organizzando una festa collettiva!>>

<<Ah, no! Chiamiamo Pope e sentiamolo.>>

<<No, Jhon, giuro che ti strangolo!>> impreco mentre digito il nome di Pope nella rubrica e avvio la chiamata.

<<Buona sera, sei viva?>>

<<Simpatico. Sì, sono viva e vegeta>> sputo ironicamente.

<<Peccato, e io che speravo.>>

<<Ah, ah, ah. Hai mangiato pane e simpatia?>>

<<No, solo la pasta di Jack. Comunque, perché mi hai chiamato?>> chiede sospettoso.

<<Non puoi venire a prendermi?>>

<<Non puoi tornare da sola?>>

<<Non mi fido>> ammetto.

<<Devo proprio?>> piagnucola.

<<Sì>> sancisco.

<<Arrivo, dammi dieci minuti!>> e mette giù.

Dopo venti minuti, mi raggiunge, ma il problema è un altro:

<<Fidati, prendiamo una scorciatoia e arriveremo a casa prima.>>

Ed eccoci qui, a camminare da quindici minuti senza meta. In teoria, la metà è già fatta, ma non so se ci arriveremo mai.

Sarò sincera, ho visto strade buie e poco illuminate, ma questa merita un premio per la peggiore illuminazione mondiale. Forse in Antartide hanno un'impostazione ancora peggiore. Penso, spero. Chiedo scusa ai pinguini.

Comunque, ho male ai piedi, sono affamata, assetata e stanca.

Questa "strada", o meglio "stradina" sterrata, dato che l'asfalto è praticamente inesistente, è piena di sassolini. Ho smesso di contarli al secondo angolo, perché stavo perdendo il conto. I lampioni, più alti di Giano, emettono una luce fioca e cupa, la più debole che abbia mai visto. Solo per farvi un'idea, nel paesino in cui abitavo, i lampioni sono di qualità migliore. La popolazione di zanzare, nota come dinosauri mai estinti, mi sta usando come loro cena, mentre al mio compagno di destra, nessuna zanzara lo punge o, se lo punge, non si lamenta.

<<Maledetto insetto!>> impreco tra i denti, colpendo il mio braccio.

<<Shh! Stai zitta!>> mi ammonisce.

<<Zitta come un cane!>> ringhio.

<<Fa silenzio!>> sbuffa, e io lo imito in risposta quando noto un'ombra scivolare dietro di noi. D'istinto, mi giro, ma non c'è nulla, né anima viva né anima trapassata.

Lift up - ImpossibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora