Capitolo 27: Allegra gita al museo

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The new Project blog, Family: aggiornamento n° 24, 23 luglio 2022

Mi sveglio nel mio letto mezza indolenzita, subito mi chiedo perché, poi mi ricordo di aver fatto sesso (dell'ottimo sesso) sul tavolo della cucina con lui.

<<Dobbiamo smetterla di scopare sui tavoli>>, mormoro stiracchiandomi e tirandomi su col busto, svegliando i miei muscoli assopiti.

<<Mhhh... nemmeno sui divani, fidati>>, mormora la riccia alla mia sinistra, sbadigliando e lasciando intuire come ha trascorso la scorsa notte.

<<'Giorno, amo>>, la saluto, tentando di non sembrare così dolorante, quando in realtà non sento più l'osso sacro.

<<'Giorno>>, ricambia, e deduco dal rossetto sbavato e dal trucco colato che il caro Chuck si è dato da fare. Devo fare una precisazione: il caro amico di letto, possibile spasimante di Elis, non si chiama realmente Chuck, ma Elis lo ha ribattezzato o lui si è ribattezzato da solo. Il punto è che sto ragazzo non si chiama Chuck. Credo che il concetto sia passato.

<<Quindi vi siete dati da fare, eh?>>, chiedo io con un ghigno che lascia sott'intendere l'allusione sessuale.

<<Oh sì! Ora posso capire l'espressione 'puro buon sesso'!>>, ammette lei con gli occhi sognanti.

<<Racconta!>>, incalzo la conversazione.

<<Siamo andati a cena in un ristorante marocchino, ha ordinato e pagato lui... poi siamo andati in macchina e ci siamo limonati, ci siamo staccati e mi ha portata a casa sua e abbiamo scopato sul divano>>, riassume brevemente la sua avventura dal sapore d'oriente.

<<Io e lui lo abbiamo di nuovo fatto sul tavolo della cucina e ti giuro che ho un male al culo e alle gambe>>, riassumo brevemente la mia fantastica avventura sessuale, lamentandomi dei miei dolori.

<<Anche io al culo e alla schiena>>, si lamenta indolenzita, <<comunque voi sempre sul tavolo lo fate?>>, chiede alludendo alle notti passate di cui lei conosce l'excursus completo.

<<Io vorrei cambiare location, onestamente>>, ammetto ridacchiando a mia volta. A breve mi verrà il sopr'osso su tutta la colonna vertebrale e una grande gobbetta sull'osso sacro.

<<Comunque, sicure che ci sia nulla tra di voi?>>, chiede ipotizzando una qualche unione sentimentale tra me e lui.

<<No! Scopiamo e basta>>, affermo sicura di me e della situazione in cui sono, ma per la prima volta sono certa che questa sia la via giusta.

<<Sicura?>>, cerca conferma la mia amica fissandomi negli occhi alla ricerca di un mio dubbio.

<<Sì>>, sbuffo confermando le mie certezze.

<<RAGAZZE, LA COLAZIONE!>>, grida Jack dal piano di sotto. Sia io che Elis siamo consapevoli che è stato Jhon a cucinare la colazione, e ciò costituisce una mezza sicurezza alimentare.

<<ARRIVIAMO!>>, urlo di rimando. <<Va' a struccarti, bionda>>, la spingo in bagno, mentre afferro il telefono e scrivo a Diana:

<<Abbiamo scopato sul tavolo della cucina>>

<<Siete fissati con i tavoli ahahah, buongiorno anche a te>>, risponde.

<<Giorno a te. Ora vado a mangiare, ci sentiamo più tardi ok?>>

<<Ok, divertiti>>

Blocco il telefono e scendo di sotto.

<<Elis?>>, chiede Jhon mentre verso il caffè, dentro la tazza da cereali perché seriamente stamattina ho bisogno di una tripla dose abbondante di caffeina iperglicemica. Prima o poi mi leveranno tutti gli zuccheri, ne sono consapevole.

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