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Un addio. Facile, difficile, necessario o impossibile. Perché si dice addio? Quali sono le tempeste che attraversano quei momenti? Leggete questa storia se vi piace innamorarvi della malinconia autunnale e dei sentimenti stropicciati.
Capitoli: 11
Stato: In Corso
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Tra un caffè americano e un gelato alla vaniglia fedeceve e celisabetta ci parlano di: Un addio. Facile, difficile, necessario o impossibile. Perché si dice addio? Quali sono le tempeste che attraversano quei momenti?
Per prima cosa mi devo scusare con l'autrice per aver letto la sua opera con tanto ritardo. Non ho giustificazioni, tranne il poco tempo e i mille impegni.
Desideravo dedicare al suo lavoro tutta la concentrazione necessaria così, un pomeriggio di libertà, ho iniziato "l'avventura" e quello che ho scoperto mi ha sconvolta: fedeceve ha dimostrato, fin da subito, una padronanza delle parole invidiabile, una capacità di empatia con chi legge sconcertante. Mi ha preso per mano (cosa che adoro) trasportandomi in un momento di vita...
Se desiderate approcciarvi a un racconto banale a una storia d'amore da film Hollywoodiano, vi sconsiglio questo gioiellino, se invece volete: trattenere il respiro, sospirare, piangere e bloccarvi a causa dei ricordi personali che, in modo inevitabile vi sovrasteranno, allora siete nel posto giusto.
Farewell (Addio) ha la capacità di trasportarti in un'altra dimensione, vi ritroverete a spiare un momento di vita comune, pur tuttavia intenso, a scuotere la testa perché quell'addio è simile a molti addio dati e subiti.
fedeceve, con un tratto poetico ma pulito, vi racconta una storia "banale" ma proprio per questa magnifica e lo fa in modo magistrale.
La padronanza della lingua è ineccepibile, le imprecisioni pochissime e del tutto trascurabili, forse uno sguardo che vuole concentrarsi sulla grammatica le scoverà, se ciò accade, però, mi permetto di consigliare di rileggere la storia dall'inizio tenendo la mente sigillata e il cuore aperto.
Se farete ciò ne ricaverete momenti di pura dolcezza e strazio...
La cosa che ho maggiormente appezzato è stato "il tratto", come già scritto, poetico ma mai sdolcinato.
Molte volte ho dovuto confrontarmi con scritti le cui trame potevano essere piacevoli, ma la "pomposità" delle parole rendeva il tutto pesante...
In questo caso succede l'incontrario, la trama risulta "pesante al cuore": il dolore di un addio, un amore che finisce senza un vero perché tranne l'egoismo, il tentare di provare rancore per non soffrire, se avete vissuto queste cose comprendete di cosa parlo.
Il tutto viene addolcito da una scrittura aggraziata, raffinata, come ripeterò all'infinito: poetica, che vi farà sospirare e piangere, sperare e infuriare assieme ai protagonisti.
Verso la fine vi chiederete perché le cose devono andare sempre male, ma subito, con una virata magistrale, fedeceve ci ridona speranza per il futuro, per poi arrivare alla conclusione.
Quando ho scoperto chi era la voce narrante ho avuto un brivido lungo la schiena e mi sono chiesta: "Si tratta di una storia vera?", ero certa di sì, arrivando a supporre che si trattasse di parte della vita dell'autrice, poi mi sono resa conto che fedeceve mi aveva ricordato una scena vissuta e dimenticata del mio passato...
Ho finito ieri di leggere Farewell (Addio), ciò nonostante ancora ci penso, questo racconto mi è entrato nel cuore, ha preso posto in parte del cervello e non ne uscirà molto facilmente, anche perché io non lo permetterò!!!!!!
In breve, ho adorato ogni secondo passato in compagnia di questo gioiellino e vi assicuro che divorerò altri lavori di fedeceve...
Se vi fidate, almeno un pochino, dei miei giudizi, allora andate a leggerla, con lo scopo di supportare una brava autrice che merita tutta la nostra ammirazione!
