SCALE

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AUTORE: lucibellottobre 

Com'era essere bambini negli anni 60? Come rispondevano gli adulti alle domande cruciali di quando si è piccoli? In questa storia di Natale non ci sono melasse, ma le domande a cui Bianca, una bambina di otto anni, non riesce a trovare risposta

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Com'era essere bambini negli anni 60? Come rispondevano gli adulti alle domande cruciali di quando si è piccoli? In questa storia di Natale non ci sono melasse, ma le domande a cui Bianca, una bambina di otto anni, non riesce a trovare risposta. Ci sono i suoi sogni e le sue convinzioni, a cui sta tenacemente attaccata come un 'ostrica al suo scoglio...resisterà? Se vuoi scoprirlo, seguila per quelle scale...

https://www.wattpad.com/story/292528143-scale

STATO: COMPLETO

CAPITOLI: 15

Tra un tè Matcha e  dei pancake con frutti di bosco lucibellottobre e Nives_as_snow ci parlano di: Siamo negli anni '60, in un quartiere di periferia di una cittadina di provincia destinato, in futuro, a diventare residenziale

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Tra un tè Matcha e dei pancake con frutti di bosco lucibellottobre e Nives_as_snow ci parlano di: Siamo negli anni '60, in un quartiere di periferia di una cittadina di provincia destinato, in futuro, a diventare residenziale. In una strada che termina in un campo dove ancora non si è costruito, a due passi dalla scuola elementare del quartiere, spicca una villetta circondata dal giardino dove fervono i preparativi per il Natale in arrivo. Bianca, la più piccola di casa, è immersa nella magia natalizia. Ma un'ombra si affaccia tra le luci colorate...quali sorprese le riserverà questo Natale?

IMPRESSIONI DI Nives_as_snow :

Il racconto dal sapore retrò è pregno di una malinconia che lo permea per intero.Le atmosfere degli anni passati sono perfettamente ricreate e muovono le corde di antichi ricordi che ogni persona può sentire come propri: i natali con la famiglia, genitori e nonni. La magia che accompagna la fantasia innocente da bambini, tra i lavoretti che si preparano a scuola e la consueta recita annuale. Il tutto è stato ricreato dall'autrice con una maestria, una raffinatezza stilistica e un'eleganza che non capita sovente di trovare su questa piattaforma. Ho avuto già il piacere di conoscere lucibellottobre con il suo lavoro "Cotone", non posso che confermare l'eleganza del suo modo di scrivere dal quale traspare una grande sensibilità. Gli scritti dell'autrice trattano di dinamiche familiari non sempre gioiose, elaborando una introspezione dei personaggi molto profonda. Nel particolare caso di Bianca si assiste proprio al passaggio alla disillusione: "l'attimo in cui il bambino diventa adulto, di colpo" parafrasando James Matthew Barrie nel suo magistrale lavoro Peter Pan (e la sua infanzia mancata, un po' come quella di Bianca, piccola in un mondo adulto che la richiama a un'austerità che stride con la spensieratezza che un bambino dovrebbe poter possedere più a lungo possibile).Ho amato la sofferenza che, nella bambina, fermenta come mosto pressato in un tino.Dal punto di vista puramente formale vi sono delle piccole accortezze che segnalerò all'autrice in privato, se lo gradisce, al solo scopo di poterle arrecare un beneficio come lo è per me l'aiuto di persone competenti in materia linguistica.Nulla che invalidi l'opera, inezie risolvibili con una piccola revisione.Per quanto riguarda il finale avrei voluto che Bianca, attraverso ulteriori ricordi, ci avesse raccontato se aveva poi trovato un modo di relazionarsi con sua madre e le sue sorelle, nel corso degli anni. Se si fosse mai sentita parte di quella famiglia nella quale solo suo padre sembrava comprenderla. Vi è un senso di incompiuto che è certamente una scelta autoriale, difatti quest'ultimo punto è un mio mero desiderio, dettato dal gusto personale, perché ho sentito su di me tutto il disagio di Bianca, talmente tanto, che sento il bisogno di sapere se sia riuscita a essere felice, infine.Altro punto forte dell'autrice sono le descrizioni ambientali che si coniugano alla perfezione con gli stati d'animo di Bianca. La freddezza dell'androne al piano superiore delle scale, antistante le porte delle camere, gli spifferi, l'essere distanti delle sorelle, della madre e della nonna della bambina. La casa piena di calore di Luisa, l'amichetta di Bianca, che riesce a scaldare il cuore della bimba insieme alle coccole di Buck, il cagnone dei vicini. Anche le descrizioni meteorologiche coincidono con lo stato d'animo della protagonista. Un lavoro che ho apprezzato tantissimo essendo io stessa un'amante del genere introspettivo: quando le descrizioni diventano sentimenti. I miei complimenti, davvero.

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