Salve, Il Caffè Letterario è nato per mettere in contatto i lettori con gli scrittori, ma anche per far crescere e migliorare il proprio lavoro, come? Facile:
- Scegliete un libro dallo scaffale
- Leggetelo
- Commentate o rispondete ad alcune domand...
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Il mio racconto parla di una giovane e bella ragazza che si prostituisce in un locale. Veronica lo fa per ragioni molto serie, per aiutare la mamma e il suo piccolo fratello. La sua avvenenza nasconde in realtà una fragilità interiore che la porterà a una decisione molto drammatica. In questa storia il finale è inaspettato. Credo sia questo il punto di forza di tutto il racconto. Buona lettura!
STATO: CONCLUSO
CAPITOLI:1
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Tra un caffè d'orzo e dei biscotti ai cereali OrnellaStocco3 e normalgirlsproblems ci parlano di: Una cosa era certa: non passava inosservata. La bellezza esteriore, spesso, nasconde una grande sensibilità interiore.Fragilità che emergono quando la vita è all'apice, quando tutto sembra ruotare attorno a lei, a Veronica. Un thriller psicologico, un racconto seducente.
Nel corso della lettura mi sono chiesta più volte se questa storia possa essere effettivamente classificato come novella (non so come lo definisce l'autrice), perché per alcuni aspetti è un'autobiografia delle emozioni, ma per altri è un saggio sociologico. Ora, le Notti di Veronica è tutti questi generi, senza essere totalmente uno di essi e questo forse costituisce una certa difficoltà per chi si appresta a leggerla e che abituato alla novella, con una trama ben definita, resta all'inizio un po' disorientato, ma poi, entrato nello spirito dell'opera, permeata da un sottile sarcasmo, finisce inevitabilmente con l'apprezzare, per comprendere il vero scopo di questo lavoro. Veronica, in buona sostanza, non ha fatto altro che raffrontare due realtà sociali, dalle differenze profonde, vissute in un microcosmo costituito dalla camera; e questo senza cercare di dimostrare che l'una è meglio dell'altra, ma unicamente per far emergere il contrasto fra una visione del mondo di una prostituta e quella ampiamente disincantata del ricco, in una notte, a tratti anche commovendo, altre volte divertendo, che finisce con il rappresentare la coscienza della propria esistenza.
