Tessere di mosaico

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AUTORE: OrnellaStocco3

Ho voluto raggruppare alcuni dei miei brevi racconti e poesie in questa raccolta

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Ho voluto raggruppare alcuni dei miei brevi racconti e poesie in questa raccolta. intitolata TESSERE DI MOSAICO. Ogni scritto rappresenta una "tessera", idealmente a formare quel mosaico misterioso e unico che è la nostra vita. Le storie sono tutte autobiografiche e autoconclusive. Ogni racconto è un capitolo del romanzo della mia vita alla quale ho dedicato la prima poesia, appunto VITA. Ho alternato poesie ai racconti , una altalenante narrazione così come il nostro percorso terreno. I primi racconti sono dedicati alla mia infanzia per proseguire con l'adolescenza e la giovinezza. L'opera è attualmente in corso. Grazie per l'attenzione e buona lettura.

https://www.wattpad.com/story/270971161-tessere-di-mosaico

Tra una tisana al cacao e nocciole e una torta alla caprese OrnellaStocco3  e Zaffiro__ e  ci parlano delle tessere della vita che si trasformano in pensieri e poesia

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Tra una tisana al cacao e nocciole e una torta alla caprese OrnellaStocco3  e Zaffiro__ e ci parlano delle tessere della vita che si trasformano in pensieri e poesia.

Ciao a tutti,

Ornella mi ha chiesto di commentare i racconti e le poesie che mi hanno maggiormente colpito nella sua opera e quasi mi sembra più difficile la libera espressione che quella guidata da domande. Che dire, in questo racconto sono racchiusi racconti proprio come tessere sparse nella memoria di una vita lunga e vissuta intensamente. Cosa rimane nella mente di un viaggio? Ornella ci porta immagini e sensazioni senza giudizio. Crea atmosfere e ricordi sparsi sul margine di un corso d'acqua, tra le strade di un paese, nelle stanze di una casa antica.

Tra i racconti mi ha colpito molto la vicenda in cui la madre la portò a "controllare" da un medico, il quale approfittando della poca confidenza generazionale, ha fatto quello che mai nessun uomo dovrebbe fare a un bambino. Mi ha sconvolto l'accostamento tra la dolcezza e la purezza del primo amore e la visione contaminata della madre, che portandola a "verificare " i suoi dubbi si è resa complice del più indegno tra i misfatti. Immaginare questa bambina sconvolta e incapace di esprimere il suo disagio, non sapendo cosa la madre si aspettasse e se ciò che era successo fosse "normale" o meno mi ha ferita profondamente. Mi è piaciuto molto il racconto conclusivo, in cui le pare di riconoscere una casa come se fosse stata sua un secolo prima. Se mai immaginassi la fine di una storia scritta, vorrei immaginare che possa ricominciare in un futuro, quanto sarebbe bello poter scrivere pagine infinite?

Non ci sono racconti che mi siano piaciuti meno. In alcuni ho ritrovato i racconti dei miei genitori (come la prima casa col bagno, solo che i miei l'avevano comunitario con gli appartamenti confinanti per terrazza), in altri ho ritrovato me piccola (come le estati in colonia, solo che i miei ci mandavano in montagna perché il corredo mare era troppo costoso).

Tra le poesie devo prima riportare una citazione bellissima, quella nell' introduzione della storia: " Sono stata una bambina felice, una ragazza ribelle, una donna inquieta. Spero di essere una vecchia saggia." Sa di vita vissuta senza pentimenti, con forza e coraggio. Come non si può essere saggi, se si ha vissuto tanto intensamente?

Delle poesie all'interno ho amato anche l'evoluzione, dalle prime legate all'infanzia ( come Granelli) quasi una filastrocca, canzoncina, fino all'ultima, dolce epilogo di un amore.

Credo che quella che ho amato di più sia proprio l'ultima : Giorno di settembre. Forse perché, quando si è giovani dell'amore non si riesce ad immaginare neanche il giorno successivo, poi diventa più maturo e come una coperta te lo tieni accanto, poi subentra la quotidianità, la fretta e i tempi diventano veloci, incalzano, l'amore diventa condivisione, qualcuno con cui fai un percorso passo passo, come se fosse una parte in più di te e quasi non te ne accorgi, non pensi mai che potrebbe andarsene senza di te e questa poesia racconta un po' questo " tu che sembravi invincibile". Questa è quella che mi è rimasta di più, lasciare andare qualcuno con cui hai diviso "i giorni della gioia con passione focosa" e seguire "il suo bagliore fino all'ultimo raggio" credo che sia la cosa più intensa e difficile da fare. Per questo credo che il libro termini con una nota ottimista, riconoscendo nella memoria una probabile vita precedente si crea la speranza di una vita futura.

Ciao grazie Ornella per questo emozionante squarcio di vita vissuta, se mai in un lontano futuro ci riscoprissimo altrove, io sarò quella con il caffè e un buon libro in mano!

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