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Por giugiusstories

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Por giugiusstories


Celeste

Ieri avevamo registrato lo speciale di Natale, che sarebbe stato mandato in onda oggi, il giorno della vigilia.

Già da inizio mattinata, stavamo scegliendo il menù per il pranzo e per la cena, ovviamente che non comprendesse la carne, come da tradizione.

Poco dopo la produzione ci informò, che erano arrivati altri regali per ciascuno di noi, da parte delle nostre famiglie.

Grazie all'aiuto di Cosmary, i regali erano tutti poggiati sul tavolo, dove tutti potevano prendere il loro.

«A me piace aprire i regali» disse teneramente Luigi, tanto dovetti reprimere l'impulso di strizzargli le guance.

«Vieni di là insieme a me?» mi chiese dopo aver preso il suo regalo.

«Si aspetta che prendo anche il mio» affermai, trovando subito il mio pacco.

Mano per mano andammo in camera sua, dato che nella mia c'erano già quattro persone.

Mi sdraiai sul suo letto, mentre lui si mise seduto davanti a me, iniziando subito ad aprire il suo regalo.

Aprii la busta che conteneva ciò che mi avevano mandato i miei, e a causa della malinconia mi salirono le lacrime agli occhi.

«Che cos'è?» chiese curioso, cercando di sbirciare dentro la busta.

«Sono due pacchetti e tutte le nostre foto» sussurrai, cominciando a guardare tutte le fotografie.

«Oh posso vederle vero?» si avvicinò curioso, togliendomi qualche immagine dalle mani.

«Stai facendo tutto da solo» ridacchiai davanti alla sua enorme curiosità.

Restammo sul letto per più di mezz'ora, a guardare tutte le mie fotografie di quando ero piccola, e Luigi ebbe persino il coraggio di prendermi in giro!

«Come se tu non ti fossi mai sporcato con del cioccolato! Ma nemmeno ti credo!» esclamai tornando a poggiare il capo sul suo petto.

«Ok forse si, ma tu sei troppo buffa ti prego!» concluse scoppiando nuovamente a ridere.

Ci alzammo solamente quando Rea ci venne a chiamare, dicendo che era l'ora di iniziare a prepararsi per la cena.

In mattinata avevamo deciso di vestirci più eleganti del solito, niente di tanto sfarzoso, ma qualcosa di carino.

Saluti velocemente Luigi e scappai in camera, dove trovai già Carole e Serena, per andare a prepararmi.

Tirai fuori dall'armadio: un jeans a zampa verde acceso, un top e una camicia leggermente trasparente, entrambi neri. Ovviamente sotto ci avrei abbinato le mie amate dottor Martens.

I capelli erano rimasti perfettamente lisci e nonostante fosse la vigilia di Natale, avevo scelto di non esagerare troppo con il trucco.

«Posso darvi una mano?» chiedi a Nicol e Rea, impegnate a cucinare la cena.

«No tranquilla, più che altro potresti apparecchiare?»

«Certo! Vado subito»

Apparecchiai e nel giro di disco minuti eravamo tutti a tavola a cenare insieme, aspettando la mezzanotte.

«Dopo andiamo un po' fuori?» mi chiese Luigi, sussurrando.

«C'è qualcosa che non va?» gli chiesi a mia volta confusa, mentre mettevo in bocca l'ultimo pezzo di bruschetta che mi rimaneva in mano.

«No, voglio solo stare con te, da soli» precisò poggiando la sua mano sulla mia.

Allora annuii, facendolo sorridere a trentadue denti, mentre tornava a mangiare.

La cena trascorse in fretta, tra una chiacchiera e l'altra, scatti rubati con i nostri telefoni e video vari.

«Come sta andando tra voi?» mi chiese Nicol, venendomi vicino, mentre portavo i piatti dentro al lavandino.

«Bene, poi lui è gentilissimo con me, è bellissimo...» confessai, poggiando la testa sulla sua spalla.

«Sei proprio innamorata persa Cele» ridacchiò, accarezzandomi i capelli con una mano.

«Oddio non esageriamo, devo ancora capire se sono innamorata, che mi piace ormai l'hanno capito pure le piante qua fuori, però innamorarsi è una cosa decisamente enorme... devo ancora capire come ci si sente ad esserlo, forse dovrei chiedere a Serena come ha fatto a capire di essere innamorata di Albe...»

«Non ci sono delle regole per innamorarsi. L'amore arriva e basta, non farti tutte queste paranoie, sicuramente capirete entrambi quando quel momento sarà arrivato. Non c'è bisogno che vai a chiedere a Sere, siamo tutti diversi, quindi quando arriverà, capirai tutto da sola o con l'aiuto di Gigi magari» mi rassicurò, guardandomi negli occhi.

«Mamma mia quanto ti voglio bene, nemmeno te lo immagini Nic, sembri mia madre» scoppiai a ridere, seguita da lei.

«Lo sai che quando serve sono sempre qui, specialmente per la mia piccolina» mi guardò teneramente, ricevendo un bacio sulla guancia da parte mia.

«Comunque ti sta guardando da un po', vai da lui dai, che qui ci pensiamo io e Luca» mi risveglio dai miei pensieri, facendomi puntate lo sguardo su Luigi, fuori in veranda insieme agli altri mentre fumava.

Ringraziai Nicol e feci cenno a lui di raggiungermi nel giardino sul retro.

Capì subito, spense la sigaretta e schivando Elena che stava cercando di abbracciarlo corse da me, e andammo insieme sul retro.

«Mamma mia che cozza che è quella ragazza!» esclamò lanciandosi di schiena, sul cuscino arancione.

«Quando te lo dicevo io...» ridacchiai sdraiandomi, posando poi la testa sulle sue gambe.

«Forse e dico forse avevi ragione» scherzò, cominciando a passare una mano tra i miei capelli corvini.

«Non dubitarne mai Luigino»

«Perché mi chiami Luigino?» fece finta di essere serio mentre me lo domandava.

«Perché mi sa di piccolino» addolcii la mia voce, strizzandogli le guance con una mano sola.

«E io ti sembro piccolino?» chiese retorico, scostandosi dalla mia presa mentre sorrideva.

«No però mi piace chiamarti così... Luigino» dissi all'ultimo, alzandomi di scatto dalle sue gambe, cominciando a correre per il piccolo perimetro del giardino, mentre lui mi seguiva.

«Tanto dove vuoi andare? È piccolo qua... presa!» esclamò soddisfatto, facendomi poggiare le spalle alla colonna.

«No Luigi, non ci provare!» lo minacciai puntandogli invano un dito al petto, mentre lui cominciò a farmi il solletico, facendomi piegare in due dalle risate.

«Sono ancora piccolino?» ridacchiò, mentre continuava con la sua tortura.

«No no, scusa scusa dai per favore, sennò muoio dai Luigi! Oh santo cielo!» sospirai profondamente, quando finalmente smise di infastidirmi.

«Non chiamarmi più Luigino» sussurrò a qualche centimetro dalle mie labbra.

Non gli risposi, ma feci semplicemente incontrare le nostre labbra, in un dolce e casto bacio.

La mezzanotte era appena scattata e tutti gli altri staranno giocando a carte o a tombola, mentre noi eravamo rimasti fuori.

«Ci facciamo una foto? Magari poi la mettiamo su twitter e facciamo gli auguri di Natale!» esclamai saltellando sul posto.

«Hai il telefono?»

«Si, però andiamo dentro che comincia fare freddo; almeno poi raggiungiamo gli altri» annuì prendendomi per mano, trascinandomi all'interno della casetta.

Scattammo la fatidica foto e non esitai un attimo a postarla il mio account twitter, sapendo bene che avrebbe creato non si sa quanti gossip.




─ · 。゚☆: *.☽ .* :☆゚. ─ · 。゚☆: *.☽ .* :☆゚. ─

nota autrice

Ed ecco qua il capitolo di Natale!
All'inizio abbiamo i regali da parte delle famiglie e Luigi che si diverte a prendere in giro Celeste.
Poi una bella conversazione con Nicol, una delle ultime, dove parlano di amore... chissà se riusciranno a dirsi le fatidiche parole...
E infine un tenero momento dei Celestigi, con tanto di auguri di Natale per i fan.
Siamo agli sgoccioli... il nuovo anno inizierà tra qualche giorno e chissà se il detto "anno nuovo, vita nuova" si realizzerà! Sarà davvero una vita nuova per entrambi?
Se vi ha fatto piacere leggere il capitolo, lasciate una stellina!

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