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Attraverso il corridoio con la vista annebbiata dalle lacrime, dove ho intenzione di andare? Non so nemmeno dove cazzo è situato l'hotel e non ho niente per muovermi, al massimo posso prendere un autobus.
Cerco la camera di Tracy e busso un paio di volte finché non mi apre, la sua espressione è un misto tra sorpresa e confusione, già non devo essere messa bene.
«Amelie... tutto ok?» chiede osservandomi preoccupato, annuisco ripetutamente asciugandomi le lacrime.
«Tutto ok, solo una brutta litigata, posso stare qui per un po'?»
«Certo entra pure, tanto fra poco devo andare.» si fa da parte per lasciarmi entrare, camera sua è uguale alla nostra, ha preso una matrimoniale anche se ci starà solo lui, almeno ha il letto comodo piuttosto che i soliti lettini singoli.
«Dove devi andare?» chiedo sedendomi sul bordo del letto mentre mi guardo in torno, questa camera è un porcile cazzo.
«Dobbiamo andare a fare le prove per il concerto, è fra due giorni, giusto qualche prova tecnica.» annuisco disinteressata lasciando che il silenzio cali nella stanza.
Ecco perché stava prendendo la coca, deve fare le prove, chissà quanta ne prenderà il giorno del concerto e questo è solo il primo, fra qualche settimana dovrebbe iniziare il tour, non voglio nemmeno pensarci.
«Senti Tracy, perchè glielo lasciate fare?» chiedo diretta ricevendo il suo sguardo confuso come risposta.
«Sai di cosa parlo, aveva smesso, ci stava provando, perchè lasciate che si droghi per i concerti?» riformulo la domanda e fa un grande respiro mettendosi a sedere accanto a me.
«Vedi Amelie, Peep ha davvero grandi problemi d'ansia e capirai che esibirsi davanti a un pubblico enorme di sconosciuti non aiuta. Ma è quello che vuole fare e se l'unico modo per farlo bene è sballarsi un po' non posso essere io a fermarlo, si è vero con te aveva smesso, ma perché stavate sempre insieme, lui non faceva concerti quindi l'ansia e la tensione erano gestibili. Che poi insomma non è mai riuscito veramente a gestirli, solo grazie allo xanax e altra roba, e Amelie, non so che cosa tu gli abbia fatto, ma lo hai aiutato molto, però devi capire che non può funzionare sempre, non puoi curare i suoi problemi e nemmeno farglieli pesare pensando che cambi. Rassegnati, Peep è così, puoi provare ad aiutarlo, ma non aspettarti di riuscirci sempre.» annuisco rassegnata, ha ragione devo solo imparare ad accettare e convivere con questo fatto, per quanto io ci provi non riuscirò a salvarlo da se stesso.
Si alza dal letto per prendere il suo zainetto rosa di hello kitty, fa abbastanza ridere vedere un ragazzo pieno di tatuaggi con un ossessione per hello kitty, per poi venire verso di me.
«Beh io vado, ti lascio le chiavi?» faccio cenno di no col capo aggiungendo poi:
«Penso tornerò in camera mia, appena ve ne andrete.» annuisce per poi venire ad abbracciarmi.
«Cercherò di tenerlo sotto controllo per te ed evitare che esageri ok?» mi rassicura e annuisco, apprezzo davvero quello che sta facendo, anche se alla fine lui è Peep hanno gli stessi problemi con la droga quindi non mi capacito di come possa aiutare lui senza riuscire ad aiutare prima se stesso, ma conta il gesto no?
«Ti mando un messaggio quando usciamo dall'hotel, così sai che siamo andati via.» dice prima di uscire dalla stanza, annuisco e lo saluto agitando leggermente la mano, ricambia con un sorriso per poi chiudersi la porta alle spalle.
Prendo il telefono facendo partire in riproduzione casuale la mia playlist, mi alzo dal letto e osservo attentamente la stanza per poi iniziare a raccogliere qualche vestito per terra, non ho molto da fare quindi darò una ripulita a questo porcile con i pink floyd di sottofondo.
Dopo una decina di minuti mi arriva un messaggio da Tracy, hanno già lasciato l'hotel. Lascio la camera, anche se non ho finito di ripulire tutto, per tornare nella mia.
Mi butto sul letto spostando il mio sguardo verso l'armadio, non voglio pensarci, non riesco a credere che mi abbia preso per il culo, quando inizierà a dirmi la verità? Non è nascondendomi le cose che risolverà la situazione.
Mi metto a sedere osservando la città dalla grande finestra dell'hotel, sta per tramontare il sole, potrei uscire e respirare un po' d'aria fresca, ma sono troppo sfaticata per farlo.
Torno a sdraiarmi sul letto osservando l'armadio, chissà se la busta è ancora lì...
Mi dirigo lentamente verso l'anta per poi cercare in mezzo ai vestiti di Gus finché non la trovo, è ancora qui.
Lancio un'occhiata alla scrivania per poi riposare lo sguardo sulla busta di coca nelle mie mani, avrò provato questa roba giusto un paio di volte, ti dà l'energia giusta e ti fa sballare quanto basta per isolarti da questo mondo del cazzo.
Agh vaffanculo lui tira coca dalla mattina alla sera, non sarà un gran problema se per una volta mi faccio un paio di strisce.
Prendo dal mio portafoglio una banconota da un dollaro e una vecchia tessera della biblioteca, mia madre mi obbligò a farla circa un anno fa, che cosa inutile sarò andata in biblioteca si e no due volte.
Mi metto a sedere alla scrivania per poi sistemare con la tessera tre strisce di coca, arrotolo la banconota e guardo incerta quella polverina bianca davanti a me.
Non è sicuramente l'idea migliore che possa essermi balenata in mente, ma la vita è una no?
Chino la testa sul tavolo portando la banconota accanto la mia narice destra e l'altra estremità all'inizio della prima striscia, tiro su col naso velocemente per poi buttare la testa all'indietro, wow.
Dopo essermi ripresa, faccio la stessa cosa per la seconda striscia, poi con la terza e.. fanculo ne preparo altre tre.
Sistemo nuovamente la polvere bianca sulla superficie in legno davanti a me in linee parallele per poi tirarle su una ad una senza l'esitazione del primo giro.
Mi alzo di scatto dalla sedia per scaricare un po' l'energia accumulata e poi buttarmi sul letto.
Guardando fuori dalla finestra mi viene la meravigliosa idea di andare a fare un giro fuori, non sarò nelle condizioni migliori, ma dovrei approfittarne, fra poco sarà buio.
Metto il mio zaino in spalla senza controllare se dentro ci siano effettivamente tutte le cose di cui ho bisogno ed esco velocemente dalla stanza, percorro il corridoio barcollando leggermente fino ad uscire dall'hotel.
Per mia fortuna è abbastanza vicino al mare, non dovrò fare molta strada.
Arrivata alla prima spiaggia libera mi sdraio sulla sabbia osservando il cielo cambiare colore riflettendosi nel mare, quanto vorrei farmi un bagno.
Non ho il costume, ma alla fine non è importate.
Slaccio le scarpe buttandole accanto allo zaino, prendo un respiro profondo e correndo mi getto in acqua.
Non è neanche così fredda e, anche se lo fosse, in questo momento non sarebbe un grande problema.
Mi godo il momento rilassandomi un po', finché non sento qualcosa scorrere per il mio viso, passo due dita sulle labbra per poi guardarle confusa, cazzo mi sta sanguinando il naso.
Ho esagerato con la coca? Può darsi, ora cosa cazzo faccio? Devo tornare in hotel, se solo fosse così semplice...

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ao sto capitolo ciò messo giorni per scriverlo solo perché in qualche modo mi interrompevano sempre mentre scrivevo >:(
comunque (perdonatemi in anticipo so che sembra che io mi stia spammando ma non è così) niente volevo dirvi che un sacco di voi mi hanno scritto su insta e tipo ahwosni vi adoro, se qualcuno volesse scrivermi sappiate che im here e mi fa un botto piacere parlare e fare amicizia u.u
poi niente (sembra che mi sto spammando dio cane voglio solo introdurvi nella mia parte trash) nella bio del mio insta c'è taggato il mio spam e boh se vi va di sapere i miei problemi e cazzate varie sapete dove andare ora me ne vado ciao ily all

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora