38. it all seems so perfect...

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Lo guardo smanettare con la chitarra cercando disperatamente di accordarla come si deve.
«Non l'hai proprio toccata da quando me ne sono andato eh.» faccio spallucce tornando a guardarlo finché non riesce finalmente a sistemarla.
Intona una canzone incrociando il mio sguardo quando inzia a cantare:

Fucked up, yeah
Girl, you got me fucked up, yeah
I ain't gonna lie, I'ma keep it real
I don't wanna tell you how I feel
I just wanna get you to my room
We can do whatever that we wanna do

Posa lo sguardo su di me per qualche secondo mordendosi il labbro inferiore per poi tornare a cantare

Rip my shirt, kiss my neck
Throw me on the floor girl, make me sweat
Scratch my back, make me bleed
I could be whatever that you want me to be
I could do whatever that you wanted from me

Poggio la testa sulla sua spalla accarezzandogli la schiena e lasciandoci qualche bacio.
Continua a cantare mentre piano piano salgo fino a baciargli il collo, sbaglia qualche accordo per poi smettere completamente di suonare.
Lo guardo confuso quando si gira verso di me.
«Come mai hai smesso? Era carina.» chiedo innocente
«Ma la finisci?» non riesco a trattenermi e scoppio a ridere mentre le sue guance diventano leggermente più rosee.
«Dovevi vedere la tua faccia.» lo prendo in giro continuando a ridere e lui mi spintona imbarazzato.
«Ma vaffanculo.» cerca di fare l'offeso ma giuro di aver visto un mezzo sorriso.
Mi butto sul letto guardando il soffitto, potrei dipingerci qualcosa, devo solo trovare il modo di arrivare al tetto.
Il materasso si fa più basso quando si sdraia accanto a me, le sue dita accarezzano la mia pelle provocandomi qualche brivido. Continuo a guardare il soffitto cercando di immaginare un possibile murales da farci, nel frattempo sento lo sguardo di Gus su di me.
Mi giro per guardarlo e un enorme sorriso compare sul mio viso.
«Perché sorridi così?» dice ridendo leggermente.
Poso la fronte sulla sua facendo sfiorare le nostre labbra.
«Mi ricorda la scorsa estate, si insomma, noi qui al vagone sdraiati sul letto, tu che mi canti le tue canzoni, ci riempiamo di coccole, il resto del mondo che non sa dove siamo, Lucas terribilmente geloso di te, mia mamma che ti odia e io e te qui soli con la tua musica di sottofondo a sbattercene di loro. Come quando un tempo ancora le cose andavano bene.» confesso senza distogliere lo sguardo dai suoi grandi occhi color nocciola.
Sembra quasi che sia tornato tutto come prima, so benissimo che in realtà è solo un piccolo periodo di tranquillità, un anno fa non avevamo tutti i problemi che si sono creati da quando ci siamo trasferiti a Los Angeles. Per quanto ora possa sembrare tutto ok, prima o poi dovremmo ritornare lì, con Los Angeles torneranno anche i problemi di prima, non ho idea di come li affronteremo, spero solo che qualcosa cambi, in meglio.
«Anche adesso le cose vanno bene, di nuovo.» scuoto la testa forzando un sorriso.
«Cos'è che non va allora?» chiede, sembra tranquillo ma riesco a percepire la preoccupazione nella sua domanda.
«Non lo so, è vero sembra tutto così perfetto, sembrano non esserci problemi, questa cosa non mi convince, è solo la quiete prima della tempesta, questa calma non durerà per sempre.» annuisce stringendomi a sè.
«Semmai le cose dovessero tornare come una volta, promettimi che non te ne andrai di nuovo, riusciremo a sistemare tutto, ma non andartene ti prego.» mi fa sentire una merda sapere che la paura che me ne possa andare di nuovo lo tormenta, ha paura di sbagliare, di farmi scappare un'altra volta, di ritrovarsi di nuovo senza di me. Cazzo, non capisco cosa lo tenga ancora qui con me, non faccio altro che aumentare i suoi problemi e sono scappata come una cogliona quando lui aveva davvero bisogno di qualcuno al suo fianco, però continua a volermi con sè ed ha anche paura di perdermi.
«Gus non me ne vado piu, te l'ho detto» sento gli occhi pizzicare ma voglio evitare di mettermi a piangere. Rimaniamo abbracciati in silenzio per qualche secondo finché non cambio discorso:
«Ma quindi come continua la canzone?» chiedo poggiandomi di fianco sui gomiti.
Sorride posando le labbra sulle mie, torno a sdraiarmi mentre lui si posiziona sopra di me mettendo le mani ai lati della mia testa per reggersi.
Affondo le mani tra i suoi capelli per avvicinare il suo viso al mio, inizia a baciarmi il collo fermandosi un po' di più su qualche punto per lasciare un livido violaceo sulla mia pelle.
Continua a lasciare baci su ogni centimetro del mio corpo, alza leggermente la maglia per scoprire la pancia, così decido di sfilarmela del tutto rimanendo con solo l'intimo a coprirmi.
Mi guarda sorridendo per poi riprendere ad assaggiare la mia pelle.
Faccio scorrere le mani sulla sua schiena fino a slacciargli la cintura dei pantaloni.
Smette di baciarmi e si avvicina al mio viso per guardarmi negli occhi.
«Ne sei sicura?» chiede leggermente in pensiero.
Annuisco aggiungendo confusa: «Perché non dovrei?»
Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio accarezzandomi il viso con il palmo della mano.
«Non so, sono passati un po' di mesi dall'ultima volta.» dice attorcigliando una mia ciocca di capelli tra le sue dita.
«Cinque mesi credo, ma non ha importanza Gus.» gli accarezzo una guancia con la mano e chiude gli occhi godendosi il momento.
«D'accordo.» dice dopo qualche secondo di silenzio, si stacca leggermente da me sfilandosi i jeans mentre io mi slaccio il reggiseno.
Mi bacia dolcemente sussurrando un "ti amo" sulle mie labbra per poi sfilarmi gli slip...

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gne gne gne ogni tanto mi fa strano scrivere questo tipo di capitoli but we all need them also non vorrei spammarmi però sapete com'è ho fatto una fanpage su peep quindi si SEGUITEMI si chiama gusstations su insta enniente vi prego il nome è arte perchè l'ho preso dalla sua citazione sulle gas stations e gus e gas hanno la pronuncia simile se non uguale quindi SI <3

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora