2. Lil Peep

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Si voltò verso di noi e, nel momento in cui i miei occhi si incastrarono tra i suoi il tempo sembrò fermarsi. Era davvero trasandato e riuscivamo a sentire la puzza di erba che emanava nonostante fossimo a qualche metro da lui. Ero schifata da come una persona potesse puzzare così tanto di erba, anche noi eravamo soliti farne uso, ma non arrivavamo mai a quei livelli. Sorprendete come, dopo qualche mese, iniziai ad associare l'odore d'erba a lui e a sperare sempre che fosse da qualche parte non molto lontano da me. Cosa che continuo a fare anche ora, pur sapendo che non potrò mai più sentire il suo odore.

«Peep, come mai da queste parti? Ti vedo messo male.» esordisce Lucas avvicinandosi al ragazzo dai capelli bicolore.
«Quindi? Non parli? O hai paura che finisca come l'ultima volta?» continua, avvicinandosi ancora al ragazzo che, barcollando, prova ad allontanarsi. Non riesco a capire cosa sta succedendo, così guardo Nick inarcando un sopracciglio e sperando che lui possa darmi qualche risposta. Purtroppo l'unica cosa che ottengo e un "no" con la testa e subito dopo si dirige dall'amico per prevenire una probabile rissa.
Io ed Adeline rimaniamo ad osservare, conosco Lucas e so bene che quando inizia le conversazioni così, soprattuto con persone del genere, probabilmente inizierà una rissa.
«Hai i soldi che mi devi?» chiede Lucas alzando il tono di voce verso il ragazzo che scuote la testa in segno di negazione. Lucas lo afferra per il colletto della maglietta ad una velocità impressionante, nemmeno Nicholas è riuscito a fermarlo in tempo.
«Non ti sono bastate quelle dell'altra volta? Vuoi il secondo round, tossico?» dice lasciando la presa e facendolo cadere a terra.
«Cazzo.» sussurra il ragazzo osservando la ferita sul suo braccio.
«Vedo che non hai imparato dai tuoi errori.» continua Lucas tirandogli un calcio nello stomaco.
Scatto instintivamente ma Adeline mi tiene.
«Sei ricoglionita?» mi sussurra.
«Lo sta prendendo a calci Adeline!» rispondo cercando di mantenere un tono di voce basso.
«Lo fa sempre con quelli che gli devono dei soldi, non è una cosa nuova. Sai bene che non possiamo intervenire.» dice, ma non le dò ascolto, continuo a guardare il ragazzo che sta iniziando a perdere ancora più sangue.
«Perché non reagisce? Perché non gli tira un cazzo di pugno in faccia?» chiedo più a me stessa che a qualcuno.
«Ha 18 anni, mentre Lucas ne ha ancora 17. Se lo tocca potrebbe finire male.» mi spiega Nicholas che ormai ha rinunciato a far ragionare il suo amico.
«Cazzo Nicholas se non lo fermi tu lo faccio io.»
«Amelie non fare cazzate, sai che non bisogna mettersi contro di lui in questi casi.» mi ricorda Nicholas, ma io sono già dietro a Lucas per farlo allontanare da questo povero ragazzo.
«Hai intenzione di continuare o vuoi ucciderlo?» gli chiedo mettendomi davanti a lui.
«Levati dalle palle Amelie.» dice cercando di spostarmi, ma cerco di fare pressione per rimanere ferma, anche se riesce comunque a sbilanciarmi.
«Non sono cose che ti riguardano, stanne fuori come fanno gli altri.»
«Non starò qui ad osservare mentre lo prendi a calci e pugni, sappilo.»
«Non lo uccido mica, ho bisogno dei suoi soldi e se questo stronzo non si sbriga a darmeli lo verrò a cercare fino in capo al mondo.» dice rivolgendogli uno sguardo incazzato.
«A cosa ti servono quei soldi? Hai tutti i soldi del mondo, non sono cinquanta dollari a fare la differenza.»
«Se fossero solo cinquanta dollari non avrei avuto questa reazione. Ad ogni modo è lui che ha voluto della roba, e se vuoi comprare devi essere sicuro di avere i soldi giusti. Cosa a cui, probabilmente, il coglione non aveva pensato. O forse preferisci essere chiamato con il tuo "nome d'arte"? Com'era? Lil Peep?» chiede spostando, con il piede, la mano che il ragaz...Lil Peep (?) teneva sulla testa per bloccare il sangue.
«Okay beh ti tornerà i tuoi soldi, di certo non se lo uccidi. Quindi lascialo in pace.» dico allontanandolo da Peep.
«Lo stronzo dovrebbe imparare dai suoi errori, piuttosto che continuare a commetterli.» ribatte squadrandolo.
«Anche tu dovresti farlo sai? A meno che tu non voglia rimanere single.» dico sorridendo e facendo spegnere invece il sorriso che Lucas aveva sulle sue labbra.
«Che cazzo stai dicendo Amelie?» chiede confuso e preoccupato.
«Sto dicendo che se non impari a trattare le persone con rispetto, io e te abbiamo chiuso.» rimane un attimo pietrificato con lo sguardo perso nel vuoto, così ne approfitto per controllare se... Lil Peep sta bene.
«Ehi...come va?» chiedo accovacciandomi accanto a lui.
«Il tuo ragazzo mi ha appena preso a calci e mi chiedi come sto?» chiede forzando una risata.
«Hai ragione, scusami.» rispondo ridendo.
«Adeline, sei venuta con il mio Pick-Up giusto?» chiedo mentre aiuto il ragazzo ad alzarsi.
«Si, perché?» chiede avvicinandosi a me, ma tenendo d'occhio Lucas che, ancora traumatizzato, sta parlando con Nick.
«Dammi le chiavi.» lei me le passa e io metto il braccio di Peep attorno alle mie spalle, così che possa reggersi in piedi.
«Io non ti aiuto a portarlo nella tua macchina, sappilo. Tu puoi permetterti di litigare con Lucas, io no e lo sai.» annuisco.
«Dov'è parcheggiata?»
«Gira l'angolo, dovrebbe essere più o meno a 5 metri dalla pizzeria.» mi spiega indicando l'angolo della pizzeria. La ringrazio e mi dirigo verso la mia macchina. Incrocio gli occhi di Lucas, ancora confuso da quello che gli ho detto prima. Anche lui infine è cresciuto con me, sono sicura che ci starebbe davvero male se dovessimo lasciarci. È un bastardo ma sono stata l'unica che è riuscito ad amare per davvero, posso immaginare il suo dolore se tutto ciò dovesse finire. Sono l'unica su cui ha sempre potuto contare, l'unica che c'era sempre per lui in qualsiasi occasione e sappiamo entrambi che se dovessimo lasciarci la situazione cambierebbe.
Finalmente arrivo al mio Pick-Up e apro il retro così da far sdraiare Peep lì.
«Prendo qualcosa per disinfettarti le ferite, non muoverti» gli dico.
«Anche volendo non ci riuscirei comunque.» precisa ridendo e provocandomi un sorriso.
Salgo nel retro del pick-up con qualche garza, dell'alcol e del cotone.
«Dimmi se brucia.» annuisce mentre gli passo il cotone imbevuto di alcol sulla ferita che ha sul braccio, infine la copro con una garza e ripeto il procedimento per tutte le altre.
«Hai tanti tatuaggi eh, hanno tutti un significato?» dico per rompere quel silenzio imbarazzante.
«Già» ammette ridendo «In realtà non lo so, insomma ho questi tatuaggi che coprono quasi tutto il mio corpo e alcuni non significano niente, ma allo stesso tempo molto significano davvero tanto. Non so se capisci ciò che intendo.» dice guardandomi e in risposta gli sorrido annuendo.
«Anche io ne ho alcuni sai, ma molti di meno rispetto a te.» aggiungo ridendo mentre indico il suo corpo quasi totalmente coperto da inchiostro.
«Davvero?» chiede, probabilmente curioso di sapere quali sono e i loro significati. Annuisco mentre gli passo il cotone imbevuto di alcol sul labbro.
Fa un scatto all'indietro appena il batuffolo sfiora la sua pelle così levo subito la mano.
«Cazzo scusa, ti ho fatto male?» gli chiedo preoccupata.
«No no tranquilla, colpa mia. Fai pure.» mi rassicura, sistemandosi nella posizione di prima.
Continuo a disinfettare il taglio che ha sul labbro inferiore, cercando di fargli meno male possibile.
Sento i suoi occhi su di me mentre curo le ferite che Lucas gli ha procurato, così cerco di finire il prima possibile per interrompere questa imbarazzante situazione.
«Finito.» dico pulendo l'ultima goccia di sangue dalle sue labbra. Lui mi sorride in risposta e continua a guardarmi fisso negli occhi, faccio lo stesso nonostante vorrei interrompere questo strano gioco di sguardi, ma i miei occhi sono incastrati nei suoi e non riesco a guardare altrove. Continua a fissarmi ed è come se con un solo sguardo riuscisse a vedere ogni minimo angolo della mia anima, più continua a guardarmi più mi sento minuscola ed insignificante sotto i suoi occhi, quasi come se riuscisse ad abbattere tutti i muri e corazze che mi difendono solo guardandomi negli occhi, con un gesto così insignificante o almeno è quello che pensavo.

Quella fu la prima volta che mi persi nei suoi occhi, fu la volta in cui capii che potevo nascondere la vera me a chiunque, persino a me stessa, ma non a lui, lui sarebbe sempre riuscito a leggermi dentro, anche quando nemmeno io riuscivo a farlo. Lui era, e sarà sempre l'unico che riuscirà a leggermi l'anima con un solo sguardo. Il suo sguardo...

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora