32. hair dye

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Il ticchettio della pioggia sulla finestra faceva da sottofondo ai miei pensieri, strano come piova ancora così forte ad aprile.. che il tempo stia provando ciò che provo io? Nah...
Sono passati quasi tre mesi, tre mesi che non lo vedo, non ci parlo, non ho idea di come stia o dove sia in questo momento.
Ho provato a chiamargli, l'ho riempito di messaggi, tutti senza risposta, ho provato anche con Tracy, ma stesso risultato.
Dopo un po' ho anche smesso di provarci, volevo provare a star bene anche senza di lui. Iniziai a non riempirlo più di messaggi ogni giorno, smisi di ascoltare le sue canzoni, di andare a quel fottuto parcheggio, anche di andare al vagone, troppi ricordi in quel posto, eliminai dalla mia vita ogni cosa o posto che mi ricordasse di lui.
Il che fu alquanto inutile, ogni singola cosa mi ricorda di lui, la mia vita ormai girava intorno a Gus.
E cazzo ora senza di lui è un inferno. Dovevo solo andare avanti, mi avrebbe fatto bene, no?
Adeline non ha fatto altro che convincermi di ciò:
"È meglio così, sai bene che la sua dipendenza ti avrebbe ucciso, vi avrebbe ucciso entrambi. Del resto anche tu hai detto che non riuscivi più a sopportarla, volevi cambiasse ma non può farlo e tu non puoi continuare a stare con lui in quello stato. Ti passerà."
Mi passerà... passerà?
Cazzo, non riuscirò mai a levarmelo dalla testa.
Sento la porta di casa aprirsi e dei passi salire le scale, Adeline sicuramente.
Infatti la ragazza dalle ciocche rosa attraversa la porta di camera mia con in mano un cartone di pizza, no...
«Non la mangio quella roba, sappilo.»
«Sono felice di vederti anche io e non c'è di che mi ha fatto piacere farmi un chilometro di strada a piedi sotto la pioggia solo per vederti.» sbuffo girando nuovamente la testa verso la finestra, New York è bella solo quando piove.
La sento sedersi sul letto per poi aprire i due cartoni di pizza.
«Ho preso la tua preferita.»
«Adeline non la mangio.» ripeto.
«Andiamo Amelie cazzo, devi mangiare qualcosa. Sono tre mesi che fai così, non tornerà ok? Lo so adesso mi prenderai per stronza, ma è la verità, accettala. Non smetterà di drogarsi per te, non tornerete insieme a fare la vostra bella vita a Los Angeles. Lui è lì fuori a fare musica, a girare il mondo e a godersi la vita, mentre tu sei qui a piangerti addosso. Devi andare avanti, non tornerà, non tornerete. Ora mangia.» la sue parole mi colpirono come un proiettile, forse perché erano pura verità. Ha ragione non tornerà da me, non torneremo mai ad essere quello che eravamo, probabilmente non tornerò mai ad essere felice di nuovo, felice come lo ero con Gus. Ma se lui sta bene, lì fuori a fare la sua musica e a vivere la vita che a sempre sognato, a me va bene. Se lui sta bene io... sto bene.
Nel frattempo Adeline ha tagliato la pizza in tranci, non voglio mangiare, non riuscirei comunque nemmeno volendo.
«Non ce la faccio.» dico osservando la pizza davanti a me.
«Amelie ti prego, hai già perso sette kili, non puoi continuare così. Mangia un po', almeno due tranci.» è inutile opporsi, vomiterò dopo...
Inizio a mangiare lentamente la mia pizza e stessa cosa fa lei, solo che quando io finalmente finisco i due tranci lei ha già finito la sua pizza.
Bevo tre bicchieri d'acqua per poi dirigermi verso il bagno, ma la porta è chiusa, a chiave.
Guardo Adeline interrogativa mentre lei mi sorride.
Che stronza.
«Vado di sotto.»
«Ho chiuso anche quello, ho chiuso tutti i bagni che hai in casa.»
«Quando? E poi perchè cazzo?» sbotto incazzata, le mani iniziano a tremare, non voglio avere un altro attacco di panico.
«Non ti lascerò vomitare tutto quello che mangi Amelie, non ti lascerò ridurre così, lo faccio per te lo sai. Ok ci stai male, va bene è normale, ma così non risolvi un cazzo, fai del male a te stessa inutilmente. Preferisco vederti piangere ogni fottuto minuto piuttosto che vederti così. Stai morendo lentamente, lo capisci questo? Io non voglio perderti Amelie, non posso lasciarti fare questo.» dice con le lacrime agli occhi, vorrei abbracciarla, dirle che smetterò, smetterò di farmi del male, ricomincerò a mangiare, uscire, stare bene, ma non voglio farle promesse che non posso mantenere. Non riesco a stare bene cazzo.
Le lacrime iniziano a scendere e non faccio nulla per fermale, ormai ho smesso di provare a nascondere il mio dolore, sarebbe impossibile a questo punto.
«Vieni qui.» dice Addy a braccia aperte, vado verso di lei per poi soffocare i miei singhiozzi sulle sue spalle. Rimane in silenzio ad abbracciarmi finché non mi calmo leggermente.
«Hai fatto la ricerca per domani?» cambia discorso, cazzo i compiti. Mia madre ha pensato che già che fossi qui sarebbe stato fantastico lasciarmi proseguire l'anno nella mia vecchia scuola. Avrei preferito di gran lunga finirlo online piuttosto che dovermi ritrovare ogni mattina in quell'edificio del cazzo dove tutti stanno lì a guardarti, bisbigliando tra loro e chiedendosi come mai quella stronzetta del cazzo sembra uno zombie. Vaffanculo.
«No, me la fai tu?»
«Tranquilla, l'ho già fatta, immaginavo ti servisse.» rivista tra la sua borsa per poi passarmi un mucchio di fogli.
«Se hai tempo leggila almeno, non si sa mai dovesse farti delle domande.» annuisco, tanto ormai i prof non ci provano nemmeno più a farmi partecipare alle lezioni. Sono diventata invisibile per loro e non mi dispiace affatto.
«Tua mamma mi ha detto che torna tardi e mi ha lasciato dormire qui.» annuisco nuovamente così Adeline continua a parlare cercando di strapparmi qualche parola.
«Ho già in mente come passare la notte.» dice esaltata.
«Io voglio dormire.» preciso
«No no ascoltami, ti piacerà.» esce dalla borsa due boccette di tinta per capelli, non posso crederci. Avevo in mente di farli, ma ho perso la voglia.
«È lilla, avevi detto che volevi farli così, allora ho pensato di comprarli per te, posso farteli io se vuoi.» le sorrido, un sorriso sincero però, è carino che si prenda cura di me e che cerchi in tutti i modi di tirarmi su il morale.
«Ok forza andiamo.» dice tirandomi per un braccio per trascinarmi in bagno.
«Ora?» chiedo sedendomi sul gabinetto e lei annuisce preparando la tinta e indossando i guanti.
Beh spero almeno vengano bene...

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sono tornataaaa, si sto capitolo fa cagare lol il prossimo è leggermente meglio credo. vabbè in tutto ciò ho una gamba distrutta perché non ci sia mai una volta in cui quel fottuto skate non cerca di uccidermi però you know non mi dispiace

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora