21. i love her

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«Amelie... ci sei?» apro lentamente gli occhi e mi guardo intorno. Sono nella mia camera da letto, accanto a me c'è Gus seduto sul bordo del letto che mi accarezza dolcemente la testa, mentre nell'altro angolo del letto c'è Lucas, si vede che si sta trattenendo dal prendere Gus a pugni.
Cazzo ma in che situazione sono finita?
«Porca troia» provo a mettermi a sedere ma il dolore alla testa si fa sentire.
«Tutto ok?» chiede Gus preoccupato, ma che cazzo di domande fanno. Annuisco indecisa se chiedergli un paio di pillole o no, magari davanti a Lucas non è proprio il momento adatto.
«Per quanto sono svenuta?»
«Circa dieci minuti.» annuisco girandomi poi verso Lucas.
Ho semplicemente bisogno che si levi dalle palle, non ho tempo da perdere.
«Parto tra tre giorni, sì parto. Non so di preciso quanto staremo, ma sicuramente fino all'inverno, lascerò un biglietto ai miei sempre se tu non gliel'abbia già detto... altre domande?» rispondo velocemente alle domande che mi aveva posto prima, o almeno quelle che ricordo.
«Perché? Lo consci da un mese, cosa ti porta ad andare a Los Angeles con lui?» mi giro verso Gus perdendomi come al solito nei suoi grandi occhi marroni.
Lo amavo, ne sono sicura, ma sono pronta a dirlo così apertamente? Del resto sto andando a Los Angeles con lui e, come dice Lucas, lo conosco da un mesetto. Eppure qualcosa mi lega a lui, qualcosa di forte, sento di potermi fidare di lui, mi sento al sicuro con lui. Non importa quanto tempo io abbia vissuto qui a New York, sono sicura che a Los Angeles mi sentirei ugualmente come a casa, semplicemente grazie alla presenza di Gus.
Come posso spiegare tutto a ciò a Lucas o a chiunque altro? Non ho idea di come spiegare i sentimenti che provo per Gus, sono qualcosa di strano, complicato, speciale e l'unica cosa che mi interessa è che lui sia consapevole di quanto lo amo, il resto non importa.
«Il perché voglio andare con lui a Los Angeles non ti riguarda Lucas, non saresti nemmeno dovuto venire qui a chiederlo.»
«Non sarei dovuto venire? Cazzo Amelie ti conosco da una vita e inoltre siamo stati insieme per quattro anni, da quant'è che stai con lui eh? Tre settimane?» faccio per parlare, ma Gus mi precede intromettendosi nella discussione in cui, fino ad ora, non aveva messo parola.
«Si okay stiamo insieme da poco e voi avete avuto una relazione di quattro anni, ma importa davvero così tanto? Ti assicuro che queste tre settimane hanno significato davvero tanto per noi, o almeno per me. In questi pochi giorni ho conosciuto i suoi sogni, le sue paure, le sue aspirazioni, le sue debolezze, i suoi difetti, le sue ossessioni e molto altro di lei. In questi pochi giorni l'ho resa felice, sicuramente molto di più di quanto hai fatto tu in quattro anni. Che poi cosa avete vissuto in questi anni? Cosa hai fatto per lei e con lei oltre a scopartela ventiquattro ore su ventiquattro eh? L'hai mai vista realmente felice? Ti sei mai fermato a guardare i suoi occhi pensando che non avresti bisogno di altro nella vita oltre lei? L'hai mai amata sul serio? L'hai mai amata come la amo io? Non credo...» Lucas non reagisce, ma si limita ad abbassare la testa mentre io tengo lo sguardo fisso su Gus ripensando alle sue parole.
Mi ama? Come fa ad amarmi? Ci conosciamo da pochissimo come fa a dire di amarmi così, senza problemi, senza fermarsi a pensare? Potrei farmi la stessa domanda, ma per qualche ragione l'idea che qualcuno riesca ad amarmi non mi convince per niente, mentre non mi stupisco di come io riesca ad affezionarmi e provare certi sentimenti per le persone in così poco tempo.
Riuscirei ad affezionarmi a qualcuno in un paio di ore, probabilmente anche per questo ho sempre preferito avere pochi amici, quelli di cui ero sicura sarebbero rimasti senza abbandonarmi da un giorno all'altro.
Del resto gli unici miei veri amici sino sempre stati Adeline, Nick e Lucas, gli unici a cui ho aperto senza problemi il mio cuore, fatta eccezione per Gus. Non avevo previsto l'arrivo di una persona come lui, non avrei mai pensato che sarei riuscita ad innamorarmi di qualcuno come con lui e soprattuto non avrei mai pensato che sarei stata pronta ad aprire il mio cuore ad un'altra persona, ad uno sconosciuto. Se Gus dovesse abbandonarmi da un momento all'altro andrei in panico, non saprei come affrontare la situazione, ormai per me quel ragazzo signfica terribilmente tanto e per qualche ragione non mi sono mai fermata a pensare prima di lasciarlo entrare nella mia vita, non ho mai dubitato di lui o esitato nemmeno una volta. Gus è arrivato nella mia vita e basta senza che potessi prevederlo o fare qualcosa a riguardo, spero solo che la stessa cosa non accada quando ne uscirà...
«Come farai con la scuola?» chiede Lucas dopo minuti di silenzio in cui mi sono persa tra i miei pensieri.
«Non so, penso mi iscriverò in una scuola locale o finirò l'anno online.» annuisce e si alza dal letto per andare verso la porta.
«Parti venerdì?» annuisco e stessa cosa fa lui.
«Ok, vado.» dice solamente mentre scende le scale, lo seguo fino alla porta di entrata con Gus dietro di me. Gli apro la porta e mi sposto per farlo uscire. Si ferma a guardarmi e si avvicina insicuro.
«Posso salutarti?» guardo Gus cercando di capire se tutto ciò possa dargli fastidio, ma dal suo sguardo capisco di avere il via libera. Annuisco a Lucas che senza esitare mi stringe in un forte abbraccio che ricambio.
Nonostante sia uno stronzo abbiamo vissuto molte cose insieme, sono cresciuta anche grazie a lui e gliene sono grata. Non penso gli perdonerò il comportamento che ha avuto oggi, ma gli concedo questo ultimo abbraccio.
Si stacca fermandosi a guardarmi negli occhi, sposta lo sguardo sulle mie labbra avvicinandosi lentamente. Poso una mano sulla sua spalla fermandolo e facendogli cenno di andare.
Annuisce visibilmente deluso.
«Fatti sentire ogni tanto, ti prego.» annuisco e poi sposta lo sguardo verso Gus sussurrando un "vaffanculo" che però sentiamo tutti, per poi uscire dalla porta di casa mia. Mi appoggio al muro sfinita mentre guardo Gus venirmi in contro.
«Avrei voluto ucciderlo credimi, non l'ho fatto solo per te.» dice lasciandomi un bacio sulla fronte. Sorrido alla sua affermazione cingendogli la vita con le braccia, ricambia l'abbraccio e poggio la testa sul suo petto.
«Ti fa ancora male la testa?» annuisco e mi porta con lui fino al bagno.
Inizia a disinfettarmi la ferita che non fa altro che bruciare. Il dolore però passa in secondo piano, dato che nella mia testa si ripetono le parole di prima pronunciate da Gus. Vorrei tanto chiedergli spiegazioni, chiedergli se quello che ha detto lo pensa davvero, chiedergli se prova davvero quelle cose per me, se mi ama... ma mi limito ad osservarlo mentre delicatamente mi pulisce la ferita con quel fottuto alcol che non fa altro che aumentare il mio mal di testa.

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oggi sono andata in skate al lungomare con i miei amici enniente amo andare in skate CEH QUANTO CAZZO MI SENTO VIVA nkzosnzo. in tutto ciò sto morendo di fame, ma penso mi riempirò lo stomaco di acqua perchè in questa casa non c'è niente di buono da mangiare :(

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora