7. too toxic

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«Ok cosa di preciso?» cazzo ma non può annuire e basta?
«Ok, semplicemente ok accetto le tue scuse, è davvero raro che tu mi lascia frequentare le persone che non ti vanno a genio quindi suppongo che se lo stai facendo è perché tieni davvero a tutto ciò quindi ok.»  dico senza distogliere lo sguardo dal soffitto. Si siede nel letto e il materasso sprofonda accanto a me a causa del suo peso. Si sdraia accanto a me e mi giro per osservarlo. I suoi ricci sono spettinati e qualche ciuffetto copre i suoi grandi occhi neri leggermente arrossati, non riesco a capire se abbia pianto o si sia fumato qualcosa. Anche lui è intento ad osservarmi come sto facendo io con lui, tiene le labbra socchiuse e passa lo sguardo dai miei occhi alla mia bocca, riservando un paio di sguardi al mio corpo disteso nel letto.
«Amelie...» interrompe il rilassante silenzio che si era creato tra noi.
«Mh?»
«Posso baciarti?»
«Da quando lo chiedi?» dico tornando con lo sguardo verso il soffitto.
«Non lo so, ma oggi sei più strana del solito e boh te l'ho chiesto.» sorrido a questa sua affermazione, sembra uno stronzo del cazzo ma si spaventa ogni volta che mi vede incazzata. Mi rigiro verso di lui continuando a sorridere e cercando di non ridergli in faccia.
«Puoi baciarmi coglione.» non appena finita la frase si getta sulle mie labbra. Mi bacia con passione, ma allo stesso tempo in modo dolce, cercando di farmi capire quanto mi ama e quanto tutto ciò gli fosse mancato anche se, apparentemente, per poco tempo.
Mi sdraio sopra di lui e continuiamo a baciarci per un po'.
«Amelie.»
«Mh?» dico continuando a baciarlo, si stacca leggermente dalle mie labbra ed entrambi ne approfittiamo per prendere fiato.
«Ti amo, cazzo ti amo un sacco.» dice accarezzandomi delicatamente la guancia.
Cazzo, lo amo anch'io, credo, ma è una relazione così tossica per entrambi. Sono di più le volte in cui litighiamo che quelle in cui andiamo d'accordo. E poi ci sono i momenti come questi, in cui sembriamo una normalissima coppia e mettiamo da parte tutti i problemi che costituiscono la nostra relazione, non durerà ancora per molto se continuiamo così.
«Amelie, ci sei?» mi risveglio dai miei pensieri e mi alzo di scatto mettendomi a sedere, mi porto le mani ai capelli cercando di tranquillizzarmi, non riesco a stare così, a far finta che vada tutto bene, a mentirgli quando in realtà non faccio altro che pensare di lasciarlo. Lui confuso si siede accanto a me e mi avvolge le spalle con un braccio.
«Ho detto qualcosa di sbagliato?» chiede preoccupato dalla mia reazione, scuoto la testa, incapace di parlare, e cerco di calmarmi tra le sue braccia.
Vorrei davvero spiegargli la situazione, ma non è una cosa semplice da fare e non penso lo farò oggi.
«Ti dispiace se vai? Ho un po' di cose da fare e-» annuisce senza lasciarmi finire la frase, sorride e mi lascia un bacio in fronte per poi alzarsi dal letto. Prende la sua roba ed esce dalla camera, così decido di seguirlo e accompagnarlo all'uscita.
Gli apro la porta e mi fermo a guardarlo.
«Scusa davvero, sono un po' stressata, ho tanti pensieri per la testa e...scusa.» dico abbassando lo sguardo. Mi accarezza la guancia e mi fa alzare il viso verso di lui.
«Tranquilla, se hai bisogno chiama.» annuisco e prima che possa uscire gli lascio un bacio a stampo. Chiude la porta dietro di se e mi lascia sola in compagnia dei miei pensieri.
Salgo in camera e mi butto sul letto, sono davvero stanca ma avevo promesso ad Adeline che l'avrei chiamata per aggiornarla. Prendo il telefono dal comodino e digito il suo numero, dopo un paio di squilli risponde, come al solito.
«Sei ancora viva?» chiede ridendo e riuscendo anche a strapparmi un sorriso.
«Si, sono sorpresa anche io. Mi hanno fatto una ramanzina e Lucas è stato un bastardo.»
«Gli hai parlato?»
«Non ancora, non ci riesco. Ho bisogno di prendermi del tempo, non è una cosa semplice.» le spiego.
«Si si, hai ragione. Ma cos'è successo di preciso?»
«Beh dopo la scenata i miei se ne sono andati e siamo rimasti io e lui. Sono andata a farmi una doccia e lui mi ha aspettata, abbiamo parlato un po' e abbiamo chiarito a modo nostro come sempre.» dico enfatizzando la parola "chiarito" visto che non potrei mimare le virgolette con le dita.
«Si è scusato e gli va bene, più o meno, che io frequenti Gus...Lil Peep, pur di non litigare. Diciamo che l'ho perdonato però sono ancora molto indecisa su cosa farne della nostra relazione.» le racconto.
«Sarò sincera Amelie, sai che preferisco dirti le cose come stanno, e secondo me in qualche modo dovresti lasciarlo. Ti vedo molto vincolata, sempre in ansia su come potrebbe prenderla lui riguardo le tue decisioni, non ragioni più con la tua testa come una volta. Agli inizi la vostra relazione non era così e lo sai bene, è diventata tossica con il passare del tempo. So benissimo che sia per te che per lui sarà difficilissimo lasciarsi e andare avanti, ma dovete farlo per il vostro bene. O almeno questo è quello che penso io.» riconosco la verità delle sue parole, il che mi colpisce profondamente. Non vorrei lasciare Lucas, ma forse è la cosa migliore che io possa fare...

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mi viene came vedendo il panino di Gus nella foto, comunque boh oggi non avevo un cazzo da fare quindi mi sono messa a scrivere un botto di capitoli enniente ne pubblico uno ciauuu :)

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora