14. i remember when you used to hold me closer and say you loved me

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Non avevo voglia di tornare a casa, volevo rimanere nell'appartamento di Gus per tutto il giorno a non fare un cazzo e ascoltarlo cantare, ma non fu possibile. Dovevo tornare a casa e nel tragitto in macchina mi inventai anche qualche scusa nel caso mia madre mi avesse chiesto qualche dettaglio su quello che avevo fatto a casa di Adeline, visto che "in teoria" ho dormito da lei.
Ricordo ancora quando io e mia madre avevamo un buon rapporto, piano piano ha iniziato a rovinarsi il che mi distrugge ogni volta che ci ripenso. Un tempo lei per me era come una migliore amica, una sorella quasi, le raccontavo di tutto. Quando iniziai ad uscire con Lucas, però, i nostri dialoghi diventarono sempre più freddi, corti e coincisi: "che hai fatto a scuola?", "niente."; "ti sei divertita con i tuoi amici?", "si" e così via.
Le sue domande diventarono sempre più corte fino a scomparire del tutto, non si preoccupava più di chiedermi come stassi, come andava, se qualcosa mi turbava, o di parlare quando mi vedeva giù. Mi riservava un'occhiata e metteva il problema da parte. Ci feci l'abitudine, anche se non fu semplice. Era complicato trattenere l'istinto di correre da lei per raccontarle le cose positive che mi accadevano, o non andare a chiederle un consiglio e far finta di niente. Iniziai anche a evitare che mi vedesse piangere, una volta era lei a consolarmi, ma quando non fu più così non volevo farle vedere che in fondo avevo ancora bisogno del suo aiuto. La sentivo spesso parlare con mio padre e descrivermi come un'apatica senza sentimenti, come "non più la sua bambina". Mi limitai a dire a me stessa che la causa del mio cambiamento fu la mia crescita, ero abbastanza grande da cavarmela da sola e non avevo più bisogno dell'affetto dei miei genitori. Così tante volte lo avevo ripetuto a me stessa che iniziai anche a crederci, finché non diventò una specie di realtà...
Nonostante i miei fitti pensieri, riuscì a non fare un incidente d'auto e ed arrivare sana a casa.
Aprendo la porta mi aspettavo di trovare i miei, seduti come al solito in salotto ad aspettarmi, ma su quel divano c'era solo Lucas.
Porca puttana, è già arrivato il momento di parlarne? Pensavo sarebbe passato più tempo, o almeno lo speravo.
«Amelie.» gli faccio cenno di aspettare e mentre poso la giacca e la borsa faccio diversi respiri profondi, cazzo devo calmarmi.
«Devo parlarti.» diciamo entrambi, mi siedo accanto a lui sul divano e prendo parola e no non è affatto per iniziare il discorso, preferisco lo faccia lui.
«Penso che entrambi vogliamo dire la stessa cosa quindi inizia tu, poi dirò io la mia.» annuisce e inizia a parlare.
«Amelie non riesco più a sopportare questi litigi, ti amo ma odio questo stato in cui siamo. Voglio una relazione stabile e sana e mi rendo conto che per metà la colpa è anche mia.» anche più della metà... «Ti amo e non avrei mai pensato che la relazione potesse evolversi in questa maniera, siamo cresciuti insieme e sono stati quattro anni magnifici.» sento che sta per arrivare quella parte del discorso da me tanto attesa. «Per questo sono giunto ad una conclusione: cercherò di migliorarmi, farò di tutto, ma non voglio lasciarti. Ti amo Amelie.» cosa? no no no. NON VA BENE COSÌ. Non ho intenzione di passare un giorno in più in questa relazione, speravo fosse lui a porne fine, ma dovrò richiamare tutto il coraggio che conservo in corpo pur di far finire questa pagliacciata.
«Lucas, anche io ci ho pensato. Ti ho amato per quattro lunghissimi e bellissimi anni.» ora che ci penso bellissimi non proprio, era una relazione fin troppo tossica, ma non te ne accorgi quando ci sei dentro. «Ma le cose non funzionano più come prima, per questo ho deciso che è meglio finirla qui.» ci mette qualche secondo a rispondere, ci vuole così tanto ad elaborare?
«Mi stai lasciando?» annuisco e abbassa la testa, mi dispiace infondo vederlo in questo stato, ma, sarò anche egoista, devo farlo per me.
Si ricompone dopo poco e si avvicina lentamente al mio viso.
«Posso baciarti un'ultima volta?» non so bene cosa rispondergli, per lui probabilmente quel bacio segnerà la fine di una lunga e importante relazione e per carità è stata importante anche per me, ma lui in quel bacio vi porrà passione che, mi spiace per lui, ma non verrà più ricambiata. Tuttavia gli concedo un ultimo bacio e come immaginavo, mentre lui in quel momento stava provando un mix di emozioni, per me era un semplice e banale bacio.
Appena mi si presenta la possibilità mi stacco e lo vedo che si ferma a pensare, spero solo se ne vada al più presto.
«Amelie...scusa per la domanda, capirò se dirai di no, ma...possiamo fare l'amore un'ultima volta?» anche se non molto convinta annuisco. Inizia a spogliarmi mentre i miei soliti pensieri mi distolgono dalla realtà, per lui sarà davvero una scopata importante e a cui ripenserà per i prossimi giorni, per me sarà solo del normale sesso. Mi sento un po' una merda a fargli ciò, ma i sensi di colpa mi avrebbero assalita se non gli avessi concesso queste ultime cose.
Lo sento ansimare, ma il mio cervello si trova in un altro mondo.
Una volta finita questa scopata del cazzo sarò libera, potrò passare le serate da Gus senza preoccuparmi della reazione di Lucas. Inoltre fra due giorni la mia punizione sarà terminata e il coprifuoco non sarà più un problema. Potrò passare le giornate ad ascoltare Gus cantare, mentre fumiamo qualche canna, vorrei anche mostragli alcuni dei miei dipinti, nonostante ne sia un po' insicura, ma il suo parere conta molto per me.
Gus... cazzo e pensare che ieri ha provato a baciarmi, ancora non ci credo. L'ho respinto solo perchè non avevo del tutto chiuso con Lucas, ma ora...ora? Merda vorrei tanto baciarlo, una parte di me vorrebbe che ci fosse Gus sopra di me al posto di Lucas in questo momento, mentre un'altra parte è ancora confusa e incerta. Sarò finalmente single dopo anni, voglio davvero iniziare un'altra relazione così in fretta e poi sono sicura dei miei sentimenti per Gus? Eppure quel ragazzo mi aveva colpita sin da subito, soprattuto i suoi occhi. Avevo incrociato tanto sguardi prima, ma i miei occhi si persero solo nei suoi. Il mondo andava a puttane quando mi guardava, nulla sembrava avere più un senso, tranne lui, lui diventava il senso di tutto ciò che faceva parte del mio mondo.
Non mi rendo nemmeno conto che Lucas ha già finito. Si mette comodo nel divano e mi fa poggiare la testa sul suo petto, non mi rifiuto solo perché presto tutto ciò sarà finito, per fortuna.
«Sai mi ricordo quando dopo aver fatto sesso ti stringevi a me e mi dicevi che mi amavi...» riesco a percepire la malinconia nella sua voce, ma non gli rispondo nemmeno.
Cazzo non avevo prestato attenzione a una parola di quello che aveva detto o ad una cosa che aveva fatto.
Per me era già finita, anche mentre facevamo sesso e io pensavo a Gus...cazzo, pensavo a Gus.
È possibile fare sesso pensando ad un'altra persona?

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mi fa male la testa sparatemi, comunque quella foto è molto ehm... voglio essere quella rosa. vabbè scusate sono cringe ups, piuttosto festeggiamo il fatto che Lucas si sia levato dalle palle

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora