36. Gus is back

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«Agh vaffanculo.» impreca Lucas contro la playstation, va avanti così da quasi due ore, per fortuna la musica nei miei auricolari mi distrae, la voce di Gus mi distrae.
Cerco di finire il riassunto sugli argomenti di letteratura inglese quando il telefono inzia a vibrare ripetutamente.
Mi giro per vedere chi è, non riesco a credere a quello che vedo e sbatto ripetutamente le palpebre per accertarmi non sia un sogno o chissà cosa.
Il nome di Tracy illumina lo schermo e prendo immediatamente il telefono per poi chiudermi in bagno e accettare la chiamata.
«Amelie, come stai?»
«Tracy.» dico ancora sotto shock.
«Si sono io, Tracy. Tutto ok?» cazzo non ci credo.
«Tracy, porca troia Tracy. Dove cazzo sei? Dove siete? Io- io vi ho mandato un sacco di messaggi ho cercato di rintracciarvi, parlarvi, ma niente e... oddio state bene? Come sta Gus.» dico tutto ad un fiato sedendomi sul gabinetto poiché incapace di reggermi in piedi.
«Bene, stiamo bene tranquilla e scusa, avrei voluto risponderti ma... non potevo, Peep ha de- ad ogni modo non potevo e basta scusami.» vorrei chiedergli di continuare la frase, cos'era che ha detto Gus? Ma lasciamo perdere.
«Perchè mi hai chiamata? È successo qualcosa?» effettivamente nessuno dei due si è fatto vivo da mesi e mi stupisce il perchè di questa chiamata.
«Non ti ha detto niente? Ah... merda.»
«No. Detto cosa? Cosa mi doveva dire.» rimane in silenzio imprecando tra se e se.
«Tracy porca puttana rispondi, cosa cazzo mi doveva dire?» cerco di non urlare per non attirare l'attenzione di Lucas nella stanza accanto.
«Scusa ero convinto te l'avesse detto, non avrei dovuto chiamarti scusa.»
«Tracy devi spiegarti ok? Dimmi cosa cazzo mi hai chiamato a fare. Ti prego.» dico sull'orlo di una crisi isterica.
«Promettimi che manterrai la calma e non farai cazzate ok?» inizio a preoccuparmi e a valutare le possibili opzioni, cosa starà per dirmi?
«Amelie.» mi richiama.
«Si ok te lo prometto, ma parla.» prende un respiro profondo per poi dire tutto ad un fiato:
«Gus è tornato a New York.» per poco non lascio cadere il telefono a terra e devo accertarmi di essere ben appoggiata al gabinetto per non svenire.
Non posso crederci, ci metto un po' per eleborare la frase e appena mi alzo di scatto capisco di aver realizzato il tutto.
Gus è tornato, Gus è qui, cazzo non ci credo, perchè non me l'ha detto? Forse voleva dirmelo, Tracy pensava me l'avesse già detto. Potrei andare da lui, parlargli, devo andare da lui.
«Dov'è? Perché è tornato? Da quant'è qui? Perchè non me l'hai detto?» inizio a fare domande a raffica mentre faccio avanti e indietro per il bagno.
«È tornato per prendere delle cose a casa di sua madre, è qui da ieri sera, mi aveva detto di non dirtelo e... questo.» porca troia, non ci credo.
«Andrai da lui?» chiede Tracy serio, decisamente.
«Si, ora. Grazie Tracy, ti voglio bene.» dico staccando la chiamata e tornando velocemente in camera. Non ho intenzione di cambiarmi ne altro, andrò da lui con dei pantaloncini e una maglietta nera a caso, non ho intenzione di perdere del tempo scegliendo dei vestiti appropriati, prendo solo le chiavi della macchina e il telefono.
«Dove cazzo stai andando?» chiede Lucas confuso.
«Torno subito.» dico e basta per poi uscire dalla camera con lui alle spalle.
«Dimmi almeno dove vai.» dice fermandomi all'entrata di casa.
«Io... non ci metto tanto, lasciami andare.» non gli do il tempo di rispondere e scendo velocemente fino a raggiungere la mia macchina.
Metto in moto e parto per Long Beach, è parecchio lontano da qui spero solo di non incontrare traffico.
Dopo quasi un'ora di strada arrivo davanti quella che è casa di sua madre, nonché la casa dove Gus ha trascorso la sua infanzia.
Esito un po' prima di bussare alla porta, e se non volesse vedermi? Se non era nei suoi piani incontrarmi mentre era qui?
Prima che possa cambiare idea il mio dito aveva già suonato al campanello e la madre di Gus arrivò ad aprirmi la porta.
«Salve, posso sapere chi sei?» chiede con un dolce sorriso stampato sul volto, sembra davvero una donna gentile, proprio come la descrivevano Tracy e Peep.
«Sono... un'amica di Gus, è in casa? Ho saputo che è tornato da poco.» "amica", beh non è il momento di spiegare alla madre di Gus tutto il casino che c'è stato tra me e suo figlio.
«È uscito circa un'ora fa, ma dovrebbe essere di ritorno fra poco. Accomodati pure, vuoi qualcosa da bere mentre aspettiamo?» si fa da parte lasciandomi entrare in casa e rifiuto l'offerta, ho lo stomaco fin troppo chiuso anche per un bicchiere d'acqua.
Rispondo ad alcune delle domande di Liza, parlare con lei mi ha aiutato un po' a calmarmi, ma il cuore riprende a battere fin troppo veloce quando sento il rumore di uno skate sul vialetto.
Mi alzo di scatto e corro fuori per controllare, perdo un battito quando i miei occhi incrociano quei familiari grandi occhi color nocciola.
Sento una lacrima calda rigarmi il volto e porto le mani davanti la bocca per soffocare qualche singhiozzo.
Non ci credo cazzo, Gus è qui davanti i miei occhi, è di nuovo qui, finalmente è di nuovo qui con me.

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ci credete che oggi non so che cazzata raccontarvi? io lo so che leggete la storia solo per le mie minchiate a fine capitolo 😔🤚🏻
OHSSY ok mi è venuto in mente che oggi ho assaggiato la monster rossa e fa cagare al cazzo è troppo dolce ciao

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora