31. i'm not what you want so stay away from me

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Apro lentamente gli occhi e mi accorgo di avere ancora i vestiti addosso, l'orario sul telefono segna le quattro di notte. Cazzo ho dormito così fino ad ora?
Mi alzo dal letto per andare a fare una doccia veloce. L'acqua fresca mi risveglia portandomi a ragionare lucidamente. Non ho ancora chiamato Gus, non penso risponderà, ma ci provo comunque.
Esco dal bagno e prendo dei pantaloni della tuta grigi e una maglietta che ho rubato a Gus, profuma di lui, è come averlo qui con me...
Mi metto a sedere e digito il suo numero.
Uno...
Due...
Tre squilli e nessuna risposta, come immaginavo.
Mando un messaggio a Tracy per chiedergli se va tutto bene, penso non risponderà nemmeno lui, ma tentar non nuoce.
Aspetto mezz'oretta, ma nessuna risposta così decido semplicemente di tornare a dormire cercando di scacciare le paranoie dalla mia testa.

[...]

Quando mi sveglio sono le sette del mattino il mio telefono è pieno di chiamate perse da Tracy e Peep e numerosi messaggi dal primo.
"amelie"
"cazzo rispondi"
"ti prego"
"devi tornare"
"subito"
"amelie porca puttana"
"riguarda gus"
"appena leggi cerca di venire subito ti prego"
Cazzo.
Prendo tutta la roba e la butto nel borsone il prima possibile, non mi preoccupo nemmeno di cambiarmi. Esco subito dalla stanza e vado a tornare le chiavi, fortunatamente avevo pagato ieri.
Siedo in macchina e cerco di arrivare a casa il più velocemente possibile, nel frattempo il mio cervello inizia ad immaginare le tante possibili opzioni, cosa cazzo sarà successo?
Inoltre i messaggi erano di più di un'ora fa, spero solo Gus stia bene.
Parcheggio la macchina davanti casa ed entro immediatamente.
«Dov'è Gus?» urlo disperata mentre riprendo fiato.
Wicca indica la nostra stanza senza proferire parola, gli altri sono seduti accanto a lui sul divano con il capo abbassato mentre mantengono un silenzio tombale.
Merda!
Mi precipito dentro la stanza, Tracy è seduto sul letto mentre tiene la mano a Gus che è sdraiato con gli occhi chiusi, fortunatamente il suo petto si muove ancora, sta dormendo.
Tiro un sospiro di sollievo e mi vado a sedere accanto a lui.
«Che è successo?» Tracy sposta lo sguardo sull'amico.
«Eravamo tutti ubriachi e fatti, nessuno lo stava controllando e ha preso qualche xanax di troppo. Wicca dice che l'ha anche visto bere un po', sai che xanax e alcol non vanno d'accordo.»
Cazzo non ci credo, ha rischiato grosso, poteva morire porca puttana.
Mi passo le mani tra i capelli tirandoli disperatamente per poi poggiare la testa sulle ginocchia.
La sola idea di Gus, morto per overdose... io non-
Cazzo. Una lacrima cade sulle coperte, cerco di ricompormi ed evitare di piangere qui.
«L'avete portato all'ospedale?» chiedo mentre riprendo un battito normale, più o meno.
«Abbiamo chiamato, ci hanno detto come comportarci e siamo riusciti a farlo vomitare. Quando sono arrivati gli hanno fatto dei controlli, ma stava meglio, non c'era bisogno di portarlo in ospedale.» annuisco a corto di qualcos'altro di sensato da dire.
«Ora sta bene, si è addormentato, ma sta bene.» annuisco nuovamente senza staccare lo sguardo dalle mie mani.
Dopo qualche minuto di silenzio riesco a formulare, più o meno, una frase.
«P-puoi... lasciarci soli?» dico trattenendo i singhiozzi. Tracy annuisce e esce dalla stanza dopo avermi abbracciato. Non appena la porta si chiude scoppio in lacrime, mi ero trattenuta fin troppo.
E se non ce l'avesse fatta?
Se stamattina l'avessi trovato morto?
Cosa cazzo avrei fatto? Sono venuta qui solo per lui, e che fa? Cerca di ammazzarsi con quella fottuta roba.
Mi alzo dal letto per cercare quel dannato barattolo finché non lo trovo sulla scrivania, ancora aperto.
È quasi finito, una vocina nella mia testa mi urla di buttarlo fuori, distruggerlo, dargli fuoco.
Ma forse non sarebbe giusto, non sarebbe giusto per Gus, questa fottuta merda lo tiene in vita, nonostante possa ucciderlo da un momento all'altro...
Impazzirebbe se non dovesse trovarle, però cazzo lo farei per il suo bene, ha bisogno di disintossicarsi. Non può continuare così, non posso continuare così, non possiamo continuare così.
Non riesco più a sopportare tutto ciò, la sua fottuta dipendenza da questa roba, non fa altro che ucciderlo e nel frattempo uccide un po' anche me.
Chiudo il barattolo e lo ripongo al suo posto, non devo obbligarlo a smettere, se vorrà farlo sarà lui a decidere, non posso levargli tutta sta merda all'improvviso.
Mi avvicino a lui lasciandogli qualche bacio sperando si svegli, cosa che non accade. Meglio lasciarlo dormire per ora, gli parlerò dopo.
Prendo dei jeans neri, top a maniche lunghe e una camicia di plied blu scuro e verde per poi entrare in bagno e lasciare che l'acqua fredda mi schiarisca le idee.
Voglio parlare con Gus, ne ho bisogno, non possiamo continuare così, nè io nè lui. Bisogna chiarire alcune cose, mi spaventa il come però.
Prendo lo skate e lo zaino per andare a fare una passeggiata, Gus sta ancora dormendo, ma sono abbastanza sicura che sarà sveglio quando tornerò.
Arrivata in spiaggia lascio che l'odore del mare e la musica nelle mie orecchie prendano il posto di tutte quelle paranoie. Riescono a calmarmi per un po', finché Gus non mi manda un messaggio.
"piccola sei in spiaggia? tracy mi ha detto che ti ha vista uscire"
Digito velocemente una risposta per poi ripercorrere la strada di casa, è sveglio e non voglio aspettare un minuto in più per parlargli.
Arrivata noto che la casa è quasi vuota, ci sono solo Tracy e Wicca, probabilmente gli altri saranno andati da qualche parte.
Noto Gus in balcone intento a fumare una sigaretta, così lo raggiungo per fumare con lui.
Rimaniamo in silenzio per un po' finché non è lui a parlare per primo.
«Mi dispiace, per tutto, quello che è successo ieri io non pensavo-»
«Tranquillo ho capito.» lo interrompo, magari gli ho anche fatto un favore, non stava argomentando bene.
«No aspetta Amelie lasciami finire.»
«Finire cose? Le tue scuse per esserti quasi ucciso? Cazzo Gus potevi andare in overdose, ne sei consapevole no? Sai benissimo che non puoi mischiare l'alcol a quel fottuto xanax, ma l'hai fatto comunque.» aspiro dalla sigaretta per calmarmi un attimo.
«Amelie io-»
«Non ho finito.» dico buttando la cenere per terra.
«Hai idea di quanto ci sto male? Quanto fa male vederti così? Ridotto a drogarti la maggior parte del tempo, io non ce la faccio più Gus. Non riesco a vederti soffrire così, so benissimo che senza quella merda staresti anche peggio e che probabilmente io non ti servo a un cazzo e non riuscirò a farti stare bene e a renderti felice. Sai pensavo di poter servire a qualcosa, pensavo ti avrei aiutata, volevo renderti felice almeno tanto quanto mi rendevi tu. Però non posso, perchè tu sei felice solo con quello xanax del cazzo. E sai cosa? Mi va bene, ok, però non riesco più a sopportarlo.» rimane in silenzio per qualche minuto mentre mi accendo una seconda sigaretta, riesco già a sentire i miei polmoni urlare disperatamente.
«Amelie io ti giuro che se potessi smetterei, ma non è così semplice. Ti giuro che tu mi rendi felice, cazzo sono l'uomo più felice del mondo quando sto con te, ma non basta al cento per cento. Il mio corpo ha bisogno di quella roba per reggersi in piedi e so che tu odi tutto ciò, ma non riesco a farne a meno.» faccio un cenno con la testa per poi riprendere a fumare guardando il cielo.
«Mi ascolti almeno porca puttana?»
«Si cazzo ti sto ascoltando.» dico pestando la sigaretta appena finita. Faccio per prendere un'altra, ma mi ferma.
«Fumare un intero pacchetto di sigarette non ti aiuterà a calmarti.» dice prendendo le mie mani tra le sue.
«Nemmeno drogarti fino a rischiare la morte ti aiuterà a stare meglio, ma te lo lascio fare.» sbuffa sfrustrato passandosi una mano fra i capelli mentre mi accendo l'ennesima sigaretta.
«Cosa cazzo vuoi allora Amelie? Cosa vuoi da me? Vuoi che smetta? Non ci riesco, non ci riesco...»
«Io voglio te Gus, ma ti voglio sobrio, pulito e capace di amarmi sul serio, non solo perché è una fottuta droga a fartelo pensare.» sono sul punto di piangere, lo sento.
«Ma io ti amo Amelie e lo sai benissimo, non c'entrano un cazzo le droghe.» faccio cenno di no con la testa.
«Gus ascoltami, è quello che voglio, tu sei quello che voglio, ma non così.»
«Sai cosa?» dice alzando di poco la voce. «Ho capito, ho capito benissimo Amelie. Ho capito cosa vuoi e non sono nè sarò mai tutto ciò, quindi stai lontano da me, ti conviene.» non può averlo detto sul serio.
«No cazzo Gus.»
«Si Amelie, hai ragione non posso amarti come vuoi tu, vorrei farlo ma non riesco. E non voglio ferirti, non me lo perdonerei mai, e questa situazione ti fa stare di merda, non te lo meriti. Quindi va via, torna a New York, lì hai gente che ti ama, forse non quanto ti amo io, ma di certo riusciranno a dimostrarti il loro amore per te senza essere sotto effetto di droghe.» le lacrime iniziano a rigarmi velocemente il volto, le asciugo in fretta e vedo Gus voltarsi di lato pur di non vedermi piangere. Sono così patetica?
«Gus io non ci torno a New York, io non vado da nessuna parte senza di te.» dico tra un singhiozzo e l'altro. Si avvicina a me prendendomi il viso rosso per le lacrime tra le mani.
«Ti amo Gus.» dico ad un centimetro dal suo viso, chiude gli occhi poggiando la fronte contro la mia.
«Ti amo anch'io piccola, proprio perché ti amo devo lasciarti andare. Hai il diritto di essere felice e con me non lo sarai mai.» sprofondo la faccia sul suo petto cercando di soffocare le lacrime mentre mi stringe in un abbraccio.
«Ti prego non piangere, non riesco a vederti ridotta così. Non voglio farti soffire.»
«Mi dispiace ma lo stai facendo, dicendomi di tornare a New York mi stai facendo soffrire, non hai idea del dolore che sto provando ora Gus.» fa cenno di no con la testa mentre mi asciuga le lacrime con il palmo della mano.
«Se continuassi a stare con me ti sentiresti anche peggio, te lo assicuro. Lo sto facendo per te Amelie.» ho ormai perso le forze per rispondere, le lacrime continuano a scendere senza sosta sul mio viso.
Non riesco nemmeno a spiegare il dolore, la fitta al cuore che mi sta distruggendo piano piano, riesco a mala pena a reggermi in piedi e, anzi, probabilmente ci riesco solo perchè sono tra le sue braccia. Sarà l'ultima volta? L'ultimo abbraccio, l'ultima volta che sentirò il suo profumo. Non mi addormenterò più abbracciata a lui e non lo troverò più accanto a me quando mi sveglierò la mattina, Gus non farà più parte della mia vita...

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ora inizierete ad odiarmi? im kinda scared of u guys. comunque sto capitolo è chilometrico oddio ++ domani parto per un paio di giorni, non so se riuscirò ad aggiornare, sto provando a portarmi avanti qualche capitolo ma si insomma lol aspettatevi qualche giorno di assenza :) luv u <3

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora