12. love now, cry later, it hurts

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«Vuoi un'altra?» chiede mentre si rolla un'altra canna.
«No meglio di no.»
«Io si, passa.» dice Tracy entrando dalla porta dell'appartamento, non mi ero nemmeno accorta non fosse in casa. Gus fa un tiro e poi gli passa la canna che aveva appena rollato.
«Alla fine ti ha convinto a venire eh? Era da giorni che me ne parlava, era disperato non sapeva come convincerti.» mi informa Tracy ridendo.
«Ma sta zitto.» Gus, visibilmente in imbarazzo, lo rimprovera e rido a quella scena.
«Mh, che cazzo di ore sono? Devo tornare a casa.»
«Le otto e mezza, ma non puoi tornare in quelle condizioni. Se provassi a guidare finiresti a sbattere da qualche parte.» Tracy ha ragione, sono combinata fin troppo male, merda.
«Puoi dormire qui.» propone Peep. «E domani, appena smaltirai, torni a casa. Del resto te lo devo.» aggiunge con un sorriso sincero, fatto, ma sincero.
Annuisco e mi alzo dal divano.
«Chiamo Adeline, ho bisogno che mi pari il culo dai miei.» i due ridono e Tracy mi indica dove si trova il balcone, così che io possa fare la chiamata in tranquillità. Digito il numero di Adeline e mi appoggio alla ringhiera osservando i palazzi attorno a me.
«Ehi bella, tutto ok?»
«Mh...si, una cosa posso chiederti?» cerco di mantenere un tono di voce stabile, ma sono davvero troppo fatta.
«Cazzo, capisco che ti avevo detto di fumare e rilassarti, ma non ti sei per niente limitata.» osserva ridendo.
«Shhh...non rompere il cazzo. Senti non sono in grado di guidare.»
«Pensavo di dovertelo dire io.»
«Già, Gus mi ha offerto di rimanere a dormire qui. Mi tieni il gioco con i miei?»
«E me lo chiedi pure? Ovvio, però lascia scrivere a me il messaggio da mandare ai tuoi, poi fai copia e incolla. Non oso immaginare cosa ne uscirebbe fuori se lo scrivessi in queste condizioni.» che simpatica...
«D'accordo, grazie sei la mia salvezza.» la ringrazio.
«Non c'è di che, dammi cinque minuti che scrivo il messaggio.»
Aspetto in chiamata finché non mi arriva il suo messaggio e, facendo copia e incolla, lo mando a mia madre.
«Mandato.» la informo.
«Perfetto, fammi sapere se hai bisogno di altro, in ogni caso appena tua mamma mi chiama ti mando un messaggio.»
«Okay grazie, ti voglio bene.»
«Anch'io, mandami un massaggio domani appena sei sobria.» mi raccomanda ridendo e la rassicuro, dopodiché chiudo la chiamata e torno in salotto.
«Lo voglio anch'io un amico che mi pari il culo.» dice Gus ridendo.
«Devo ricordarti tutte le volte che ti ho parato il culo?» gli chiede Tracy.
«Non fare il modesto, comunque visto che rimani qui vuoi qualcos'altro?» mi chiede, ma rifiuto.
«Anche no, forse ho esagerato.» dico massaggiandomi la fronte.
«Vieni con me.» dice Gus prendendomi per il braccio e trascinandomi da qualche parte.
«Ma che cazzo.» sbotto mentre mi fa entrare in quella che credo essere camera sua, giusto un po' disordinata inoltre.
Ma del resto vivono da soli, non hanno una rottura di coglioni come mia madre che li obbliga a tenere pulito pure ogni centimetro del cesso.
«Siediti.» faccio ciò che mi dice e mi siedo nel letto.
Prende una chitarra e, dopo averla accordata, inizia a suonare una melodia alla quale aggiunge poi un testo:

"Girl, you know you make my cold heart warm with a touch
One kiss, then we fuckin'
I just can't get enough
Put it on me, that's the best part, baby, the trust
Trust me
I got nothin' for you other than love
I remember eatin' pussy on the back of the bus
I remember gettin' nookie til' the sun came up
All the places that you took me, no one came with us
Same hoes overlook me, now they on my, nuts"

Smette di suonare...perché si è fermato?
«Continua.» lo incito.
«Ma è finita.» dice ridendo.
«Ma come?!» che palle, era bella.
«Ti piace?» annuisco.
«Ne hai altre?»
«E me lo chiedi pure?» ridiamo entrambi e si siede nel letto accanto a me, gli faccio spazio e mi sdraio a pancia in su per osservalo suonare. Inizia a cantare un'altra canzone:

Hotel rooms and skyscrapers
I got a new pair of shoes to impress her
She fell in love with the devil, the worst
Love now, cry later, it hurts

«Questa mi ricorda te.» dice smettendo di suonare.
Mi metto a sedere appoggiandomi sui gomiti.
«Perché?» gli chiedo incuriosita.
«Si chiama Skyscrapers e tu vivi in quel grattacielo pazzesco... poi non so mi ricorda anche il discorso che abbiamo fatto prima. Quando ti ho detto che se continui a stare con Lucas continueresti comunque a piangere.» dice guardandomi negli occhi.
«E amare ora e piangere dopo fa male, vero?» annuisce senza interrompere il contatto visivo.
Appoggia cautamente una mano sul mio viso e mi accarezza la guancia con il pollice. Chiudo gli occhi per godermi al meglio le sue carezze.
«Te l'ho già detto che sei bellissima?» apro gli occhi e i nostri visi sono a pochi centimetri l'uno dall'altro.
Si avvicina lentamente fino a far sfiorare le nostre labbra...cazzo. Sposto delicatamente la sua mano dal mio viso, allontanandolo e mi metto a sedere per bene.
«Gus non posso.» dico appoggiando la fronte sulla sua spalla.
«Perché?»
«Siamo entrambi fatti marci, domani ci scorderemo anche di quello che è successo e poi... fino a prova contraria sto ancora con Lucas. Non mi va di tradirlo.» Si sposta un po' in modo tale da annullare qualsiasi contatto tra di noi.
«Okay, hai ragione.» un lungo silenzio segue queste sue parole, non di certo la risposta che avrei voluto, ma effettivamente l'unica che avrei potuto ottenere.
«Vuoi qualcosa da mangiare?» chiede interrompendo il silenzio e annuisco solamente. Così si alza e va in cucina da Tracy, io rimango in camera e mi butto sul letto.
Ho un vuoto allo stomaco, ma non penso proprio sia dovuto alla fame, anche se fino a poco fa ne avevo, ma adesso ho lo stomaco completamente chiuso.
Cazzo...

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non riesco a dormire ne ho postato un altro fermatemi.
comunque ho realizzato che ormai questo piccolo spazietto lo uso per scrivere cazzate che nessuno si caga quando ho creato un fottuto profilo insta solo per scrivere cazzate che nessuno si caga. sono patetica qjsownsow

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora