1. Amelie

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Ogni tanto i ricordi di quel Sabato di Luglio mi tornano in mente, accompagnati da tutti i ricordi che avevo con lui...ricordo ancora il giorno in cui l'ho conosciuto, non potrei mai dimenticare quella sera, una delle più belle della mia vita, forse proprio perché la stravolse completamente.

«Sono le nove di sera, dove pensi di andare?» chiede mia madre infuriata, mentre mi vede sistemare le mie cose dentro il mio solito zaino trasandato.
«Esco con i ragazzi.» rispondo semplicemente prendendo il telefono e il caricabatterie e mettendoli dentro lo zaino.
«Ovvero?» continua mia madre, così mi piazzo difronte a lei e la guardo negli occhi.
«Mamma ho gli stessi fottuti amici da 16 anni, con chi cazzo dovrei uscire secondo te?» le rispondo, alzando, forse un po' troppo, il mio tono di voce.
«Modera i termini se vuoi continuare ad uscire, ti ricordo che finché sei sotto il mio tetto devi sottostare alle mie regole. E non tornare dopo l'una.» precisa.
«Mamma che pal- nel senso...siamo a luglio, non ho nemmeno scuola domani. Perché devo tornare così presto?» chiedo cercando di non urlarle in faccia.
«Sai meglio di me quanto possono essere pericolose le strade di New York dopo un certo orario.» non ha tutti i torti, ma non tornerò comunque a casa per l'una, come sempre del resto.
«Okok, poi vedrò.» dico a bassa voce mentre mi infilo il giubbotto nero di jeans.
«A sta sera, mi raccomando Amelie, puntuale.»
«Okok ho capito.» dico alzando le mani mentre esco dal mio appartamento. Arrivata al piano terra faccio un cenno al portiere del palazzo ed esco.
Le strade di Manhattan sono sempre così trafficate, persino alle 9 di sera, ma del resto lo sono a qualsiasi ora.
Mando un messaggio a Lucas, mi aveva detto che alle 9 si sarebbe presentato sotto casa mia, ma come sempre è in ritardo.
Una volta letto il messaggio mi arriva una chiamata da parte sua.
«Dove cazzo sei?»
«Sto arrivando, meno di cinque minuti e sono da te.» dice e riesco a malapena a capire le sue parole a causa del vento che arriva contro il microfono del suo telefono.
«Come fai ad essere perennemente in ritardo?» chiedo frustrata.
«Più mi tieni al telefono, più tempo impiego ad arrivare da te.»
«Come vuoi, ma muoviti.» ribatto attaccando la chiamata .
Mi siedo su una panchina e cazzeggio con il telefono per un paio di minuti, finché non arriva Lucas.
«Vedi, te l'avevo detto che ci avrei impiegato poco tempo.» dice passandomi il casco e facendomi spazio sulla sua moto.
«L'ultima volta che l'hai detto ho dovuto aspettare per tre quarti d'ora.» gli ricordo mentre salgo in sella.
«Non è colpa mia se in questa città del cazzo c'è sempre traffico.» ribatte partendo a tutta velocità, per fortuna mi stavo tenendo a lui, se no a quest'ora sarei sotto le ruote della macchina dietro di noi.
Dopo qualche minuto riusciamo a svincolare nel traffico e arrivare nel Bronx, precisamente davanti al bar dove avevamo appuntamento con Nicholas e Adeline.
«In ritardo come sempre eh?» dice Adeline mentre scendo dalla moto.
«Non sarebbero loro se non arrivassero costantemente in ritardo.» aggiunge Nicholas.
«Oh ma non rompete i coglioni e tu Nick prenditela con il tuo cazzo di amico, è colpa sua se arriviamo in ritardo. Del resto non sono io che guido.» sbotto mentre mi levo il casco e sia Nick che Addy ridono.
«Sei sempre la migliore a scaricare le colpe sugli altri.» aggiunge Lucas mentre parcheggia la sua moto.
«Vorresti dirmi che non è colpa tua se arriviamo sempre in ritardo?» dico portando le braccia al petto.
«Ma sei io ero puntuale.»
«Balle.» puntualizzo
«Non mi rompere i coglioni.» dice andando verso il suo amico.
«Vaffanculo stronzo.» urlo alle sue spalle.
«Mi hai appena mandato a fanculo?» chiede girandosi verso di me e Nick lo trattiene.
«Lucas calmati, è la tua cazzo di ragazza ed è ovvio che quando ti comporti da stronzo di manda a cagare.» Lucas guarda prima il suo amico, che lo sta tenendo per le spalle, e poi me. Alzo un sopracciglio in attesa di una risposta.
«Okay levati dal cazzo.» dice spostando Nicholas da lui.
«Andiamo.» dice rivolgendosi a tutti noi, Nicholas lo raggiunge tenendo il suo passo mentre io ed Adeline rimaniamo qualche metro più indietro, giusto per poter parlare tra di noi senza problemi.
«Mi chiedo perché state ancora insieme, insomma Amelie litigate ogni giorno.» mi fa notare e devo dire che ha perfettamente ragione.
«Stiamo insieme da 4 anni, lo sai, e beh...non so perché non l'ho ancora lasciato. Forse perché non ho idea di come intraprendere un'altra relazione. Insomma stiamo insieme da quando avevo 12 anni, sono cresciuta insieme a lui e anche grazie a lui. E poi ci conosciamo da una vita, come con te e Nick, non voglio rovinare il rapporto tra noi quattro a causa della nostra rottura.» annuisce e aspira dalla sua sigaretta.
«Però vedi, io e Nick andiamo sempre d'accordo, non litighiamo quasi mai e quando succede risolviamo subito. Con voi è diverso, se continui così diventerà una relazione tossica, come se già non lo fosse.» puntualizza.
«Lo so...pensi che dovrei lasciarlo? E se non dovessi trovare qualcun'altro? Se poi finisce che passo le notti a piangermi addosso solo perché l'ho lasciato? Se poi questa rottura dovesse distruggere la comitiva?» chiedo preoccupata e lei mi passa la sua sigaretta invitandomi a fare un tiro.
«Ti fai troppe paranoie Amelie. Continueremo ad uscire comunque, anche se tu e Lucas doveste lasciarvi, non si distrugge un'amicizia come la nostra solo perché due di noi si sono lasciati. Poi sono convinta che, magari dopo un po' di tempo, ritornereste amici.» dice e io butto fuori il fumo inalato.
«Si, probabile.» dico solo, mentre finisco la sua sigaretta.
Finalmente arriviamo al vicolo dove passiamo le serate insieme.
«Vado ad ordinare le pizze, sempre le solite no?» chiede Nick rivolgendosi a noi tre e tutti quanti annuiamo.
Entra dentro la pizzeria mentre noi prendiamo posto sul solito muretto.
«Perché non provi a parlargli e a risolvere?» mi suggerisce Addy indicando Lucas seduto sul muretto difronte a noi.
«Col cazzo che gli parlo per prima.» lei sbuffa esasperata e prende il suo telefono per cazzeggiare, stessa cosa faccio io finché non arriva Nick, dopo una mezz'oretta, con le nostre pizze.
«Ecco a voi ragazze.» dice porgendoci la pizza che io ed Adeline dividiamo.
«Grazie.» diciamo entrambe e Addy lascia un bacio a stampo al suo ragazzo.
«Ed ecco a noi.» dice sempre Nick rivolgendosi al suo amico, che non ha fatto altro che guardarmi incazzato per tutto il tempo.
Iniziamo a mangiare e una volta finito iniziamo a parlare del più e del meno tutti insieme.
«Amelie...»
«Mh?» mi giro verso Lucas, era anche ora.
«Possiamo par-» lo interrompo prima che possa finire la frase e lo porto in un angolo del vicolo.
«Dimmi.» incrocio le braccia al petto in attesa di una sua risposta.
«Scusami, litighiamo troppo spesso non credi?» emette una piccola risata e annuisco.
«Già.» dico osservando il pavimento.
«Amelie, davvero scusa.» annuisco.
«Si okay, ti scuso, come sempre e come sempre tornerai a fare i tuoi stessi errori. Non so fino a quanto continuerò a scusarti però.» dico dirigendomi verso i ragazzi, ma, come immaginavo, lui mi blocca per lasciarmi un bacio sulle labbra.
«Pensi di aver risolto così?» chiedo staccandomi dal suo viso.
«Forse non ho risolto, ma di certo non ho peggiorato le cose.» dice sorridendo.
«Fidati, non è cambiato un cazzo.» ribatto andando verso Addy. Non so se il mio intento è quello di lasciarlo, però penso sia il caso di fargli capire che potrei farlo.
«Avete parlato?» chiede Addy e annuisco.
«Sto cercando di fargli capire che se continua così potrei lasciarlo.» spiego.
«Sei sicura che riusciresti a sbarazzarti di lui? Insomma è il mio migliore amico, lo conosco bene e anche tu. Sai che non ti lascerà andare così facilmente.» mi fa notare Nick e annuisco pensando a quanto effettivamente vere siano le sue parole.

E fu proprio in quel momento che davanti a noi passo lui, stra fatto e ubriaco marcio. Ricordo ancora le sensazioni che provai quando i miei occhi incrociarono i suoi, mi persi in quegli occhi per la prima volta e continuai a farlo fino a quando non riuscirono più a brillare.

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ciauu, boh si ho deciso di scrivere una fan fiction su Lil Peep, anche se fa un po' strano scrivere una storia su una persona che non c'è più :/
ma ne ho lette alcune e nessuno le continua porca paletta quindi ho deciso di scriverne una io lol boh spero se la caghi qualcuno adiós :)

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora