Fare a meno di te - animedifferenti

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《Dobbiamo andare ragazze.》ci salutano Trevor e Bryan, alzandosi. Scuoto la testa per riprendermi dai miei pensieri e sorrido ai miei amici.
Il ragazzo dagli occhi verdi mi si avvicina e mi stampa un bacio sulla guancia, per poi andarsene dalla mensa della scuola insieme al suo amico.
《Finalmente un pò da sole.》borbotta Lydia, giocando con il telefono.
《Tutto bene, con Phil?》chiedo, per passare l'attenzione su di lei.

Durante questo ultimo periodo mi sembra che tutta l'attenzione sia concentrata su di me, e lo odio.
Sono sempre stata abituata ad ascoltare i lunghi discorsi di Alicia e Ivy, che non spostavano mai l'attenzione da loro.
Sono sempre stata abituata ad ascoltare e a non essere ascoltata, dovendo sorbirmi i lunghi monologhi delle mie amiche e dando loro dei consigli validi.
E quando invece toccava a me, ad essere ascoltata?
Quando ero io, quella ad aver bisogno di qualcuno con cui confidarsi?
Cominciavo a parlare ma loro erano completamente disinteressate, quasi annoiate, con finta attenzione. E dopo aver risposto alla frase più stupida di tutto quello che avevo appena detto, si passava nuovamente a loro.

Dopo quanto accaduto quella notte non mi hanno contattata.
Ma d'altronde, come possono saperlo?
Come possono minimamente immaginare ciò che mi è successo?

《Le sto scrivendo proprio ora, comunque tutto bene. Sono molto contenta di come sta andando la nostra relazione.》mi sorride dolcemente.
Io appoggio la mano sopra alla sua e gliela stringo leggermente, così felice per lei.
《Caleb, invece, come si sta comportando?》mi chiede, sistemando poi il suo cellulare nella borsa.
Vorrei tanto che fosse qui, ora.
I suoi occhi si fissano su qualcosa - o qualcuno - alle mie spalle.
《Parli del diavolo...》ridacchia.
Mi giro e mi ritrovo Caleb a un palmo dal mio viso.
Mi stampa un bacio sulla guancia, facendo sì che tutte le ragazze puntino lo sguardo su di noi.
《Parlavate di me?》chiede, sedendosi al mio fianco.

La folla che ci circonda sembra incredula e parlotta, dicendo chissà cosa sul mio conto.
Questa è una cosa che devo affrontare, se voglio stare con lui?

Caleb non si è mai comportato così davanti a tutta la scuola, e da una parte ne sono felice.
《Sì, le avevo appena chies-》
《Stavamo parlando della nuova collezione di costumi di quest'estate.》la interrompo prima che possa finire la sua frase e rivolgo un sorriso tirato a Caleb.
Lui alza le spalle con disinteresse e mi circonda le spalle con un braccio.
Avvicina la sua bocca al mio orecchio, e la sua vicinanza fa accelerare i battiti del mio cuore.
《Questa maglietta è fin troppo corta, per i miei gusti.》mi sussurra, facendo sì che un brivido mi percorra la schiena.

Deglutisco e cerco di ignorare le sensazione che le sue semplici parole mi hanno provocato.

《Evans, non farla bagnare. Siamo a scuola.》dice Lydia, ridacchiando. Le lancio un'occhiataccia mentre sprofondo nell'imbarazzo più totale.
Caleb sembra stare al gioco e ride pure lui.
《Devo andare. Ci sentiamo più tardi Allie.》si alza e mi stampa un bacio sulle labbra, per poi andarsene.
《Io sono senza parole, davvero.》dice Lydia.
《Cosa intendi?》la incalzo, non capendo.
《Caleb è... diverso. Non credo si sia mai comportato così con una ragazza. Non sai quante persone ti stanno invidiando in questo momento: la ragazza nuova è riuscita a conquistare il bad boy, il ragazzo più sexy, bello, affascinante della East Side.》apre le mani davanti a sè e assottiglia gli occhi.
《Sarebbe un bel titolo per un libro.》mi dice, sorridendomi.
《Sembra un sogno anche per me, fidati.》dico, con occhi sognanti.
《Ah, Allie cara...》dice, stringendomi in un abbraccio.

Quasi non ricordo come è successo tutto questo.
E invece sì, lo ricordo benissimo.
Come dimenticarlo?
Da quel bacio, davanti al mare, dopo la gara.
Gli avevo chiesto di non giocare con i miei sentimenti, avendo già un'idea ben chiara della sua persona e personalità, ma lui insistette per baciarmi.
Voleva farlo, non stava scherzando.
Ma come siamo arrivati a questo?
Il nostro rapporto è stato costruito sui litigi, sulle occhiate fugaci, sui nostri continui giochi, sui nostri baci...