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Essendo Natale, come vi ho già anticipato, stiamo andando a casa dei miei nonni paterni.

Ho lasciato le mie amiche perché cominciava ad essere tardi e non volevo prendere una ramanzina da parte di mia madre.
Questa mattina il cielo è pulito, la neve è stata spostata sulle banchine della strada e copre case, ringhiere, alberi e giardini.

Mi perdo nell'ammirare tutto questo bianco intorno a me, un colore così candido, puro.
Mi perdo nelle note di "Good Grief", mentre mio padre e mio nonno discutono su quale macchina sia migliore tra la sua e quella di papà.
A volte mi sembrano dei bambini, soprattutto quando affrontano questo tipo di discorsi.

Nel giro di quindici minuti ci ritroviamo davanti alla viletta dei miei nonni, scendo dalla macchina e il freddo vento di dicembre mi colpisce in pieno volto, facendo arrossare immediatamente le mie guance.
Dopo esser entrati in casa, saluto i parenti già presenti e ci mettiamo a tavola.
I programmi per questo pomeriggio già li so: mangeremo, scarteremo i regali e giocheremo a tombola. Non ritorneremo a casa prima delle nove.

-

《È mio!》urla uno dei miei cuginetti. Mike e Jacob si stanno litigando un peluche.
《No, ti ho detto che è mio!》ribatte Mike.
《Hey, hey, bambini. Che succede?》dico separandoli.
《Jacob mi ha rubato il lupo di peluche.》dice Mike, mettendo il broncio.
Mi guardo intorno e noto che il secondo peluche giace sul divano. Sicuramente non ricorda di averlo messo lì.
《Guarda, eccolo lì.》dico indicandoglielo.
Il bimbo segue il mio dito con lo sguardo e un sorriso si forma tra le sue labbra.
Corre a prenderlo e torna a giocare con il fratello come se nulla fosse successo.

《Allie, possiamo guardare i cartoni con te?》dice Jacob, appoggiando una manina sul mio ginocchio. Spengo il telefono e lo posiziono sul piccolo tavolino di vetro alla mia destra, prendo in braccio i miei cuginetti e li metto ai miei lati.
《Cosa volete vedere?》chiedo afferrando il telecomando.
《Il piccolo Tom. Si trova sul canale ventidue.》dicono in coro.
Ridacchio e accendo la televisione, seguendo con gli occhi quel gattino animato perfetto che vive una vita perfetta.

-

《Su, Allison. È ora di andare.》mia madre mi sveglia e ci metto un pò per mettere a fuoco e capire cosa sta succedendo.
I miei cuginetti non sono più vicino a me, la televisione è spenta e mia madre è di fronte a me con una mano tesa.

Mi sono addormentata?

Mi alzo dal divano con l'aiuto di mia madre, mi stiracchio e stropiccio gli occhi.
Saluto i miei nonni e ci dirigiamo verso la macchina per tornare a casa.
Il telefono emette uno squillo e si illumina, così lo guardo e trovo un messaggio di Trevor.

"Hey, biondina. Come va? Spero tutto bene. Noi siamo stati in spiaggia, eravamo tutti. O quasi. Te cosa hai fatto di bello? :)"

Gli rispondo velocemente con un semplice:
"Le solite cose, sono stata insieme alla mia famiglia." e spengo nuovamente il telefono, guardando fuori dal finestrino.

Un pò lo invidio. Non riesco ad immaginare come possa essere il Natale a Los Angeles.
In spiaggia, insieme ai tuoi amici, dove non hai limiti, dove sei libero. Magari vai anche a farti il bagno.
Per quanto mi possa sembrare strano, credo che sia una cosa da fare almeno una volta nella vita.

Torniamo a casa e mi dirigo subito verso la mia camera. Mi chiudo dentro e salto la cena.
Passo la serata a disegnare su un piccolo pezzetto di carta con dei colori che ho trovato dentro ad un astuccio rosa.

Mi è sempre piaciuto disegnare, anche se non sono un asso. Non mi reputo brava, e molto spesso faccio le prime cose che mi passano per la testa, che possono essere complicate o anche semplici.
Ora, ad esempio, ho appena disegnato una signora su un lettino d'ospedale con un ragazzo al suo fianco.

Fare a meno di te - animedifferentiWhere stories live. Discover now