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Rimango chiusa in cucina il più possibile e servo i tavoli solo nell'ala destra del locale, lasciando la sinistra a Sean.
《Ragazzo, grazie mille. Puoi tornare a casa.》gli dice Den, appoggiandogli una mano sulla spalla.
《Buonanotte ragazzi.》ci saluta e se ne va.

L'aria è decisamente cambiata e ci sono molte meno persone rispetto a prima.
Den si appoggia al bancone della cucina con le braccia incrociate.
《Certo che anche oggi è stata una lunga serata, eh?》mi dice, sospirando.
《Già.》rispondo, giocando con una ciocca di capelli che non sono riuscita a prendere nella coda.
《E bene... torniamo a lavoro, dai.》dice, girandosi nuovamente verso i fornelli.

Den, dopo aver servito un tavolo, torna in cucina, si dirige verso il frigo e posa sul bancone una cola, poi comincia a preparare dei pancakes.
《Fammi un favore, Allie. Porteresti quella Cola al tavolo cinque?》
Ed eccoci di nuovo. Quel maledetto tavolo.
《Non è che potresti farlo tu?》dico, dondolandomi sui talloni.
《Ho da fare Allie, non vedi? Devo pensare ai pancakes.》ribatte, guardandomi storto.
Sbuffo e afferro la lattina, dirigendomi verso il tavolo cinque.
Vedo il loro gruppo in lontananza e il cuore comincia a palpitare forte nel petto, ma nonostante questo decido di assumere lo sguardo più disinvolto possibile.

Bum, bum, bum.

Arrivo al loro tavolo e appoggio la lattina davanti ai loro occhi.
Caleb non mi guarda, tiene gli occhi fissi sulle sue mani che tiene in grembo, mentre Trevor e gli altri mi guardano intenta ad aprire la lattina con il cavatappi.
《Allie, che piacere vederti. Non sapevo lavorassi anche di lunedì.》mi dice Trevor, prendendo la sua Cola.
《Sono venuta a dare una mano.》rispondo, portando nervosamente la ciocca fuori dalla coda dietro l'orecchio.
Faccio per andarmene ma il mio amico mi richiama.
《Vuoi restare un pò con noi?》mi dice, facendomi spazio.
E non appena quelle parole escono dalla sua bocca, Caleb gli lancia un'occhiataccia e si alza per andarsene.
Anche Bryan fa per alzarsi, ma lo fermo.
《Ci penso io.》

Seguo Caleb con passo deciso fino alla porta in vetro, che quasi non mi sbatte in faccia.
《Hey.》lo chiamo.
《Hey!》
《Che cazzo vuoi, Allie?》mi dice infastidito.
Io lascio cadere le braccia lungo i fianchi e faccio una smorfia.
《Perché fai così? Me lo vuoi spiegare? Mi eviti in tutti i modi, non mi guardi neanche in faccia quando ti parlo!》dico, cercando di far voltare il suo viso con le dita, ma lui prontamente si scansa.
《Sono io il problema? Fino a qualche settimana fa sembrava andare tutto così bene e poi... hai cominciato ad evitarmi. Cosa dovrei pensare, Caleb? Cosa dovrei pensare?》mi sfogo, con la voce quasi incrinata e piena di rabbia.
《Caleb...》mi avvicino verso di lui ma mi spinge indietro.
《Devi starmi lontana, cazzo! Io, io... io non posso.》dice, mettendosi nervosamente le mani tra i capelli.
《Tu non puoi cosa?》
《Allie, ascolta, è solo per poco. Manca poco tempo. Tu fai quello che ti dico, perfavore, o potrei fare cose di cui potrei pentirmene.》si mette di profilo, continuando a non guardarmi.
《Ma cosa...》singhiozzo, mentre il dolore prende il sopravvento e i miei occhi si riempono di lacrime.
《Rientra, Allie. Allontanati da me.》quasi sussurra.

E mi pare di aver sentito la sua voce spezzarsi, esitare, crinarsi.

Faccio ciò che mi dice con le guance rigate dalle lacrime e un dolore che mi lacera il petto.
Mi chiudo in bagno e aspetto qualche minuto prima di presentarmi nuovamente davanti a Den, che avrà assistito a tutta la scena.
Torno in cucina con gli occhi gonfi, i capelli arruffati e il viso pallido.
Appena lo raggiungo mi tiene stretta tra le braccia mentre io non posso far altro che mandare indietro per l'ennesima volta le lacrime, causate dal dolore che Caleb mi fa provare.

Come potevo fingere che stesse andando tutto bene, se dentro di me c'è ancora questa ferita aperta?
Come potevo fingere di essere andata avanti, se il mio cuore batte ancora per lui?
Come potevo fingere di averlo lasciato andare, se nonostante mi stesse urlando contro io avevo solamente la voglia di stringerlo tra le braccia?

Fare a meno di te - animedifferentiWhere stories live. Discover now