9

26.1K 730 83
                                    

Caleb alterna lo sguardo tra me e Trevor.
《Trevor, sei ubriaco!》urla lui, dandogli uno schiaffo talmente forte da fargli girare il volto.

Sussulto a quel suo comportamento.

《Ti avevo detto che mi servivi questa sera.》lascia il corpo di Trevor a terra e si passa una mano tra i capelli frustrato.
《Andiamo.》ringhia tra i denti, coricandolo in spalla.
Come se io non esistessi, fa per andarsene.

《Aspetta, dove pensi di andare? Trevor deve riportarmi a casa!》urlo furiosa.

Vuole lasciarmi qui a girarmi i pollici?

《Ragazzina, non rompere il cazzo.》dice continuando a darmi le spalle.《Senti, tu che ti credi tanto superiore. La "ragazzina" in questione ha un nome e non si lascia trattare così da un pezzo di merda come te, capito? Quindi adesso mi riaccompagni a casa, perché non intendo rimanere qui da sola un minuto di più.》gli urlo puntandogli un dito contro.
Lui finalmente si gira degnandomi della sua attenzione.
Lo vedo stringere i pugni, si sta innervosendo.
《Non parlarmi mai più così, ragazzina.》

Lo ha detto in un modo così tetro e profondo che ho sentito un brivido percorrermi la schiena.
So di aver esagerato, ma a quanto pare Caleb Evans ti ascolta solo così.
《E adesso muoviti.》dice continuando a camminare.

Lo seguo fino al parcheggio.
Sfila le chiavi della macchina dalla tasca di Trevor e la apre. Poi butta l'amico nei sedili posteriori e si mette sul sedile del guidatore.
《Se non ti dai una mossa ti lascio qui.》dice. Faccio ciò che mi ordina e mi siedo di fianco a lui.

Non posso credere di essere in macchina con uno dei ragazzi che più non sopporto di questo posto.

Mette in moto e parte. Guardo fuori dal finestrino per non incrociare il suo sguardo, anche se sono più che certa che non gli interessi minimamente della mia presenza.

《Allora Allie, il tuo nome intero qual è? Alyssa? Alexandra? Alicia?》chiede schernendomi.
《Allison.》dico.
《Quindi lo sai il mio nome.》continuo.
《Certo che lo so, ragazzina. Sei sempre in mezzo ai coglioni. Sei a scuola, sei al centro commerciale, sei alla festa, sei in macchina con me.》dice.
《Sta attenta al tuo tono di voce. Potrei tranquillamemte lasciarti qui e farti tornare a casa a piedi.》dice serio.

Sto per dire qualcosa ma mi rendo conto che non ho parole per un individuo del genere.

《Pensi di mettermi paura?》dico.
Lui ride divertito.
《Lasciami qui, subito.》affermo.
Non posso stare un secondo di più in questa macchina.
《Cosa? Te non sai chi gira a quest'ora.》
《Ho detto lasciami qui.》ringhio.
Si ferma e con i nervi a fior di pelle scendo dalla macchina.
《Puoi andartene.》affermo cominciando a camminare.

Sento un dolore lancinante ai piedi, questi tacchi mi stanno distruggendo.
Caleb mi segue con la macchina, e questo non fa altro che farmi innervosire ancora di più.

Ho detto che puoi andartene.》ripeto, alzando il tono della voce.
《E io ho detto che non devi parlarmi con questo tono, ragazzina.》dice, senza far trasparire nessuna emozione dal suo sguardo.

Neutro.

Chiude il finestrino e sfreccia via dalla mia vista in un battibaleno, spero che almeno si prendi cura di Trevor.

Sono nervosa, accaldata e affamata. Inoltre non so neanche dove sia la strada per casa mia.

Più cammino, più mi rendo conto di quanto sia stata stupida. Mi rendo conto che anche questa volta il mio orgoglio ha avuto la meglio su di me.
Non posso credere che sia successo davvero.

Cosa pensavi, Allie? Che un tipo come lui avesse insistito per portarti a casa?
Stupida, Allie. Stupida.

Ad un tratto mi rendo conto che la strada che sto percorrendo è la stessa che faccio quando vado a correre. Di notte è un pò più difficile riconoscere il quartiere.
Vedo una piccola luce in fondo a questo tunnel.
Cerco di fare mente locale e continuo a camminare.

Finalmente dopo un quarto d'ora buono, riesco a vedere il recinto bianco della mia umile villetta. Lo raggiungo correndo, quasi con le lacrime agli occhi. Mi avvicino alla porta di casa ed entro, cercando di fare il più piano possibile.
Appena salgo in camera sfilo i tacchi e mi butto sul letto senza neanche svestirmi.

Penserò a tutto domani...

-

《Allie!》mi chiama Trevor.
《Allie, perdonami. So di aver esagerato ma non puoi smettere di parlarmi per sempre.》dice prendendomi per il braccio.

Ieri mattina mi sono svegliata ancora assonnata. Avevo tutto il trucco colato e il vestito pieno di pieghe. Fortunatamente sono riuscita a darmi una sistemata senza farmi vedere dai miei genitori.

Continuo a ripetermi che le feste non sono fatte per me.

Oggi è lunedì, e sono qui ad ascoltare le scuse di Trevor. Ha un livido sulla guancia destra.

Ricordo benissimo quello che è successo, nella mia mente l'episodio si riflette fresco e ben limpido.

《Okay, okay. Basta che la smetti di parlare di questa festa. Voglio dimenticare tutto.》gli dico, mettendo le dita sulle tempie.
Mi sorride soddisfatto e se ne va.
E in cuor mio, non posso far altro che ridere dei suoi atteggiamenti.

Fare a meno di te - animedifferentiWhere stories live. Discover now