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《C-cosa?》chiedo.

Le gambe cominciano a tremare, il cuore mi martella forte nel petto.

《Sì, Allie. Cole ha scommesso su di te. Ha scommesso su Melody.》dice continuando a guardare alle mie spalle.
Il suo sguardo è privo di emozioni, spento. Sembra che ha appena visto un fantasma.
《Cosa ne faranno di me se Caleb non vincerà?》
《Non lo so, Allie. Non ne ho proprio idea.》mi guarda con occhi preoccupati e mi stringe forte.
Ma io non faccio altro che pensare al fatto di essere stata presa come un oggetto.

Io sono un premio.

Mi sciolgo dalla sua presa e cerco tra la folla Caleb.
Lo tiro dallo zaino e lui si volta verso di me con occhi severi.
《Cosa vuoi?》sbotta nervoso.
《Cosa voglio?! Caleb, sono un cazzo di premio. Un premio!》urlo mettendomi le mani nei capelli.
《Non urlare!》dice tappandomi la bocca con una mano.

Già, Allie. Ti ricordo che state parlando di cose illegali.

《Lo so bene cosa sta succedendo. Non devi preoccuparti.》
《Certo che mi preoccupo! È solo colpa tua!》lo spingo per il petto con le lacrime agli occhi.
Lui mi prende per le spalle e mi mette contro lo sportello di una macchina con violenza.
《Colpa mia?! Sei tu quella che non è rimasta a casa a guardare film romantici. È solo colpa tua se sei in mezzo a questo casino, capito?》dice minaccioso.

Ed ha ragione, è solo colpa mia se sono finita in questo pasticcio. Ma il mio orgoglio non mi permette di rimanere in silenzio.
《Sei tu quello che non doveva colpire Mattew al Brick's!》dico poi.
《Ti stavano portando via!》

Deglutisco, e una lacrima riga la mia guancia.
《Cole ci ha visti quella sera allo stadio. E pensa che noi due siamo fidanzati. Uno della sua banda glielo ha confermato.》mi spiega, abbassando la voce.

Lydia.
Lydia ha detto ad uno della sua banda che ero la ragazza del più forte.
Oh, stupida me.

《Cosa dovrei fare ora?》chiedo guardandolo negli occhi.
Esita prima di rispondere, si allontana da me e si sistema lo zaino in spalla.
《Penserò io a tutto. Non preoccuparti.》dice tornando serio, per poi andarsene.

Sento lo sguardo di tutti gli studenti addosso, ed io non posso far altro che correre via.
Con mio grande piacere noto che in casa non c'è nessuno.

Che posso fare, se non disperarmi?

Passo l'intero pomeriggio a piangere, a singhiozzare e a rimurginare sui miei sbagli.
Mi chiedo, ancora una volta, cosa ci faccia io qui.
È passato soltanto un mese e mi sono già cacciata nei guai.
I miei genitori sono di rientro, quindi decido di chiudermi in bagno e fare una doccia per calmare i nervi.

Ho gli occhi gonfi, il mascara colato sulle guance, i capelli scompigliati e le mani tremolanti.
Più mi guardo più sento le mie iridi azzurre riempirsi di lacrime.
Mi spoglio velocemente e dopo aver tirato su con il naso per l'ennesima volta, dopo essermi lasciata andare un altro singhiozzo, entro nella doccia e mi butto sotto il getto caldo della doccia.
Credo di star diventando pazza.

-

La mattina seguente mi sveglio assonnata, stanca e stressata. Inutile dire che non ho dormito per tutta la notte: ogni volta che provavo a chiudere occhio mi si presentava il viso maligno di quel Cole.
Per non parlare dei brividi di freddo che sentivo ogni volta che pensavo a quanto successo.

Scendo in cucina e mostro uno dei miei migliori finti sorrisi ai miei genitori.
《Tutto bene, tesoro?》mi chiede mia madre, appoggiando una mano sulla mia fronte.
《Oh, sì. Tutto a posto.》dico guardando il bicchiere di aranciata sotto ai miei occhi.
Dopo aver fatto colazione vado a vestirmi, e credetemi se vi dico che ho infilato i primi indumenti che avevo sotto mano.

Nel cortile della scuola la gente mi guarda come se avesse appena visto un zombie... e come biasimarli?
Vado verso il mio armadietto e prendo i libri di inglese, ma sento qualcuno ridacchiare alle mie spalle.

《La sfigata ci prova con il mio ragazzo.》dice Ronnie con la sua voce squillante.
Girandomi, non faccio altro che aumentare le risate delle tre galline che ho di fronte.

Non credo di potercela fare, non stavolta.

《Non sono il tuo ragazzo, Ronnie.》afferma Caleb chiudendo il suo armadietto, per poi allontanarsi.
Ronnie rimane inizialmente spiazzata dalle sue parole, ma si ricompone subito.
《Tu, brutta sgualdrina...》dice Ronnie puntandomi un dito contro. Insieme a lei si avvicinano le sue amiche tinte con uno strano ghigno in faccia.
《Non devi azzardarti a toccare Caleb.》dice una di queste.
《Tesoro, tu non sei alla sua altezza. Cioè, guardati.》dice l'altra.

Tutte e tre cominciano a parlare contemporaneamente, facendo girare la mia testa.
Le loro chiacchiere mi rimbombano la testa e ad un tratto vedo i miei occhi appannarsi.
Buio.

Fare a meno di te - animedifferentiWhere stories live. Discover now