23

23.5K 669 45
                                    

《Non se ne parla. Questa sera metterò qualcosa di decente.》dico incrociando le braccia al petto. I vestiti che ha Lydia sono tutti corti e striminziti.
Ci stiamo preparando per andare alla festa.

Sinceramente non so come abbia fatto a convincere i miei genitori a mandarmi.
Forse perché hai detto loro che la festa finiva entro mezzanotte? Probabile.
È la seconda bugia che profilo loro e comincio a sentirmi in colpa, davvero.

Dopo l'immensa figura di merda fatta davanti ai ragazzi più fighi della scuola, lo strafottente di nome Caleb si è messo a ridere di gusto, trattenendosi la pancia con le mani.
Lo stesso ha fatto Ronnie, coprendosi la bocca con la mano curata. Meglio dimenticare.

Mi avvicino all'armadio di Lydia e scruto i suoi vestiti, prendendo in mano il meno peggio.
È un vestitino nero, gonna corta e ampia e una profonda scollatura sulla schiena. Le maniche sono fatte di un tessuto semi trasparente.
Lo indosso e devo dire che mi piace.
Lydia fa per porgermi un paio di tacchi a spillo, ma questa volta ho deciso che metterò le mie amate Vans.

Rinuncio a quei cosi infernali.
Già è tanto che ci vado a questa stupida festa.

《Sei bellissima.》dice piastrando l'ultima ciocca di capelli, ora liscissimi.
Passo un pò di mascara, metto l'eyeliner e il lucidalabbra. Direi di esser pronta.
《Anche tu non sei male.》affermo facendole fare un giro su se stessa. Saluta Candy intenta ad infornare i biscotti e ce ne andiamo.

《La festa è in spiaggia?》chiedo guardando il paesaggio fuori dal finestrino.
《No, è a casa di Bryan.》risponde lei. Ricordo perfettamente il tragitto verso casa sua.
Una volta arrivate, parcheggiamo la macchina e scendiamo.
La grande casa straborda di gente, c'è chi fuma, chi ride, chi parla e chi vomita. Passiamo nel vialetto che porta verso l'entrata della casa, e subito una forte puzza di alcool e sudore riempe le mie narici. Sto per vomitare.

Lydia si guarda in giro in cerca di qualcuno, io invece la seguo come un cagnolino. Noto Trevor intento a parlare con una ragazza, così mi avvicino a lui.
《Ciao Trev.》Lo saluto. La ragazza davanti a lui mi sorride.
《Ciao Allie, lei è Britney.》dice presentandomela. Le stringo la mano e decido di lasciarli da soli, non voglio disturbare Trevor con la sua nuova conquista.

Quando mi giro, noto con mia grandissima sfortuna che Lydia si è seduta in una cerchia composta precisamente da: Bryan, Liam, Ronnie, Caleb e altre due ragazze che non conosco.
Mi avvicino con passo deciso e mi siedo accanto alla mia amica sotto lo sguardo di tutti. Caleb sbuffa e lo trucido con lo sguardo.
《Perché la ragazzina è qui con noi?》ridacchia Ronnie, seguita dalle altre ragazze.
《Abbiamo la stessa età, cogliona. Non chiamarmi ragazzina.》sputo acida.
Wow, sono veramente... maleducata questa sera. La bionda tinta tira fuori il peggio di me.

Non credo che resisterò molto insieme a questa massa di imbecilli.
Lydia mi da una gomitata sul fianco per farmi stare zitta.

《La biondina ha carattere.》sussurra Bryan, ma capisco lo stesso quello che dice. Liam mi guarda con uno sguardo di scuse.
《Mi hai dato della cogliona?》urla la bionda alzandosi di scatto.
《Vuoi che aggiunga altro?》continuo io, sfidandola.
《E tu... tu non chiamarmi biondina.》dico, questa volta riferendomi a Bryan. Lydia mi prende per le spalle e mi fa allontanare, mollo la sua presa ed esco da quella benedetta casa per conto mio. Sarò sicuramente risultata ridicola ai loro occhi, ma non sono riuscita a trattenermi.
Perché diamine sono venuta a questa festa?
Non sono passati neanche dieci minuti che già mi sto stufando.

Vado sul retro, dove non c'è traccia di vita se non un ragazzo che giace a terra collassato.
Mi appoggio con le spalle al muro guardando la luna ormai alta in cielo e faccio dei lunghi sospiri per calmare la rabbia che sento dentro.
Dopo poco Caleb sbuca fuori dall'angolo, facendomi venire un infarto.
《Di solito non faccio questo effetto alle ragazze.》dice accendendosi una sigaretta.
Lo ignoro completamente continuando a guardare il mare in lontananza, da qui c'è una splendida vista.
《Hai un bel caratterino, eh?》continua.

Caleb Evans che vuole avere una conversazione con me? Roba da matti.

《Solo con chi se lo merita.》dico non degnandolo di uno sguardo.
《E adesso vattene, tu, con il tuo ego smisurato.》affermo fredda, trovando non so dove il coraggio di sputare queste parole.
Caleb serra la mascella e aspira il fumo dalla sigaretta.
《Anche io me lo merito?》ridacchia, riferendosi al mio comportamento.
《Sì perché sei peggio di lei.》questa volta parlo guardandolo in faccia.
Butta il mozzicone a terra e si scaraventa su di me con prepotenza.
《Tu non mi conosci, ragazzina.》sussurra minaccioso al mio orecchio. E io non posso far altro che ammutolirmi sotto la sua grande stazza.

Fare a meno di te - animedifferentiWhere stories live. Discover now