Fare a meno di te - animedifferenti

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Sono a casa e sto svolgendo gli ultimi compiti di fisica. Mia madre mi chiama avvertendomi che la cena è pronta, così mi stacco dai libri e scendo in cucina.

《Allie cara.》dice mio padre, sedendosi a tavola.
Se la conversazione comincia così vuol dire che c'è qualcosa sotto.
《Si stanno avvicinando le vacanze natalizie e io e tuo padre stavamo pensando di stare dai nonni per un pò.》dice la mamma, appoggiando una mano sulla spalla di papà.

Dovrei essere contenta, credo. Ma il problema è che mi sento come se una pietra fosse appena piombata su di me.
Non so se riuscirò a tornare a Manhattan, non ora, non così presto. Potrei non voler più tornare. Rimanere lì, incollarmi alla porta e non tornare più qui a Los Angeles.

So quanto ci tengano i miei genitori e è da tanto che non vedo la mia nonna.
Ma non posso, non credo che ce la farò.
Mi conosco così bene che tornerò dalle mie vecchie amiche, che passerò a visitare la scuola e la mia vecchia casa. Passerò lì di fronte ad attendere che la malinconia mi distrugga, rendendomi più fragile di quanto già lo sia.

Il lato positivo è che questa volta mi hanno avvisata prima.

《Ci devo pensare.》rispondo schietta.

Ripenso a stamattina e a Lydia.
Io che mi chiedevo perché non volesse andare, adesso capisco cosa provava.
Inutile dire che non ho toccato cibo per tutta la sera, immersa nei miei pensieri.
Appena scoccate le nove, vado a farmi una doccia e mi cambio per andare al Brick's.

Le note di "Next to me" degli Imagine Dragons invadono le mie orecchie e mi calmano. Credo che questa sia una di quelle canzoni da ascoltare senza parlare. Lasciarle scorrere, farsi cullare dalle note, che nonostante siano alte, ti danno una strana sensazione nella parte superiore del petto. O almeno questo è quello che provo io quando la sento.

È incredibile come la musica abbia un così strano effetto su una persona. Può dare calma, gioia, brutti ma anche bei pensieri.
È incredibile come un testo riesca a raccontare perfettamente la tua storia, come se quella canzone fosse stata scritta proprio per te.

Entro nel locale e trovo Den intento a servire alcuni tavoli.
《Buonasera Allie.》Mi saluta sbrigativo con un sorriso stampato in faccia.
Ricambio il suo saluto e vado nel ripostiglio per cambiarmi.
《Ci sono delle ordinazioni da prendere al tavolo due.》dice mentre prepara un caffè.

Sono felice di annunciarvi che la sottoscritta ha ufficialmente imparato a preparare dei frappè stratosferici.
Prendo le ordinazioni al tavolo due e aiuto Den con le ordinazioni e il resto.
Dopo aver preparato dei pancakes, porto l'ordinazione al tavolo e mi giro per servire un altro tavolo, ma i miei occhi incontrano una chioma nera.

Il cuore comincia a martellarmi nel petto e sento gli occhi pizzicare alla vista di Caleb con Ronnie seduta sulle sue gambe. Sono entrambi molto divertiti, accanto a loro ci sono Liam e Bryan.
Quando il moro mi nota in mezzo al locale, immobile a fissare quella scena ripugnante, il sorriso gli scompare dalle labbra.
Ed io mi sento immediatamente un'idiota, un'illusa. Mi sento proprio come non volevo sentirmi: l'ennesimo trofeo.
Sono stupida perché ho pensato che i comportamenti di Caleb degli ultimi tre giorni in cui siamo stati insieme fossero qualcosa di serio.
Sono caduta tra le sue braccia, l'ho lasciato baciarmi e sfiorarmi. E la cosa che mi fa più rabbia è il fatto che mi piaceva, volevo il suo tocco.

Sono una stupida perché mi sono confidata con lui, come lui lo ha fatto con me.

Cosa pensavi, Allie? Che il fatto che lui ti abbia raccontato un pò del suo passato ti desse qualcosa in più rispetto alle altre ragazze?

Stupida Allie, stupida.

Mi pento di non aver dato ragione a Trevor. Lui era così gentile con me, mi ha avvertita, mi ha messa in guardia, così come ha fatto Lydia.
Ma io, testarda come sono, non ho dato loro ascolto solo per aver pensato che anche in un tipo come Caleb c'è qualcosa di buono. Perché credevo che anche lui avesse bisogno di qualcuno al suo fianco.