44

25K 594 35
                                    

Caleb's Pov

Chiamo Trevor, che sembra intenzionato a rimanere impalato davanti a quel telefono.
Si sta facendo un selfie? Perché si muove in modo così strano?
Lo chiamo nuovamente, ma niente.

Mi sta facendo innervosire.

《Trevor, ma porca puttana. Hai fatto?》urlo ad un palmo dal suo orecchio. Finalmente sembra svegliarsi e mi allontano, ancora incredulo dalla stupidità di questo ragazzo.
Lo sento mormorare qualcosa al microfono del cellullare, quindi intuisco che sia stato in chiamata con qualcuno.

Sicuramente la rossa di ieri sera che si è portato a letto.

Cerco di non pensare alla scena raccapricciante di loro due insieme e salgo in macchina.
Bryan, Ronnie e Liam sono pronti già da un bel pezzo, Trevor si siede di fianco a me.
《Si sta bene senza la rompipalle.》dice Ronnie, guardandosi le unghie.
《Senti chi parla...》sospira Trevor.

Stanno parlando di Allie.

《Mi stai davvero mettendo a confronto con quella sguattera?》
《Di sicuro è molto più gentile ed educata di te.》ribatte Trevor guardandola con gli occhi a due fessure.
《Finitela.》affermo con tono deciso.
Non posso sentir parlare di lei.
Metto in moto e partiamo verso lo stadio.
Stasera ho una corsa e devo concentrarmi sulla gara, non su Allie. Le allucinazioni che ho avuto in casa mia sono bastate.

Non ho detto a nessuno di quanto è successo.
Non ho detto a nessuno di quello che c'è stato tra di noi.
Ma lasciamo perdere questo argomento.

Questa sera dovrò correre perché Cole non ha ancora accettato il fatto di esser stato stracciato. Io invece ho bisogno di una rivincita dopo l'ultima partita contro i Black Eagles.
Mi ero ripromesso di allontanarmi un pò da tutta questa merda, ma non posso. Non posso farlo.

-

La puzza di benzina, di olio, la luce artificiale, la polvere.
Questo è lo stadio delle corse clandestine.
Odio questo posto, ma è l'unico sfogo che ho.
È l'unico modo che ho per guadagnare dei soldi, perché preferisco questi a quelli di mio padre.

Io e i ragazzi passiamo tutta la giornata a sistemare la macchina, a controllarla, a fare delle prove.
Tutto sembra al posto giusto.
In poco tempo si fanno le undici, ed è per me il momento di entrare in pista.
I ragazzi mi guardano ancora sporchi di olio, sono stanchi morti, mentre Ronnie sta seduta in disparte a giocare con il telefono.
Mi lasciano tutti una pacca sulla spalla e salgo in macchina, la saracinesca si apre e lentamente esco dal garage.

I riflettori puntati su di me danno fastidio ai miei occhi, non vedo niente, e devo coprirmi con la mano se non voglio rimanere cieco.
Sento che tutti gli occhi sono puntati su di me.
Anzi, è così. È proprio così, come tutte le altre volte.
Mi posiziono al mio posto e aspetto che entri quel coglione di Cole.

Le mie dita stringono con forza il volante, sento la tensione salire, le tempie pulsare, il cuore battere velocemente.
Una scarica di adrenalina percorre il mio corpo, arriva fino ai piedi e do un pò di gas per far sentire il rombo della mia macchina.
Gli altoparlanti cominciano a parlare ma per me, come sempre, sono solo un vociferare.
Un vociferare insieme al resto delle persone sugli spalti.
Sento solo il conto alla rovescia e il fatidico "Via!"

Do gas e comincio a correre, facendo giri circolari intorno alla pista. Ci siamo solo io e lui, io e la macchina, io e la terra.
La mia presa è salda e ferrea sul volante e sto cercando in tutti i modi di non fare errori.
《Lo sai che la troverò!》urla abbassando il finestrino.

Ma cosa cazzo sta facendo? Questo va contro le regole del gioco.
Non può parlarmi, non può stuzzicarmi. È vietato.
Perché sembra che nessuno se ne stia accorgendo?
Anche questa volta è tutto frutto della mia immaginazione?

Fare a meno di te - animedifferentiWhere stories live. Discover now