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Caleb si ferma, e sfortunatamente non vedo niente se non il pavimento.

Mi scaraventa dentro la sua macchina e chiude lo sportello. Ma sono questi i modi di comportarsi con una ragazza?
《Ti porto a casa.》afferma mettendo in moto.
《Non ce n'è bisogno, mi porta Lydia.》dico guardandolo storto.
《Ti porto io a casa.》mi guarda negli occhi mentre pronuncia lentamente quelle parole.
Lascio perdere e decido di accontentarlo, sono sicura che insisterà e non sono proprio in vena di litigi.

《Non farti abbindolare dalle parole di Bryan, ti userà e basta.》dice nel bel mezzo del tragitto.
Cosa gli importa di chi frequento?
《Parli te...》dico tra me e me, lasciandomi scappare una risatina.
Mi lancia un'occhiataccia e torna a guardare la strada, forse mi ha sentita.
Ops.

《Sai solo cacciarti nei guai. Ti stava mettendo le mani sotto al vestito.》dice brusco, facendo riferimento anche all'episodio del Brick's.
《I-io faccio quello che voglio! Non sei nessuno per dirmi con chi devo stare e con chi no.》dico puntandogli un dito contro.
《Ti ho solo avvertita.》dice non degnandomi di uno sguardo.
Mi ammutolisco e torno a guardare fuori dal finestrino. Questo ragazzo è un caso perso.

In lontananza vedo un'insegna familiare, siamo al Brick's.
《Perché siamo qui?》chiedo girandomi verso di lui.
È già uscito dalla macchina.
《Ho voglia di un frappè.》dice avviandosi verso l'entrata. Sgancio velocemente la cintura e lo seguo, non ho intenzione di rimanere qui da sola in questo parcheggio desolato.

Lo sento ridacchiare.
《Che cazzo ti ridi?》chiedo, non essendo per niente divertita.
《Vuoi essere forte ma te la fai sotto dalla paura.》dice non voltandosi.
Mi fermo con la bocca aperta, voglio dire qualcosa, ma dalle mie labbra non esce nessun suono.
《Allora, entri?》dice tenendomi la porta.
Ritorno in me e lo supero non guardandolo in faccia.
Ogni gesto, ogni parola di questo ragazzo mi fa innervosire.

Con mio grande dispiacere noto che dietro il bancone non c'è Brick. Solo lui poteva salvarmi da signor Tenebra.
《Un frappè al cioccolato, Den.》dice Caleb al barista.
《Anche per me.》dico subito dopo.

Che c'è? Mi è venuta una strana voglia di cioccolato, okay?

《Attenta ai grassi, cominci a pesare mia cara Alexandra.》dice avviandosi verso un tavolo.
《Mi chiamo Allison!》urlo mentre lo seguo.
Si girano tutti verso di me, ed io per l'imbarazzo mi nascondo dietro i lunghi capelli biondi.
Appena mi siedo, prendo la mia testa tra le mani.

Perché sono qui?

《Mi fai esasperare.》dice armeggiando con il telefono.
《Io? Io ti faccio esasperare? Forse è il contrario.》dico sbalordita.
Non posso credere che lo abbia detto davvero.
Il ragazzo, che a quanto pare si chiama Den, ci porta le nostre ordinazioni e Caleb lo ringrazia con un sorriso. Sembra quasi una persona normale.

Comincio a bere il mio frappè sotto lo sguardo attento del ragazzo che ho di fronte.
《Sei la prima ragazza con cui bevo un frappè. Sono tutte attente alla propria linea.》Mi dice cominciando a sorseggiare il suo.
Faccio spallucce mentre gioco con la ciliegina che ci hanno portato.
《Dovrei sentirmi onorata?》
《Sì.》dice facendo formare un sorriso sghembo sulle labbra.

Alzo gli occhi al cielo e continuo a guardare il fondo, ormai vuoto, del mio bicchiere.
《Da dove vieni?》mi chiede, guardandomi con occhi curiosi.

È davvero interessato alla mia vita privata? Mi sembra quasi un miracolo.

Ridacchio per i miei pensieri, e una volta essermi ripresa gli rispondo.
《Manhattan.》dico, e questa volta non sento nessuna emozione a pronunciare quel nome.
《Ti piace il posto?》continua.
《Diciamo che devo ancora ambientarmi...》sospiro mentre abbasso lo sguardo.
Sento gli occhi di Caleb bruciarmi addosso, e io cerco in tutti i modi di nascondere il mio viso tra i capelli.
《E tu, sei nato qui?》sposto l'attenzione su di lui.
《Sì.》
《Okay.》dico sospirando.

Fare a meno di te - animedifferentiWhere stories live. Discover now