Fare a meno di te - animedifferenti

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《Dai, Allie...》
《Stavo scherzando.》strappa via la mia mano e finalmente appoggia la sua sulla mia guancia.
Lo guardo incerta con le braccia incrociate al petto, assumendo uno sguardo assassino.
Fa l'ultimo tiro della sua sigaretta e poi la butta.

《Scusa se me ne sono andato senza salutare l'altra sera.》
《Non preoccuparti.》dico fredda.
Alza gli occhi al cielo e mi afferra la mano, portandomi verso la parte posteriore della scuola.
Mi ferma con le spalle al muro reggendosi sulle braccia e squadra ogni centimetro del mio viso mentre si lecca le labbra.
《Non volevo offenderti.》sussurra al mio orecchio.

Ed io mi sciolgo sotto la sua voce roca e sicura.

Preme le labbra contro le mie e mi bacia, le mie mani si posizionano sul suo petto mentre lui rimane con le mani al muro, come se avesse paura che io possa scappare da un momento all'altro.
E non mi sembra vero che Caleb Evans mi sta baciando di nascosto.
E se fosse cambiato qualcosa in lui?
E se davvero fosse un'altra persona nei miei confronti?

I miei pensieri vengono interrotti dalla suoneria del suo cellullare.
Si stacca dopo un gemito di disapprovazione e afferra il telefono dalla tasca posteriore dei jeans.
Io mi sento tremendamente in imbarazzo, con le guance arrossate e il respiro ancora affannoso a causa del suo bacio, a causa di lui.

《È Ronnie.》dice leggendo il nome sul telefono.

E il mio cuore cessa di battere per un secondo.
Cerco di assumere una faccia disinvolta ma dall'esterno non so quanto mi possa sembrare indifferente la situazione.
《Che c'è?》chiede brusco Caleb, rispondendo alla chiamata.
Dall'altro capo del telefono si sente solo una voce squillante - ancora più squillante a causa della chiamata - parlare.

Non voglio ascoltare ciò che gli sta dicendo perché non voglio essere maleducata, non dovrei ascoltare ciò che ha da dirgli.
Ma diamine se sono curiosa.

Caleb sbuffa ad ogni affermazione di Ronnie e risponde ad intermittenza con "Mhmh" e "Sì".
Una volta finita la chiamata ripone il suo telefono nella tasca e si passa una mano tra i capelli.
《Devo andare.》dice guardandomi.
《Ci vediamo più tardi, Melody.》fa per andare via ma poi si ferma, sembra pensarci su. Si gira, torna indietro e mi stampa un bacio sulle labbra.
Dopo avermi fatto l'occhiolino scompare dalla mia
vista, lasciandomi da sola con una marea di pensieri e il cuore sciolto tra le mani.

Il fatto che Ronnie abbia interrotto il nostro momento non mi hai poi dato così tanto fastidio, ma sono curiosa di sapere cosa aveva da dirgli.

Ho paura di essere fottuta.
Ho paura di essere caduta in quel tunnel chiamato amore.
Dove non sai mai dove e quando è la fine.

Mentre cammini, nel buio più totale, sei convinta che l'amore che provi per una persona non ha fine, è eterno.
Se non vedi la fine, se continui a camminare nel buio, vuol dire che davvero quell'amore è destinato a durare per sempre.
Ma quando vedi la fine troppo presto, vuol dire che quello che pensavi era - purtroppo - falso.
E ho paura che Caleb spezzi il mio cuore, lo frantumi, portandomi così in basso che sarà quasi impossibile risalire.
Ho paura che con me si comporti come si comporta con tutte le altre ragazze, solo uno stupido gioco.

Ma credo comunque che ormai sia troppo tardi.
Perché io, Allison Clark, credo di essermi innamorata di te, Caleb.
Ne sono quasi certa.
E pensare che all'inizio non mi stavi poi così tanto simpatico, pensare che mi ero ripromessa di non cadere ai tuoi piedi e invece... invece eccomi qua.

《Allie, cosa ci fai qui?》mi chiede Lydia incuriosita.
《Niente, stavo facendo una chiamata.》mento sistemandomi lo zaino sulla spalla.
《Muoviti, la campanella è suonata.》mi afferra per il braccio e ci dirigiamo verso l'entrata.
《Non dirmi che abbiamo chimica insieme...》dico alzando gli occhi al cielo.
《Proprio così! Dovrai sopportarmi per un bel pò.》dice saltellando.
Ci dirigiamo verso la classe di chimica ma, come sempre, i miei pensieri vengono occupati dai suoi occhi scuri, così profondi, così tetri, così pieni di dolore.