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Insieme usciamo dal locale ed io mi incammino verso casa senza neanche salutarlo.
《Dove vai? Ho detto che ti accompagno io.》dice da lontano.
Ma ormai ho infilato le cuffiette e la sua voce è solo un suono lontano.
Sento la sua presa ferrea sul mio polso, mi fa girare verso di lui con violenza e mi toglie una cuffietta.
《Andiamo.》
《Caleb, non ci vengo con te!》urlo.
《Non puoi decidere al posto mio.》aggiungo.
《Allie, ti ho già detto che a quest'ora gira brutta gente. Non ti è bastato quanto accaduto con Mattew?》

Ed ha ragione, ha fottutamente ragione. Ma sono troppo orgogliosa per dargli ragione, per dargliela vinta anche stavolta.
《E da quando ti preoccupi per me?》tiro via il mio polso dalla sua presa mentre lo guardo negli occhi.
《Perché non voglio averti sulla coscienza, cazzo.》dice frustrato, passandosi una mano tra i capelli.
Faccio una risata nervosa e torno a guardarlo.
《Va bene, verrò con te. Ma solo perché almeno ti levi dai piedi.》
Mi incammino verso la macchina con lui ancora dietro, aspetto che la apra prima di entrare.
Mette in moto ed esce dal parcheggio del locale.

Il tragitto prosegue in un silenzio tombale, ed averlo vicino non aiuta molto.
Devo smorzare quest'aria forzata.
《Perché insisti così tanto a portarmi a casa? Ora i miei genitori pensano che stiamo insieme.》dico incrociando le braccia al petto.
Okay, forse la seconda parte non l'avrei dovuta dire.
Dopo una sua risata risponde.
《Te l'ho già detto, biondina. Non voglio averti sulla coscienza e non ci sarò sempre io a salvarti dalle grinfie dei cattivi.》dice assumendo una strana vocina.
Lo guardo storto mentre continua a guidare.
《Non ho bisogno ne di te ne di nessuno. So benissimo cavarmela da sola.》dico passando una mano sulle braccia.
Dopo tutta la pioggia che è caduta l'aria è diventata più fredda. E io sono uscita senza un giacchetto.
I finestrini aperti non aiutano molto.

《Hai freddo?》chiede, guardandomi per un secondo.
《No.》
《Prendi la felpa nera nei sedili posteriori.》afferma, come se mi stesse leggendo nella mente.
《Non ho freddo.》ripeto brusca.
《Prendila.》ribatte con il mio stesso tono.
Mi piego verso i sedili posteriori e afferro la sua felpa, che sa di lui.
Non la indosso, la appoggio a me come se fosse una coperta.

《Puoi infilarla.》ridacchia.
Pensa che non sappia come si fa?
《Non indosso qualcosa che può aver toccato la pelle di Ronnie.》dico schifata.
《Nessuno mette le mie felpe. Non lo lascio fare a nessuna ragazza. Quindi indossala e basta.》afferma serio.
Faccio ciò che mi dice, perché sinceramente non mi interessa chi l'ha indossata e cosa pensa di me.

Ho freddo, mi ha dato una felpa, la infilo.
È inutile farsi tante paranoie.

《Sei buffa.》ride guardandomi.
《Ha ha ha.》rispondo sarcastica.
La sua felpa mi sta enorme. Scompaio letteralmente.
Nel frattempo siamo arrivati a casa. Scende dalla macchina insieme a me e si appoggia a quest'ultima, come lo scorso sabato.
《Beh, allora... grazie del passaggio.》dico, sfilando la felpa.
《Puoi tenerla, me la porterai un altro giorno.》dice facendo spallucce.
La lascio cadere nuovamente sui fianchi - o meglio, lungo le cosce - e lo guardo.

Lo guardo e mi chiedo "Cosa farà ora? Dove andrà? Sta davvero scappando da qualcuno?"
Quindi senza pensarci due volte, anzi, senza pensarci direttamente, gli chiedo
《Vuoi entrare?》

Perfetto, Allie.

Mi sto schiaffeggiando mentalmente per la proposta appena fatta.
Cinque minuti fa non stavamo litigando?
C'è da dire che questo ragazzo mi fa perdere la ragione.
《Domanda allettante, biondina.》dice guardandomi malizioso.
《Va bene, farò finta di sopportarti.》Si avvicina a me con le mani nelle tasche mentre mi guarda dall'alto.
Ancora titubante e incredula del fatto che abbia accettato, distolgo lo sguardo dal suo e apro la porta di casa.

Fare a meno di te - animedifferentiUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum