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《Allontanati da me, subito.》affermo con voce tremolante.
《Mhmh...》inclina leggermente il viso mentre si inumidisce le labbra.
《Caleb, non sto giocando.》dico, cercando di allontanarlo appoggiando le braccia sul suo petto marmoreo. Ma niente, non si sposta di un centimetro.
Neanche io sto giocando.》sussurra al mio orecchio.

Si avvicina così tanto al mio viso che posso giurare che le nostre labbra si siano toccate.

《Caleb? Tesoro, dove sei?》cinguetta Ronnie sbucando fuori dall'angolo. Caleb si stacca da me, facendomi tornare a respirare. Sono ancora incollata al muro, con il fiatone e il cuore a mille nel petto. È la seconda volta. La seconda volta che succede.

Il ragazzo se ne va come se non fosse successo niente, passando le mani sulle tasche.
《Te la spassi con la sfigata?》dice Ronnie sotto il braccio di Caleb.
Decido di non darle corda e di far finta di non aver ascoltato le sue parole.
Lydia esce dalla finestra al mio fianco.
《Finalmente ti ho trovata! Ma dove ti eri cacciata?》mi chiede appoggiando le mani sulle mie spalle.
《Sono venuta a prendere una boccata d'aria, tutto okay.》dico mostrandole un sorriso tirato.
Le spiego che voglio rimanere un altro pò da sola e se ne va senza fare obiezioni.

Mentre guardo una piccola fogliolina farsi trasportare dal vento, ripenso al comportamento di Caleb. Mi da tremendamente fastidio il fatto che lui mi faccia questo effetto. Ma sono più che sicura che questa è solo attrazione. Attrazione fisica.

Sento ancora il suo profumo tra i miei capelli, i suoi occhi scuri puntati nei miei e le sue labbra piene sussurrarmi quelle parole.

Rientro in casa in cerca di Lydia ma non la trovo da nessuna parte. Vado a cercare al piano superiore, ma sinceramente ho paura ad aprire le porte. Chissà quale scena raccapricciante mi si piazzerà davanti.

Giro a destra per controllare il bagno ma vado addosso a qualcosa. O meglio, qualcuno.
Quando alzo lo sguardo incontro nuovamente i suoi occhi, per la terza volta in questa serata. Si sta sistemando la cerniera dei pantaloni e solo Dio sa cosa ha fatto.
Con la mia caduta la gonna si è alzata leggermente sulle gambe, e colgo Caleb fissarle con insistenza.

《Sei sempre in mezzo tu, eh?》dico imbarazzata, sistemando il vestito. Mi giro sapendo già che Lydia non è qua, mi toccherà cercare da un'altra parte. Ma Caleb mi afferra il polso, facendomi voltare verso di lui. La sua presa è ferrea.
《Ti ho detto che non devi parlarmi così..》dice minaccioso.
《Senti, io dico quello che voglio a chi mi pare con il tono che preferisco. Smettila di essere sempre tra i piedi, smettila di prendermi il polso e finiscila con tutte queste confidenze. Vuoi un altro schiaffo? Perché la mano destra è già bella calda.》dico strattonando via il mio polso.

Mi danno fastidio questi suoi gesti, non è nessuno per prendersi gioco di me in questo modo. Il mio petto si alza e si abbassa lentamente, in attesa di una sua risposta. Ma in cuor mio, so già che non ha nient'altro da dirmi.

Mi giro e scendo al piano di sotto.
È inutile cercare Lydia, si sarà persa.
Prendo un bicchiere a caso tra quelli sul tavolo e mando giù il liquido con estrema velocità.
Mi butto in pista e comincio a ballare, fregandomene della gente che mi circonda perché tanto non mi conosce nessuno.
《Eccoci di nuovo qui.》sussurra Bryan al mio orecchio. Sbuffo ma lo lascio fare.
Mi giro verso di lui e gli sorrido.
《Già.》
Cominciamo a ballare insieme e non so per quale strano motivo mi ritrovo con le braccia intorno al suo collo.

Sarà l'alcool.

Bryan affonda la testa nell'incavo del collo, lasciando dei piccoli umidi baci che non mi trasmettono niente. Le sue mani sono ben salde sui miei fianchi e solo quando le sento muoversi sotto il vestito ritorno in me. Cosa cavolo sto facendo?
《Stai tranquilla, Allie. Non ti faccio mica del male.》continua.
È ubriaco, ubriaco marcio.
《No, Bryan. Fermo.》ridacchio cercando di allontanarlo. Lui di rimando avvicina il suo viso al mio, vuole baciarmi.
Io indietreggio prontamente.
Eh no, caro.

Tutto d'un tratto mi trovo a testa in giù, con i capelli penzolanti e la vista di un bel culetto sodo.
Solo quando riconosco l'abbigliamento del ragazzo comincio a dimenarmi.
《Caleb! Mettimi immediatamente giù!》dico cercando di abbassare la gonna con le mani.
《Se la smetti di dimenarti forse eviterai di mostrarmi il tuo intimo. Non che mi dispiaccia, eh.》ridacchia tenendomi ferma per una coscia.

Il mio viso si tinge di rosso per l'imbarazzo e di colpo mi fermo.
Dove mi sta portando?

Fare a meno di te - animedifferentiWhere stories live. Discover now