Fare a meno di te - animedifferenti

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Allie's Pov

Ho pensato di essere in un film, con Caleb. Ho vissuto quelle cose sdolcinate che solo nei film si possono vedere, il mio "per sempre felici e contenti", il mio principe azzurro.
Ho detto che le sue braccia sono la mia casa, e continuo a pensarlo nonostante mi abbia spezzato il cuore svariate volte.
Darei la vita per lui, nonostante non faccia altro che farmi star male.

Una povera ragazza come me, si merita davvero di trovarsi in una situazione del genere?
Ho davvero bisogno di morire ora, a causa di un ragazzo?
Cosa ho fatto di male per ritrovarmi qui, con una pistola puntata contro, con un proiettile che sta per perforarmi il cuore?
Lo stesso cuore con cui ho amato, con cui ho pianto, con cui ho sofferto, con cui ho riso.

Ha ragione Ronnie, nessuno riuscirà a salvarmi ora.

Sento lo sparo della pistola rimbombarmi nelle orecchie.

Boom.

Apro gli occhi, non sento nessun dolore.
Sento un urlo, una voce, simile a quella di Caleb.
Un "No!", l'urlo più forte che abbia mai sentito, così forte che sento ancora il suo eco nelle orecchie.

Che fossi in paradiso? Che la mia anima fosse appena uscita dal mio corpo?
No, no, non voglio vedere uno spettacolo del genere...

E invece vedo le mie mani, alzo lo sguardo e noto che ora Ronnie punta la pistola contro di lui.
Proprio contro Caleb.
Ha irrotto in casa di Ronnie, sfondando la porta, e il suo urlo l'ha fatta distrarre, lasciando un buco nel muro alle mie spalle.

Un buco che sarebbe dovuto stare sul mio corpo.

《Ronnie, cosa cazzo stai facendo?》dice, calmo, alzando lentamente le mani in alto.
《Caleb, arrivi nel momento giusto. Stavo dando una lezione alla tua amichetta.》Ronnie punta nuovamente la pistola contro di me mentre mi guarda con un sorriso inquietante sul viso.
《Non risolverai niente se la uccidi.》dice Caleb, avvicinandosi a lei di soppiatto.
《Oh, e invece risolverei un sacco di problemi.》dice, sistemando meglio la pistola sulle mani e mettendo una gamba davanti all'altra, puntandomi.
Incomincio a piangere, a tremare, presa da un'attacco d'ansia.

《Smettila di frignare!》mi ordina la ragazza che ho di fronte.
Ma le sue parole fanno sì che io pianga ancora di più, forse dettata dalla paura.
Anzi, sicuramente dettata dalla paura.
《Uccidimi, Veronica. Metti fine a questa tortura, per favore.》piagnucolo, supplicandole davvero di fare presto.

Cosa posso fare? Rischiare che uccida Caleb?
E come già detto prima, darei la mia vita per lui.
Non posso permetterlo.

Caleb si porta un dito alla bocca, cercando di non farsi vedere da Ronnie, dicendomi di stare zitta, di non peggiorare la situazione.
Io lo guardo con gli occhi colmi di lacrime, mentre faccio "no" con la testa.
《Vedi, Cal. Ha capito a chi appartieni.》cinguetta lei.
《Spara me, Ronnie. Spara me, ma non a lei.》dice.
《No!》urlo io.
《Stai zitta!》urla a sua volta Ronnie, sparando un altro colpo verso il muro. E io grido, continuando a piangere, continuando a supplicare Caleb di non farlo.
《Tu stai dando la vita per lei? Ma no, tesoro caro. È ora che lei ripaghi il male che mi ha fatto.》si gira verso di me e carica la pistola, mirandomi.

Sorrido debolmente a Caleb, che mi guarda con gli occhi colmi di terrore.
《Ti amo, Caleb. Ti amo.》riesco semplicemente a dire, prima che Ronnie provi a spararmi.
Quando vedo che il dito di Ronnie si muove sul grilletto, capisco che è veramente fatta.

Chiudo gli occhi, cerco di rannicchiarmi per quel che posso mentre Ronnie sta per porre fine alla mia vita.

Ma sento solo un gran tonfo.
Riapro gli occhi: Caleb è sopra a Ronnie mentre la pistola scivola via, lontana da loro.
《No! No!》urla Ronnie, dimenandosi sotto il corpo di Caleb.
《Lasciami andare, brutto stronzo.》sbraita impazzita, cercando di colpirlo.
Io ricomincio a piangere, mentre il mio corpo trema a causa della paura.
E come in un film, vedo entrare a rallentatore la polizia, vedo le luci blu nel parcheggio, sento le sirene. I poliziotti aiutano Caleb a tenerla ferma, per poi bloccarle i polsi.