Capitolo 74 Il Doppio Volto Di Yami

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Riaccompagnai il bambino da sua madre che lo abbracciò a sua volta, poi decisi di ritornare un po' fuori a meditare per decidere la mia prossima mossa.
Mi sedetti a gambe incrociate vicino ad un albero di nespole del Giappone (o comunque una specie simile) e chiusi gli occhi cercando di concentrarmi sulla mia respirazione.

"Dunque mi trovo nel paese del suono...gli altri non possono conoscere la mia posizione, o almeno così mi auguro...
Da qui se procedo ancora più a nord potrei trovare un'imbarcazione con cui attraversare il mare e giungere nel Paese della Neve...in questo modo potrei far sparire le mie tracce senza troppe difficoltà. Mhhhh si potrebbe essere un idea, domani di buon mattino mi metterò in viaggio...più rimango e più rischio di mettere in pericolo le vite di Touka e Kazuma..."

Improvvisamente mi ritrovai seduto su una sedia in uno spazio lunare che conoscevo bene.

"Selene? Selene sei qui intorno?", chiesi guardandomi in giro finché quando girai la testa per l'ennesima volta non me la ritrovai all'improvviso davanti agli occhi.

"Ah! Oddio non dovresti comparire davanti agli altri così! Volevi farmi venire un attacco di cuore? Anche se date le circostanze forse non sarebbe stato così male...", dissi tenendomi il petto per rallentare il battito.

"Ti prego di perdonarmi", disse lei in tono gentile, "non era mia intenzione spaventarti. E mi scuso anche per non essermi fatta sentire da diverso tempo. Da quel che vedo...non sei messo troppo bene."

"Sfortunatamente...per la mia debolezza ho ceduto alla rabbia e all'odio ed ho liberato Rebel dalla sua prigione in cambio di potere", dissi con la testa bassa.

"Hai paura di quello che potrebbe fare alla tua anima..?", chiese lei accarezzandomi una guancia per consolarmi.

"Vuoi la verità? Si...ho paura...ho tanta paura di morire, ho paura che la mia anima venga divorata da quel mostro... Ma ho ancora più paura temendo ciò che Rebel potrebbe fare ai miei amici e alle persone che amo se dovesse rimangiarsi la sua promessa. Non so più che cosa fare Selene", dissi iniziando a piangere incontrollato coprendomi il viso per nascondere la mia paura  e la mia vergogna.

Ma ad un tratto sentì due esili braccia che mi avvolsero e che mi strinsero forte per cullarmi, ma non sembrava il tipo di affetto che si riceveva da un amico o da un amante, sembrava molto più simile all'abbraccio di conforto di una madre.
Era Selene che quando aprì gli occhi aveva un aria triste e mortificata, ma non capivo il perché e le sue successive parole mi lasciarono ancora più confuso.

"Mi dispiace così tanto bambino...non avrei mai voluto che accadesse tutto questo...in un certo senso anche io sono nella tua situazione una parte di me non vuole questo e un'altra parte di me invece lo brama...", mi disse accarezzandomi i capelli.

"Io...io non riesco a capire cosa stai cercando di dirmi...", le risposi confuso.

"Voglio solo chiederti...ti penti di qualcosa che hai fatto o della vita che hai vissuto fino ad ora?", mi chiese tenendomi teneramente il viso tra le mani.

E dopo aver fatto un respiro profondo raccolsi il mio coraggio e le risposi:"Non mi pento di aver aiutato l'Alba, di aver aiutato Fuu, Yuki, Aisu, Kurotsuchi o di tutti gli altri...mi pento per aver ceduto alla mia debolezza e alle mie paure e mi pento di averti delusa...tu mi hai dato questa nuova opportunità di vita in questo mondo...ed io ho rovinato tutto...potrai mai perdonarmi Selene...?"

Incredibilmente anche lei aveva le lacrime agli occhi e mi diede un altro abbraccio materno: "Bambino mio non potrei mai essere delusa da te...hai seguito il tuo cuore e hai sempre agito preoccupandoti di chi avevi intorno e di era sempre stato isolato, tradito o incompreso da tutti. Sai...voglio rivelarti un ultima cosa prima di salutarci e voglio darti anche un consiglio."

NARUTO SHIPPUDEN: AKATSUKI REVIVALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora