Capitolo 68 Perdita

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All'esterno della fortezza Deidara stava iniziando ad accusare un po' la fatica; infatti, dopo alcuni minuti da quando aveva iniziato l'attacco, cominciarono a sciamare intere schiere di quei mostri volanti che gli si scagliavano addosso cercando di ghermirlo.

"Dannati bastardi! Uhm! Levatevi di mezzo!", ringhiò Deidara sguainando la spada ricoperta di olio infuocato.

Alcune di quelle creature di erano infatti molto furbe ed invece di aggredire direttamente il ninja dell'Alba, pensarono bene di distruggere il drago d'argilla sia per fermare Deidara, sia per far sì che nessuno di noi potesse più fuggire dalla base nemica.
Deidara ne allontanò un paio ma una terza più grande, che sembrava un alto umanoide con solo i muscoli senza la pelle e con grandi ali da libellula sulla schiena, lanciò una artigliata laterale al dinamitardo; il biondo fece un balzo indietro per schivare ma l'attacco aveva tagliato una parte dei lunghi capelli del biondo e fu in quel momento che Deidara vide rosso per la rabbia: "Tu...! Tu! Tu figlio di puttana! Uhm! Nessuno, a parte Fuu e il mio barbiere, può toccarmi i capelli! Uhm!"

L'ex ninja della Roccia lanciò da una delle bocche sulle mani un grande centopiedi d'argilla che si avvolse intorno al gigante nero.

"Vai a farti fottere! Uhm! KATSU!", urlò Deidara prima di far esplodere il centopiedi e la creatura lanciando dappertutto pezzi di carne e melma nera, poi urlò anche alle altre creature: "FATEVI AVANTI DANNATI STRONZI HO COSÌ TANTA ARGILLA ESPLOSIVA CHE POTREI RADERE AL SUOLO MEZZO PAESE DEL FUOCO!"

Nel frattempo Fuu, Kurotsuchi e Naruto continuarono a procedere lungo i corridoi della fortezza e si fermarono solo quando Naruto ricevette le informazioni dai cloni eliminati.

"Dannazione..", imprecò il biondo.

"Cosa è successo?", chiese Kurotsuchi.

Naruto spiegò ciò che i cloni avevano scoperto sui prigionieri.

"È orribile! Li hanno praticamente macellati senza battere ciglio!", esclamò Fuu inorridita.

"Almeno sembra che ne Yami o la tua amica non siano bloccati nel livello di detenzione. Credimi ragazzo so che che avresti voluto salvare tutti i prigionieri...e ti prometto che una volta che i nostri amici saranno in salvo, farò tutto il possibile per assicurarmi che il villaggio della Roccia continui a collaborare con Konoha per assicurare quelli della Demonic Alliance alla giustizia e salvare tutti quelli catturati", disse Kurotsuchi in tono confortante appoggiando una mano sulla spalla di Naruto.

La stessa Kurotsuchi avrebbe riso della attuale situazione se le circostanze fossero state diverse, i ninja della Roccia che collaborano con quelli della foglia. Certo era vero che la guerra tra loro era finita ma le vecchie ferite politiche e sociali erano ben lungi dall'essere rimarginate; il vero motivo che ha spinto Kurotsuchi a convincere lo Tsukikage a intervenire, oltre che per fermare la Demonic e dare segretamente manforte a quelli dell'Alba, era perché Yami le aveva fatto capire che grazie al lavoro di squadra e mettendo da parte le differenze tra i vari villaggi, sarebbe stato possibile superare qualsiasi ostacolo e ciò avrebbe permesso il ritorno ad un periodo di pace. Già... tutto questo dopo aver visto come Yami aveva reso ancora più affiatati i membri dell'Organizzazione Alba, ninja che apparentemente non avevano nulla in comune in quanto a nazionalità o ideologia, ma che messi insieme potevano generare una forza da non sottovalutare.

Naruto sospirò ma annuì essendo d'accordo con le parole di Kurotsuchi, dopodiché continuarono a sfrecciare lungo i corridoi finché girando l'angolo non si trovarono difronte 3 creature nere: un uomo-lucertola, un gigante e un uomo-aquila (tutti rigorosamente deformi e orrendi).

"Ci penso io! Rasengan!", urlò Naruto lanciandosi contro di loro con un Rasengan attivo nella mano destra pronto a sfogare la sua rabbia e frustrazione su di loro.

NARUTO SHIPPUDEN: AKATSUKI REVIVALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora