Capitolo 14 Inizia La Storia

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L'incontro con Tobi o meglio Obito, mi lasciò una grande soddisfazione, ero stato in grado non solo di parlare alla pari con uno dei ninja più potenti e carismatici del mondo di Naruto ma ero anche riuscito a concludere un accordo con lui, le cose stavano andando alla grande.

Una settimana dopo il mio incontro venni a sapere che Pain aveva convocato Sasori e Deidara per affidare loro la missione della cattura del demone a 1 coda cioè l'Ichibi.

Sentendo questo mi precipitai di corsa nell'ufficio del capo, sfondai la porta con talmente tanta forza da finire sul pavimento e da guadagnarmi lo sguardo confuso di Pain e Sasori e una grande risata da parte di Deidara; mi rialzai rapidamente e diedi una spolverata veloce all'uniforme:"Leader-Sama la prego deve farmi assolutamente partecipare a questa missione insieme a Sasori e Deidara!"

"E per quale ragione?", chiese Pain lievemente sorpreso.

"Perché ne va della riuscita della missione e soprattutto dell'incolumità dei nostri artisti!"

"Aspetta un momento! Uhm!", interruppe Deidara, "cosa vorresti dire che in questa missione perderemo la vita? Uhm!"

"Non tu Deidara, ti perderai solo le braccia, chi perderà la vita sarà Sasori", dissi con molta tristezza e un silenzio di tomba calò sulla stanza.

"Cosa?!!!!!!Uhm!!! Io perderò le braccia?!!!"

"Chi!? Chi riuscirà a togliermi la vita?!"

Domande come queste e tante altre mi venivano lanciate a ripetizione ed io cercai di rispondere come meglio potevo:"ascoltate non posso dirlo ora, ma lo farò quando saremo sul campo di battaglia e vi assicuro sulla mia vita che non permetterò che tali cose vi accadano! L'importante è che io venga con voi, la prego Leader-Sama mi autorizzi ad andare insieme a loro!", chiesi mettendomi in ginocchio.

Pain era pensieroso al riguardo ma non voleva perdere i suoi uomini e tanto meno il demone Monocoda, così acconsentì.

Tutti e tre ci preparammo, prendemmo le nostre armi e i nostri cappelli, io presi anche la mia maschera che indossavo solo per le missioni.

"Ehm Deidara"

"Si Yami? Uhm!"

"Credo che due borse di argilla esplosiva non siano sufficienti, meglio 4"

"Cosa?! 4?! Guarda che stiamo andando a catturare una forza portante, non in guerra! Uhm!"

"Credimi Deidara mi ringrazierai per questo, fidati di me."

Anche se non ancora del tutto convinto Deidara seguì il mio consiglio e dopo esserci ben riforniti andai ad abbracciare e salutare la mia sorellina:"Sì prudente fratellone."

"Mi conosci sorellina, prudente e il mio secondo nome", le dissi facendole un occhiolino e dandole un bacetto sulla fronte, "vedrai torneremo tutti e tre sani e salvi", lei mi sorrise, abbracciò Deidara e Sasori e poi partimmo.

Il viaggio fino al Villaggio della Sabbia fu abbastanza lungo ma almeno mi diede il tempo di elaborare una strategia da usare contro Gaara, ammetto che mi dispiaceva per quel povero ragazzo ma se tutto fosse andato secondo i piani alla fine l'unica a rimetterci la pelle sarebbe stata solo la vecchia Chiyo.

I miei compagni di viaggio come al solito discutevano un po' sull'arte:"Sasori-danna fidati lascia fare a me, darò a quel demone tasso una lezione sull'arte che non dimenticherà! Uhm!"

"Tsk, l'importante è che tu non ci metta troppo, lo sai che odio aspettare e far aspettare gli altri", replicò severamente Sasori.

Io ascoltai distrattamente i loro discorsi, non ero proprio in vena di parlare; non sapevo perché ma sentivo che c'era qualcosa dentro che mi rendeva ecco...depresso.

NARUTO SHIPPUDEN: AKATSUKI REVIVALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora