Capitolo 1 L'Arrivo

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"Mi dispiace, davvero, ti auguro con tutto il cuore di trovare questa persona. Ma se posso chiedere, chi sarebbe questa persona?"

"Qualcuno a cui lasciare una cosa importante e che dovrà darmi un grande aiuto", continuavo a capirci sempre di meno e poi mi fece una domanda che mi spiazzó.

"Tu conosci Naruto Uzumaki?"

"Ma certo, il protagonista dell'anime e del manga che porta il suo nome; un personaggio interessante davvero anche se non è affatto il mio preferito."

"Davvero? E quale sarebbero i tuoi personaggi preferiti?", mi chiese con curiosità, "i membri dell'Akatsuki, sono persone incomprese da molti ma hanno tutti una grande personalità e storia alle spalle, specialmente Tobi o Obito e ci sono rimasto davvero male ogni volta che uno dei membri moriva, soprattutto quando Konan venne uccisa da Tobi. Se potessi esprimere un desiderio vorrei tanto poterli aiutare a completare il progetto Occhio di Luna, perché in fin dei conti non mi sembrava un idea così malvagia far si che tutti potessero vivere nel loro mondo ideale e inoltre così potrei anche salvar loro la vita."

La ragazza misteriosa stava ascoltando attentamente ogni mia singola parola.

"E poi c'è un ultimo personaggio che ho davvero ammirato", dissi con un po' di eccitazione, "e quale sarebbe?", "Kaguya Otsutsuki, lei è riuscita ad orchestrare un piano incredibile fin dall'inizio per poter trovare il modo di ritornare, è forte, intelligente e beh...anche davvero bella. Non posso dire di condividere in pieno il suo piano di trasformare tutte le persone in zetsu, però a parte questo devo dire che l'ammiro davvero tanto".

La ragazza accanto a me si era ammutolita di colpo.

"Beh comunque è solo un anime, per quanto ben fatto possa essere non è reale, anche se mi piacerebbe davvero che lo fosse. Darei tutto pur di poter andare in quel mondo fantastico e diventare un membro dell'Organizzazione Alba.", le dissi fermando la macchina perché eravamo arrivati in città e fortunatamente aveva anche smesso di piovere, tuttavia notai che delle lacrime cadevano dal volto coperto della ragazza.

"Signorina? Cosa succede? Si sente male?", le chiesi molto preoccupato perché non avevo proprio idea di cosa le fosse successo.

"No, sono solo felice", "eh? E per quale motivo?", "perché finalmente ho trovato la persona che cercavo", mi disse tutta contenta e senza neanche darmi il tempo di rispondere appoggiò una mano sul mio occhio sinistro e l'altra sul mio petto al altezza del cuore e con una incredibile dolcezza mi disse:" ti ringrazio".

Tutto quello che ricordo fu di aver intravisto un po' il volto della ragazza e i suoi occhi che erano di color lavanda e simili al Byakugan; e poi una luce accecante mi avvolse, mi sembrò che il mio petto e il mio occhio sinistro andassero a fuoco, credetti che sarei morto dal dolore.

Poi improvvisamente il dolore cesso e mi ritrovai a cadere ero sopra una foresta vicina ad una formazione rocciosa e sotto di me c'erano chilometri e chilometri di fitta foresta.

Feci l'unica cosa possibile: "Oh mio Dio aiutooooooo!"

Gridai a squarciagola mentre precipitavo verso morte certa; intanto nella foresta due uomini stavano animatamente discutendo su cosa fosse l'arte.

"Allora sei di travertino?! Te lo ripeto per l'ultima volta maestro la vera arte è una esplosione! È un qualcosa di effimero che dura un solo istante! Uhm", urlò il ragazzo biondo e con gli occhi azzurri al suo compagno, un uomo più basso del biondo, con una maschera che gli copriva la bocca.

"Ed io ti ripeto che vera arte è eterna! Stupido ragazzino! E smettila di contraddirmi o ti ammazzo!", gli rispose quest'ultimo con una voce rozza e cavernosa.

"Tu, uccidere me? Ma fammi il favore di piantarla se non vuoi che ti trasformo in arte,uhm", rispose il biondo mettendo la mano in una delle due borse che si portava dietro.

"Perché non...", il compare non ebbe il tempo di rispondere perché entrambi udirono delle grida provenienti dal cielo.

"Ahhhhhhhhhhh, porca miseria sono troppo giovane per morire sfracellato, ahhhhhhhh." Urlai con quanto più fiato avessi in corpo mentre mi proteggevo dall'impatto con la cima di un albero, fortunatamente i primi rami erano abbastanza sottili da spezzarsi per attutire la mia caduta, finché non arrivai ai tronchi più grandi.

Vi dico solo una cosa, se già sbattere contro un albero mentre si corre fa male, caderci sopra fa un male bestia.

Alla fine, pur essendomi aggrappato ad uno dei rami, caddi rovinosamente al suolo di fronte a quei due individui.

Sicuramente dovevo essermi rotto o incrinato qualche osso, ma sorprendentemente riuscì a mettermi in posizione seduta.

"Ehi amico si può sapere perché stavi cadendo dal cielo? Cos'è hai provato un justsu volante?", mi chiese il biondo divertito.

"Aspetta un dannato secondo...quella voce...ma no! È impossibile", dissi io con gli occhi sgranati e ciò che vidi mi lasciò di stucco.

Cappe nere con nuvole rosse, uno era biondo con una coda di cavallo e con una frangia che gli copriva un occhio, mentre l'altro occhio visibile era azzurro; il suo compagno invece un uomo basso e a causa della cappa non si vedevano le gambe ma solo il suo viso semi coperto.

"Akasuna no Sasori e Deidara! Non posso crederci questo deve essere un sogno", dissi piacevolmente sbalordito.

Anche loro rimasero attoniti e a bocca aperta, non solo perché videro i vesti che indossavo (ovviamente stranieri per loro), ma perché sembrava anche che li conoscessi bene.

"Chi saresti tu ? E come diavolo fai a conoscerci?", disse Sasori tirando fuori la sua coda di scorpione dalla Marionetta che usava di solito.

"O mio Dio, o mio Dio , o mio Dio...", ripetevo con la mia felicità sempre più in crescita.

"Ehi il mio maestro ti ha fatto una domanda! Uhm! Per ciò ti consiglio di rispondergli subito altrimenti ti...", finì io la frase di Deidara lasciandolo senza parole, "mi trasformerai in arte lo so, così come so che per te l'arte è un esplosione mentre per Sasori l'arte è eterna; e a proposito Sasori è fantastico vedere che la tua marionetta Hiruko è ancora tutto d'un pezzo, dimmi gli hai già montato lo scudo sulla schiena?", gli chiesi come un bambino che aspetta di aprire i regali di Natale.

Sasori e Deidara erano senza parole, si domandavano come fosse possibile che li conoscessi così bene, tanto da sapere di Hiruko o dei loro modi di parlare. La situazione non quadrava proprio.

"Wow, sicuramente è un sogno, non mi sembra vero di aver incontrato gli artisti dell'organizzazione Alba!", detto ciò Sasori usò la coda dello scorpione come mazza per colpirmi in testa e farmi svenire.

"Maestro Sasori si può sapere chi diavolo è questo ragazzo? Come diavolo fa a conoscerci così bene? E che accidenti è quel suo occhio sinistro?!", Deidara sbraitò contro Sasori, ma quest'ultimo mantenendo una voce calma gli rispose:" non ne ho idea, ma se ci conosce così bene potrebbe anche avere informazioni sugli altri membri dell'organizzazione; lo porteremo da Leader-Sama e poi vedremo il da farsi.

Deidara fu d'accordo con il suo compagno, così trascinarono il mio corpo svenuto fino alla base della formazione rocciosa; dopodiché fecero qualche simbolo con le mani e aprirono una porta segreta nella roccia e mi portarono dentro con loro.

Non avevo idea di quanto rimasi svenuto, l'unica cosa che so è che iniziai prima a sentire una serie di voci confuse ma tutte a me familiari e poi quando ripresi del tutto conoscenza mi sembrava di vivere il più incredibile è assurdo dei sogni:"Holey Dooley!"


NARUTO SHIPPUDEN: AKATSUKI REVIVALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora