Neve E Cenere | MARVEL ❶

21 . Vecchi amici

-Oppure lanciarla contro un mostro di fuoco grosso come un palazzo e sperare che non muoia?

-L'ho solo incoraggiata a fare del suo meglio.

-È indisciplinata, non ha bisogno di incoraggiamento.

-Avanti, Cap, sciogli un po' i muscoli. Sei sempre così teso... Ti verrà un crampo!

-Tony. Astrid ha un potere molto pericoloso tra le mani che non sa gestire. E finché non impara a seguire gli ordini e le regole dovrò tenerla fuori dalle missioni.

-Secondo te, perchè non ti da ascolto?

-Dimmelo tu.

-Non ti stima.

-Come, scusa?

-Ascolta, non voglio offenderti, fai un ottimo lavoro con tutti, ma ammetti che forse, a volte, anzi spesso, sei un tantino troppo duro con lei?

-Io sto cercando di proteggerla. Questo non è un gioco, Tony. Lei non ha un'armatura che le dice da dove arrivano i proiettili. È vero, magari se cade da un palazzo o le esplode una bomba di fianco non rischia di morire, ma non ho intenzione di camminare sul filo del rasoio per preservare il tuo divertimento. Se provi di nuovo a metterla contro di me ne subirai le conseguenze.

-Non l'ho mai messa contro di te.

-E allora ti consiglio di evitare che succeda.

Tony alzò gli occhi al cielo. Fissò la sagoma di pura testardaggine che aveva imparato ad apprezzare con fatica, impegno e tanto tempo, allontanarsi nel corridoio e dalla discussione, abbandonandolo lì come una forma di punizione. Non voleva litigare e sapeva che Steve Rogers era alterato solo perché si sentiva deluso dal suo vecchio amico. Così provò a rimediare.

-Perché non lo fai tu?

Il Capitano si fermò a metà strada.

-Fare cosa?

-Proporgli un'altra idea di te. Io non ho la bacchetta magica. Vorrei, davvero! Ma per adesso ne sono sprovvisto, pertanto dovrà capire da sola che ti può ammirare. Falle capire che sei altro, aldilà degli ordini. Mostrale chi è Steve Rogers!

-Come dovrei fare?

-Parlarle, ad esempio? Magari senza farle paternali o impartirle lezioni sul codice morale.

-Il rispetto non si conquista con le chiacchiere, Tony.

-No, ma con la sensibilità. E so che il nostro Capitano ne nasconde in modo considerevole sotto quell'ammasso di muscoli e testardaggine.

-Da quando il cinico Tony Stark si è dato ai sentimentalismi?

-Attento... Potrei ritirarmi tutte le cose buone che mi sono sforzato di dirti.

-Ti sei sforzato.

Si sorrisero come per dirsi reciprocamente "sei sempre il solito". Tony gli diede una pacca sulla spalla, fermando lì la mano, come per abbracciarlo. Tornarono ad incamminarsi, riappacificati.

-Allora, seguirai il mio consiglio?

-Ci penserò. E cos'è quel progetto che Fury ti ha chiesto di mettere a punto? Non ne sapevo nulla.

-Ah, niente di che... Mi ha preso per un sarto. Ho dovuto apportare delle modifiche ad una tuta ridotta in brandelli. A quanto pare lo SHIELD non è munito di indumenti sufficientemente ignifughi. È una fortuna che io sia così disponibile... Non ho idea di come vi manderebbero in giro altrimenti!

-Che genere di modifiche?

-Diciamo qualcosa di più sofisticato di una toppa.

-È per questo che sei arrivato in ritardo, prima?

-Ho fatto le ore piccole.

-In laboratorio?

-Ero concentrato e la concentrazione non mi concilia il sonno. Oppure potrei essere andato a spassarmela in qualche locale della città tutta la notte. È importante il motivo del mio ritardo?

-Mi piace immaginarti impegnato in qualcosa di più consistente.

-Dovresti davvero uscire, ogni tanto. Non riesco a concepire l'idea che tu riesca a mantenerti così ingessato ventiquattr'ore su ventiquattro, sette giorni su sette.

-Sono nato in tempi diversi.

-No, no, no. Non iniziamo con queste scuse: con me non attacca. Scommetto che avevi un amico più divertente che invitava le ragazze carine e tu facevi ogni volta da terzo incomodo.

-Diciamo che non erano mai... Alla mia altezza. - fece una pausa per concordare lo sguardo con quello di Tony il quale all'inizio lo guardò in modo strano. Entrambi trattennero a stento un sorriso divertito.

-Era autoironia? JARVIS, segna sul calendario: "Oggi Steve Rogers ha fatto una battuta autoironica". Un po' patetica, ma è un inizio.