aiulig

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TRATTO DA: "Inevitabilmente.. Noi", capitolo 10 "Ho bisogno di te", di aiulig [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A aiulig]

"Le luci psichedeliche e la musica assordante non mi facevano capire nulla. Ricordai il motivo per il quale odiavo andare a ballare.Mi avvicinai al bancone e ci trovai la stessa barista bionda che c'era la notte in cui io e Chiara ci baciammo la prima volta. <<Sei tornato!>> esclamò lei con aria maliziosa, accennai un sorriso e mi voltai nuovamente a cercare Chiara in mezzo a quell'ammasso di gente. Ordinai un mojito e la biondina continuò a corteggiarmi. Le diedi corda per un po', ma poi, ricordando la causa per la quale ero lì, cominciai a vagare per la stanza sperando di trovarla in mezzo a quel caos. Mi appoggiai ad una colonna e scrutai disperatamente i volti di ogni ragazza mora che inquadravo. Tornai al bancone una seconda volta e mi feci fare un altro cocktail. La bionda non demordeva e diventò talmente insistente da farmi innervosire, "ci mancava questa!" dissi tra me e me. Uscii a fumarmi una sigaretta e quando rientrai, mi misi nuovamente a cercare Chiara. Mi addentrai nella pista e dopo qualche minuto che giravo lì in mezzo, la vidi con un cocktail in mano, ballare con Lorenzo. Mi rassicurai vedendola abbracciata a lui e non con qualcun altro e mi allontanai senza però, perderla di vista.Appoggiandomi ad un altro bancone rimasi a fissarla da lontano, guardai il suo corpo muoversi a tempo di musica e sfoderare tutta la sua sensualità. Respiravo profondamente tenendo d'occhio i ragazzi che si voltavano a guardarla e quelli che la puntavano a pochi metri.Improvvisamente uno di questi ultimi, le si avvicinò e lei per niente infastidita iniziò a ballarci. Il sangue mi ribollì in corpo come non mi succedeva da tempo; la sola idea che quell'allupato potesse toccarla o perché no, baciarla e scoparsela, mi imbestialiva. I loro corpi si avvicinavano sempre di più ed i loro visi anche; era come se da un momento all'altro potessero cominciare a baciarsi.Continuai a bere e mi avvicinai un po' di più alla pista per osservarli meglio. Speravo che sapesse che ero lì e che stesse facendo questo solo per farmi ingelosire. Il tipo prese poi ad avvicinarsi a lei e appoggiandole le labbra ad un orecchio disse qualcosa. Le teneva quelle luride mani sui fianchi, quei fianchi che avevo accarezzato e stretto solamente io. Chiara gli sorrise nel momento esatto in cui lui finì di parlare ed io mi sentii sempre più agitato. Stavo impazzendo, stringevo i denti ed i pugni per mantenere la calma.

Ripresero a ballare e le mani di lui cominciarono a scendere; lei gliele rimetteva sui fianchi, ma lui imperterrito continuava, arrivando addirittura a palparle indecentemente il culo. Strinsi i pugni ancora più forte, tanto che ruppi il bicchiere di plastica che avevo in mano. Lo lanciai a terra e furioso come non mai, cominciai ad andare verso di loro. Lorenzo si accorse del mio arrivo ed io lo fulminai con lo sguardo, per non farlo intervenire. Afferrai il braccio di Chiara e la spinsi lontano, presi poi lui dalla maglietta e cominciai a sferrare uno, due, tre pugni con tutta la forza che avevo. Lei si avvinghiò a me cercando di spostarmi, <<Edo fermati!>> gridò. Non riuscivo a fermarmi, ero fuori di me. A quel punto intervenne Lorenzo e un amico del coglione che ci stava provando e ci separarono.

Mi allontanai ancora furibondo, <<Tu sei pazzo!>> esclamò lei scuotendo la testa. Guardai il suo volto sconvolto e prima che potessi risponderle, iniziò a correre verso l'uscita. Lorenzo fece per seguirla, ma lo bloccai, avevo un disperato bisogno di parlarle. Lanciai un ultimo sguardo al tipo seduto ad un lato della pista con il volto insanguinato e mi incamminai velocemente per raggiungerla. <<Chiara!>> gridai vedendola poco distante da me, <<Edoardo, lasciami in pace cazzo!>> urlò lei più forte. Non la presi in parola e mi avvicinai, <<Quello ti stava addosso e io.. io non ce la facevo!>> dissi, <<Lo volevi ammazzare?!>> fece in preda ad una crisi di pianto, <<Non potevo permettergli di toccarti così!>> esclamai. Lei scosse la testa e riprese, <<Si può sapere che cazzo vuoi? Prima ti comporti come se fossi improvvisamente innamorato di me, poi ti vedo con Silvia, poi rieccoti di nuovo che ti comporti come se fossi il mio ragazzo. Smettila di prendermi per il culo Edo, smettila!>>, vidi due lacrime solcarle il viso, <<Chiara io non sapevo che lei si presentasse così all'improvviso. Credimi..>>, scosse nuovamente la testa guardando lontano ed io ripresi, <<Stiamo ancora insieme e non..>>, <<State ancora insieme.. però vieni a letto con me e con tutte le altre che ti sei passato a Roma..>> fece schietta lei. Rimasi in silenzio, capivo la sua rabbia, aveva ragione ad avercela con me.<<Ho ancora bisogno di stare con te..>> dissi con un filo di voce, <<Io ne ho più bisogno di te Edo, lo sai, ma sono stanca.. mi sento presa in giro!>>. Fece per andarsene ed io afferrai la sua mano stringendola tra le mie e supplicandola ancora, <<Per favore! Se non avessi provato qualcosa, non avrei mai messo le mani addosso a quel verme!>>. I suoi occhi la stavano fregando, dicevano tutto il contrario di quello che stava cercando di dimostrare, smentivano ogni suo gesto e parola. Mi avvicinai ancora un po' provando a baciarla, ma si scansò e con una mossa veloce si dimenò allontanandosi a passo svelto. Provai a seguirla, ma non riuscii a raggiungerla per le tante persone presenti su quel ponte. Era finita."

CONCORSO #MettitiAllaProvaWhere stories live. Discover now