MassimoValentino

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TRATTO DA: "Sei la luce nella mia oscurità", capitolo 33, di MassimoValentino [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A MassimoValentino]

Prendo una sedia che c'era vicino al tavolo e la metto accanto al letto.
Mi siedo sulla sedie e le prendo una mano tra le mie. <<Amore come va oggi? Tutto bene?>> le chiedo mentre le accarezzo la mano <<Io non sto bene. Mi manchi troppo, non so più come fare senza di te.>> le dico mentre sento delle lacrime scendere <<Sai ti stiamo aspettando tutti. Non vediamo l'ora che torni da noi. Appena ti risvegli ci prendiamo un anno di riposo. Così possiamo andare sia a Parigi che a Bora Bora. Possiamo rilassarci e divertirci, poi l'anno prossimo andremo al college. Anche ad Alex e a Blaire va bene questa idea. Ci immagini tutti e quattro a Parigi? Ci divertiremo da morire.>> le dico e quando vedo che non da segni abbasso la testa per poter continua a piangere.
Rimango in silenzio per non so quanto tempo prima che mi venga un'idea.
Rialzo la testa e ritorno a guardare il mio angelo <<Ora ti racconto una storia. La storia di come mi sono innamorato di te.>> le dico sorridendo anche se lei non mi può vedere.
<<Iniziamo dal principio. Dal nostro primo incontro, era un anno fa. Ricordo ancora quel giorno come se fosse stato ieri. Stavo tornando a casa insieme ad Alex dopo il nostro anno di prigione. Stavo davanti la porta quando ho sentito una risata, era come il canto delle sirene, mi attirava, mi chiamava e così mi sono girato a guardare da dove veniva. Inzialmente credevo veramente che fossi un angelo. I tuoi capelli biondi che volavano col vento e i tuoi occhi, quegli occhi che ho sempre amato, ogni volta che li guardavo vedevo degli universi. Poi appena ci ha visto hai chiesto a mia madre se aveva bisogno di aiuto e io ti risposi male. Ricordo ancora la tua risposta.

"<<Uno. La prossima volta che mi parli così ti spezzo le gambe. Due. Vedo due tizi grandi come montagne, che non ho mai visto, fuori la porta di Elena. Credevo che eravate malintenzionati, scusami se volevo difendere tua madre.>>"

Oddio quanto abbiamo riso dopo io e Alex. Era la prima volta che qualcuno mi rispondeva e già allora avevo capito che dovevo farti mia. Ti svelo anche un segreto la notte stessa mi sono masturbato pensando a te.>> dico e inizio a ridere immaginando Taylor che a questo punto mi tirava uno schiaffo. <<Ricordo ancora gli Oreo ripieni di dentifricio che mi hai offerto per vendicati per come ti avevo risposto. Poi c'è stato il primo giorno di scuola, il giorno in cui io e Alex ti abbiamo difeso da Gary, come ero arrabbiato, gli volevo rompere tutti i denti solo perché aveva osato toccarti e poi è stato anche il giorno in cui Alex ha incontrato la sua anima gemella, Blaire. Quella stessa sera io e Alex decidemmo di conquistarvi, usando tutte le nostre armi.>> le dico mentre delle lacrime inziano a scendere pensando a quei giorni felici <<Poi non ci dimentichiamo la nostra uscita a quattro. Io e Alex sudavamo freddo, non sapevamo cosa fare. Però ringrazierò per sempre Dio di avermi dato il coraggio di uscire quel giorno. Eravamo al cinema a guardare un film che piaceva a voi ragazze e quando ti ho vista piangere volevo consolarti, tenerti tra le braccia... baciarti ed è stato li che ti ho baciato per la prima volta.

"<<Taylor ci ho provato veramente a trattenermi, ma ora non c'è la faccio più.>> Le prendo il mento tra il pollice e l'indice, le alzo il viso e la bacio. Inizialmente non risponde, poi dopo qualche secondo mi butta le mani dietro il collo e mi stringe a lei. Io con la lingua cerco un passaggio e appena schiude le labbra inizio a far danzare la mia lingua con la sua. Mi stacco, la guardo e sussurro <<Il tuo sapore è celestiale come il tuo profumo. Voglio tutto di te e me lo darai quando sarai pronta.>>"

Poi c'è stato il mio compleanno, dove mi hai regalato questo anello.>> le dico giocando con l'anello che ormai metto sempre all'anulare della mano sinistra. <<E lo stesso giorno mi hai permesso di toccarti fino a farti avere il tuo primo orgasmo. Com'eri bella. Sotto di me, mentre ti assaggiavo, eri rossa in volta, avevi il respiro pesante e le pupille dilatate. E quando sei venuta e hai urlato il mio nome? Mi hai reso l'uomo più felice al mondo. Poi è arrivato Natale dove ti ho regalato una collana con la mia iniziale. E la tua risposta?

"<<Piccolo uomo delle caverne, mi stai mettendo il collare?>>"

E giù altre risate. Con te c'erano sempre risate.
Dopo Natale è arrivato Capodanno. Il Capodanno più bello della mia vita. E vuoi sapere perché? Perché per la prima volta ho detto ti amo a qualcuno e poi anche perché ti sei fidata a tal punto di me che mi ha concesso la tua prima volta. Ricordo ancora quando mi hai portato in camera e ti sei tolta il vestito. Eri lì davanti a me con i tacchi e con l'intimo in pizzo rosso, mai visto cosa più eccitante. Poi il resto è storia.>> le dico continuando a piangere mentre stringo più forte la sua mano
<<C'è stata poi la resa dei conti con Gary, ma di quello non voglio parlare che guasterebbe l'umore sia a te che a me. Poi il tuo compleanno. Il tuo regalo? Sasha. Quella piccola cagnolina che ora è cresciuta e che ogni volta che ci vede ci salta addosso. Eri così bella quella sera che non sono riuscito a trattenermi e quando siamo usciti fuori ti ho portato dietro casa tua e abbiamo fatto l'amore.>> dico per poi lasciarle un bacio sul palmo della mano <<Non dimentichiamoci di San Valentino. Per poco non venivo nei pantaloni quando ti ho visto. Eri così bella con quel vestito bianco, che quando siamo arrivati al ristorante tutti ti guardavano.

"<<Guardali. Tutti ti guardano e non capiscono che sei mia. Che tu mi appartieni e che nessuno di loro potrà mai averti.>>"

<<Finalmente la scuola era finita e siamo partiti tutti insieme. Io, tu, Alex e Blaire. Direzione mare. Come ci siamo divertiti il primo giorno al mare. La sera però non è stata altrettanto bella.

"<<Taylor!>> urlo non trovandola."

Poi quanto hai urlato e ti ho trovato in quello stato non ci ho visto più. Volevo uccidere il bastardo che ti aveva toccato, non mi importava più di niente. Ma poi sei svenuta.>> dico ricordo quel giorno e cerco di trattenere la rabbia che sale quando ci ripenso. <<Siamo tornati di corsa a casa e ti ho stesa sul letto per poi scendere giù e sfogarmi. Ho distrutto tutto. Non mi facevo capace di non esserci stato mentre tu soffrivi.

"<<Non l'ho protetta. Io non c'ero.>>"

Ricordo ancora le parole che mi hai detto quando ti sei svegliata.

"Girandomi verso il letto vedo gli occhi di Taylor aperti. <<Ehy amore.>> sussurro mentre mi stendo accanto a lei. <<Lo sapevo.>> dice solamente <<Cosa?>> le chiedo <<Che mi avresti salvata. Ti stavo aspettando.>> mi dice <<Sono stata forte?>> mi chiede poi. Sento gli occhi pizzicare <<Si sei stata forte.>> le dico mentre altre lacrime scendono <<Proprio forte.>>."

Non sono mai stato tanto orgoglioso di te.>> e continuo a piangere sempre più forte, ormai vedo tutto offuscato. <<Poi abbiamo incontrato quelle tre pazze.>> dico ridendo con le lacrime che continuano a scendere <<Mary, Sharon e Sarah. Ci avevano chiesto di giocare a pallavolo e subito siamo corsi a giocare. Ogni volta che le sentiamo per telefono ridiamo solamente. E poi siamo tornati a casa.>> dico alzando gli occhi al cielo <<Tu non stavi bene e ti ho visto svenire davanti ai miei occhi. Siamo corsi all'ospedale e la notizia che mi hai dato non la dimenticherò mai in vita mia.

"<<Noah ho il tumore.>>"

Il mondo è crollato sotto i miei piedi quando ho saputo cosa avevi e cosa mi hai nascosto. Sono stati giorni orribili. Tu eri sempre triste e avevi paura dell'operazione che dovevi subire, ma sei stata una guerriera perché ti sei svegliata più forte di prima. Ho avuto così tanta paura mentre eri nella sala operatoria. Non sapevo come stavi e non potevo toccarti. Poi? Poi sei stata dimessa e io ti ho portata nel mio posto segreto, ed è stato lì che ti ho raccontato il mio passato e come avevo scoperto quel posto e tu mi sei stata vicina. Mi hai baciato.

"<<Ho bisogno di te.>> le dico con voce roca sulle sue labbra <<Prendimi.>>"

Ed abbiamo fatto l'amore.>> e qui mi blocco scoppiando in un pianto senza precedenti pensando a quel giorno dove abbiamo creato il nostro piccolino che non sono riuscito a vedere crescere. Il mio piccolo bambino. Sarebbe stato il bambino più felice al mondo e l'avrei amato con tutto me stesso. Avrei rinunciato anche al cibo per me pur di farlo felice. <<Siamo quasi alla fine amore.>> le dico <<Ora tocca al nostro anniversario. Il giorno che è iniziato come uno dei più belli della mia vita, ma che è finito come il peggiore. Ti eri messa quel vestito nero di pizzo, eri ancora più bella del giorno di San Valentino. Ti sono passato a prendere a casa con la macchina.>> dico facendo un sorriso ricordando come aveva riso Taylor e il suo bacio sulla guancia per ringraziarmi di essere passata a prenderla << Ti ho portato in un ristorante e ho prenotato il tavolo sulla riva del lago, sotto il gazebo. La notte più magica della mia vita. I nostri regali? Un viaggio a Parigi e un viaggio a Bora Bora. E finalmente siamo tornati a casa e volevo farti mia con tutto il cuore, ma non c'è stata la possibilità.

"<<Ciao stronzo.>>"

Mi si è gelato il sangue quando ho sentito la voce del bastardo. Abbiamo iniziato a litigare e poi sei entrata tu.>> dico <<Avevi una pistola puntata contro.>> e nella mia testa ripassano le immagini di quella sera. <<Ho fatto di tutto per fare cambiare il bersaglio e alla fine ci ero riuscito. Stava puntando me. Ti ho detto ti amo, poi ho chiuso gli occhi e ho sentito lo sparo. Non ho provato nessun dolore perciò ho aperto gli occhi e quando ti ho visto avanti a me non ci potevo credere. Ma tu cosa hai fatto? Mi hai sorriso e mi hai detto che mi amavi anche tu.>> le lacrime ormai non si fermano più <<Il mio cuore è andato in mille pezzi. Ho cercato di fermare l'emorragia. Nel mentre era entrata la polizia che ha chiamato i soccorsi. Il bastardo però non voleva farsi catturare e ha preferito spararsi che essere arrestato. Si amore mio, il bastardo è morto. All'arrivo dell'ambulanza sei stata portata all'ospedale e siamo finiti qui.>> dico e cerco di riprendere il controllo di me stesso <<Questa è la storia di come mi sono innamorato di te, ma non è finita tutta la storia, è solo finito un capitolo abbiamo molte altre avvenute da scrivere. Perciò amore svegliati e continuiamo a scrivere la nostra storia. Ti amo mio piccolo angelo.>> le dico alzandomi, dandole un bacio sulla fronte e tornado a sedermi. <<Ti prego svegliati e torna da me. Non riesco a respirare senza di te.>> dico e appoggio la testa sulla sua pancia.   

CONCORSO #MettitiAllaProvaWhere stories live. Discover now