Gufetta25

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TRATTO DA: "Sono pronto alla fine del mondo", capitolo 9 "Abbiamo trovato l'amore proprio dove siamo ora", di Gufetta25  [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A Gufetta25]

Osservo minuziosamente l'uomo che mi è di fronte, il suo corpo muscoloso e il fisico asciutto avvolto in un leggero pantalone di cotone blu e una semplice camicia bianca, le braccia sode che mi circondano i fianchi, il volto sereno e disteso, impreziosito da quel sorriso perfetto, il suo sorriso perfetto, che mette in evidenza i denti bianchi e dritti contornati dalle labbra sottili, da una piccola fossetta all'angolo sinistro della bocca, e ogni volta che osservo il suo viso mi sembra sempre di cogliere una piccola sfaccettatura diversa, nuova, mai vista prima.
Potrei disegnargli il volto ad occhi chiusi per quanto l'abbia fisso in mente ma ad ogni nuovo sguardo noto quel minuscolo particolare che lo arricchisce sempre più, rendendolo ancora più bello, più vivo, più mio. Come l'arricciatura attorno agli angoli degli occhi ad ogni sorriso o il lieve rigonfiamento della vena al lato destro della fronte o ancora il modo in cui le sue sopracciglia gli si sollevino spontanee come se siano una parte completamente indipendente dalla sua volontà e vivano di vita propria facendo quel che vogliono.
E vogliamo parlare dei suoi bulbi incantatori? Questi piccoli cerchi di infinità beltà che mi fissano con un'intensità assurda, perforandomi l'anima, facendomi annegare nel suo mare calmo, limpido, sublime, rispecchiando rigorosamente lo stesso identico modo in cui i miei bulbi sono intenti a guardare lui, con profonda fierezza, un pizzico d'ardore ed immenso amore.
Ecco come mio marito m'osserva ogni volta ed ecco com'è in grado di fare rintoccare il mio cuore ad una frequenza al di fuori dei limiti.
È come se ogni volta un'attacco di cuore stia per invadermi, come se il mio organo vitale fosse una bomba ad orologeria pronta ad esplodere e a divenire piccole e frastagliate scaglie rosse in qualunque momento.
"C-colin se continui a fissarmi così mi perforerai il cranio" balbetto sopraffatta, col cuore a rimbombarmi in gola.
Le sue labbra s'arricciano ancor di più, "sto solo ammirando la donna più bella che conosca, la principale fonte della mia felicità, mia moglie da esattamente un mese" giustifica sfiorandomi la guancia con la punta delle dita.
Ok. Mio marito mi vuole morta.
Raccolgo il suo viso tra le mani tirandolo con violenza verso il mio fino a far scontrare le nostre bocche affamate, mai esauste di assaggiarsi a vicenda, e siamo sul nostro ponte, io seduta sul parapetto in pietra lui in piedi fra le mie gambe a perderci negli occhi l'un dell'altro dopo aver riempito lo stomaco ad una romantica cena a lume di candele organizzata da Colin in uno dei ristoranti più eleganti della città, con tavolino prenotato in terrazza e vista lago spettacolare.
"Ti amo da morire" respiro sulle sue labbra, strofinando istintivamente fra le dita la fascetta d'oro giallo che circonda il mio anulare, quella al cui interno è inciso a fuoco il nome mio e di Colin e la data del nostro matrimonio, avvenuto già un mese fa.
Sembra ieri la prima volta che ho incrociato il suo oceano, a causa di una spallata che mi ha quasi fatta scontrare col cemento ruvido, mentre in realtà sono già trascorsi 10 anni da quando Colin è nella mia vita e niente è più solo bianco o nero, ma vi è una vastità di colori e sfumature diverse e sempre nuove a colorarla.
"Io di più amore mio" soffia sul mio viso prima di travolgermi con un nuovo, lento e dolce bacio.
Sorrido stringendo le sue grandi spalle fra le mani, spingendo il suo corpo ancor più verso di me, come se volessi fonderlo col mio, lasciando che la bontà del suo profumo s'insinui nelle narici, su ogni centimetro della mia pelle.
"È il momento giusto" dice, incurvando gli angoli delle labbra, dopo aver dato una fugace occhiata all'orologio d'acciaio sul polso.
Io corrugo la fronte creando un solco fra le sopracciglia, "di cosa parli?" chiedo confusa.
M'intima di stare in silenzio, accarezzandomi la bocca con l'indice poi tira fuori dalla tasca dei pantaloni il suo cellulare e in poco meno di due minuti un'armoniosa sinfonia si diffonde a volume alto dall'altoparlante.*D'ORA IN POI LEGGERE CON CANZONE"Vieni. Balla con me!" poggia l'apparecchio sul muretto, proprio accanto alla mia gamba, porgendomi un istante dopo la sua grande e familiare mano, mostrandomi ancora quella lieve fossetta sulla guancia sinistra.
"Ma...amore qui?" guizzo lo sguardo sull'intero ponte sotto di noi, sulla decina di persone che lo affolla, arrestandolo infine disorientata nel suo, chiaro come il mare al primo mattino.
"E dove altrimenti? Nessun luogo mi sembra più adatto di questo" mi rassicura allungandomi anche l'altra mano che dopo pochi attimi di esitazione lego saldamente alla mia, colmando lo spazio vuoto fra le nostre dita.
Scendo con l'aiuto di Colin, visto gli alti tacchi che indosso, dal parapetto con uno scatto e muovendo un paio di passi ci distanziamo appena da esso sistemandoci l'uno di fronte all'altro.
Mi circonda la vita con un braccio e con l'altro raccoglie la mia mano destra arpionandola attorno al suo collo, intimandomi di fare lo stesso anche con la sinistra, ripeto il gesto e subito dopo i nostri corpi sono inchiodati l'uno all'altro, proprio come la sera del nostro matrimonio durante il nostro primo ballo da marito e moglie.
"Tu sei matto" strepito nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, poggiando la fronte sulla sua spalla spigolosa, non riuscendo a trattenere una risata spensierata.
I nostri piedi leggeri si lasciano guidare dal ritmo cadenzato e lento delle note che soavi si diffondono nell'aria e sotto questa pioggia di stelle, sotto questo cielo sgombro e lucente ondeggiamo nella notte, sul nostro ponte, quello da cui tutto ha avuto inizio, quello che per sempre rappresenterà il luogo dove abbiamo trovato l'amore di una vita.
"Sei tu che mi rendi tale Meghan" afferma con una siffatta tranquillità da farmi schizzare il cuore fuori dal petto, allontanando il mio corpo da suo il giusto per farmi fare una giravolta, cingendomi poi di nuovo la vita col braccio, saldamente, sfiorandomi infine l'orecchio con la sua voce sensuale che lieve canticchia il ritornello della canzone.
Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
Oh Col anch'io amo tutto di te, ogni aspetto del tuo variegato carattere.
Amo la tua serietà, la professionalità e la passione per l'arte e per il tuo lavoro.
Amo come ti prendi cura di me e di Aurora, accontentando ogni suo capriccio, essendo sempre al suo fianco, essendo quel padre modello che non hai mai avuto ma che sei nato per fare.
Amo la tua finta modestia, la tua ironia tagliente, la sfacciataggine perenne che come sempre mi porta le guance in fiamme.
Amo quando ti trasformi nel bambino poco cresciuto, che so perfettamente è in te, e insieme tu e la nostra bellissima principessa me le combinate di ogni colore.
All your perfect imperfections
Give your all to me, I'll give my all to you
Col tempo ho conosciuto e imparato ad amare ogni tuo pregio ma soprattutto ogni tua imperfezione, quei sostanziosi difetti che ti rendono quel che sei.
L'uomo dei miei sogni.
You're my end and my beginning
Even when I lose, I'm winning
Cause I give you all of me
And you give me all, all of you
La sua voce armoniosa accompagna alla perfezione la canzone, è intonata, dolce, e sussurrata contro il mio orecchio porta brividi a solcarmi l'intera colonna vertebrale.
Mi alzo sulle punte dimezzando la distanza, respirando il suo respiro, affogando nel suo sguardo, morendo sulle sue labbra.
E si può amare così tanto dal sentire il cuore dolorante nella cassa toracica? Da non riuscire a respirare per quanto il respiro sembri sempre corto e i polmoni incapaci di procurane di nuovo e a sufficienza?
"Cos'ho fatto per meritarti?" mormoro legando i miei bulbi tracannati ed emozionati ai suoi.
"Sono io quello che deve ringraziare Dio per averti incontrata" replica, legando tenacemente i nostri occhi innamorati ancora dopo tutti questi anni, come se il tempo non fosse mai passato e noi fossimo ancora quei ragazzi che per la prima volta hanno aperto il loro cuore e hanno lasciato cadere ogni timore sotto quella pioggia scrosciante d'aprile.
"Tu sei un miracolo della natura Meg. Mi hai regalato emozioni mai provate prima, hai estirpato i miei dolori, hai portato luce e serenità nella mia vita e io voglio ricambiarti il favore. Ti donerò tutto l'amore del mondo, Meghan James, ogni giorno, ogni ora, ogni secondo, ti difenderò a costo della mia stessa vita. Voglio solo renderti felice, esattamente come tu rendi felice me" e così dicendo porta il mio corpo a fare un'ultima giravolta concludendo il ballo con un casquè mentre la musica sfuma lentamente e noi restiamo lì, ancora per un po', a baciarci, col corpo colmo al 100% d'amore.
"Io sono già felice Colin" commento mentre lacrime di gioia cascano repentine sulle mie guance, "perché ho te!"

CONCORSO #MettitiAllaProvaWhere stories live. Discover now