-Giulii-

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TRATTO DA: "Prima di partire per un lungo viaggio", di -Giulii- [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A -Giulii-]

":-" Buonasera a tutti!
Mi chiamo Emma, e sono qua per passare una bella serata insieme a voi.
In ognuno dei tavolini, ho messo dei quaderni con i titoli delle canzoni.
Mi raccomando, dovete cantare tutti eh"-
Improvvisamente mi blocco.
Vedo tutti i miei amici all'ingresso che mi fanno foto e video.
Sono scioccata ma anche felice che siano venuti solo per me.
Il mio sguardo si ferma su Elena, che è pienamente soddisfatta della sorpresa riuscita.
Purtroppo non ho il tempo di farle delle domande, ma ci penserò dopo.
I ragazzi prendono posto proprio nel tavolo davanti a me, (che casualità!) mentre io cerco la canzone che voglio cantare per aprire la serata.
Il mio cuore batte all'impazzata, e non riesco a far stare ferma la gamba destra.
Scelgo "Di sole e d'azzurro" di Giorgia, una delle mie canzoni preferite in assoluto.

Mi fa venire in mente tanti ricordi legati a qualche anno fa, quasi tutti appartenenti a Luca.
Lui lo sa bene, e io non gliel'ho mai negato.
Qualche giorno fa, l'aveva messa in macchina a tutto volume dicendomi che si ricordava quanto quella canzone mi facesse impazzire.
Avevamo stipulato una tregua, rovinata la sera stessa in discoteca.
E pensare che prima non potevamo stare per più di due ore lontani l'uno dall'altra.
Ma ora basta, non ci devo pensare, mi fa solo star male.
Clicco su "play", e la base parte.
Chiudo gli occhi per concentrarmi sulla canzone e comincio, con la voce che trema, a cantare.
Sento la mia migliore amica in sottofondo che mi incoraggia, e mi fa i complimenti.
Pian piano mi sciolgo, e l'ansia svanisce.
Arrivata al ritornello, apro gli occhi e do un occhiata in mezzo al pubblico.
Poso lo sguardo sul muro, e il respiro si ferma per qualche secondo.

Non riesco a staccarmi dai suoi occhi che mi fissano, scrutando ogni mia mossa e leggendo le emozioni che mi travolgono in questo istante.
Ancora mi domando come stia riuscendo ad andare avanti con la canzone, visto che sono totalmente immersa nel suo sguardo.
Noto che ha un piccolo sorriso stampato in volto, che cerca di nascondere con la mano, e la cosa mi rende ancora più dubbiosa.

"Voglio parlare al tuo cuore, voglio vivere per te.. di sole d'azzurro"

L'ultima frase, quella più significativa.
Non smettiamo di guardarci negli occhi nemmeno per un secondo, e sento il cuore che batte sempre più forte.
I clienti cominciano ad applaudire, e ciò mi riporta alla realtà.
Arrossisco visibilmente, e mi giro a guardare il tavolo dove sono seduti i miei amici che, subito dopo, si alzano in piedi urlando e battendo forte le mani.
:-" Ancora grazie a tutti, siete gentilissimi!
Ora il via alle richieste, un tavolo alla volta!"-
La gente avanza cauta verso di me insieme al quaderno dei titoli, ma Luca li sorpassa tutti aggiudicandosi la prima canzone.
Mi guarda di nuovo e, con notevole imbarazzo, gli chiedo
:-" Ehm..
Cosa vuoi cantare?"-
Ci riflette per qualche secondo, poi risponde
:-" Won't Go Home Without You, Maroon Five"-
Quella canzone è meravigliosa, la conosco a memoria ma, soprattutto, so di che cosa tratta il testo.
Non avevo dubbi che la sua scelta, sarebbe ricaduta su quel gruppo.
Canticchiava sempre le loro canzoni quando eravamo insieme.. ovunque lui mi portasse, alla radio risuonavano costantemente le loro melodie.
Non capisco se la sua sia una sfida a chi ha più nostalgia del passato, o semplicemente un modo per ferirmi.
Io ed il mio pessimismo votiamo, senza dubbio, la seconda opzione.
Sta di fatto che accetto volentieri la sfida, cerco la base con la mano tremolante, mentre i suoi occhi sono ancora incollati su di me.
Gli porgo il secondo microfono, e ritorna al suo posto.
Elena in tutto ciò guarda la scena, e non può fare altro che rimanerne particolarmente basita insieme a Marco.
:-" Ma che ci fa qui Luca?"- chiede a bassa voce
:-" Non ne ho idea Ele, sinceramente la cosa mi spaventa, molto anche.
Mi aveva detto che non sarebbe venuto per nulla al mondo, ma evidentemente mi ha mentito.
Ti giuro, non so darmi una risposta"- conclude Marco
Nel mentre, io introduco la canzone al pubblico che ne sembra entusiasta.
Parte la base, e ascolto con particolare attenzione la sua voce imbarazzata ma allo stesso tempo forte e decisa.

"I asked her to stay but she wouldn't listen
She left before I had the chance to say
The words that would mend the things that were broken
But now it's far too late, she's gone away"

Traduco, mentalmente, e cerco di capire che sensazioni prova nel cantare queste parole.

"Le ho chiesto di restare, ma non mi ha voluto ascoltare
Mi ha lasciato prima che potessi avere l'occasione di dirle
Le parole che avrebbero riparato le cose che erano state spezzate
Ma ora è troppo tardi, è andata via lontano"

Continuo a deglutire, ho lo stomaco in subbuglio.
La situazione si è ribaltata completamente.
Sembra che sia lui, ora, a rendermi partecipe delle frasi che sta cantando.
Ho la testa in confusione, non ci capisco davvero più nulla.
Prima mi tratta come se fossi una nullità, poi si presenta qui come se niente fosse?
È tutto così surreale ma, per una volta, sento solo emozioni che mi inondano improvvisamente di positività.. come se tutto questo fosse stato fatto per chiedermi scusa, e per dare finalmente fine a tutte le sofferenze di questi lunghi anni.
E se invece, mi stessi solo illudendo?
Se la canzone non fosse per me, ma per la sua ragazza?
Cerco risposta nei suoi occhi incollati ai miei ma è inutile, mi nascondono la verità.

"Of all the things I felt but never really shown
Perhaps the worst is that I ever let you go
I should not ever let you go"

I brividi percorrono la schiena, il fiato si fa sempre più corto, e il cuore batte talmente forte da sentire le botte al petto.
Chiudo gli occhi, continuo a cercare di dare un senso a quelle frasi.

"Di tutte le cose che provavo e che non dimostravo realmente
Probabilmente la peggiore è questa,
Non avrei mai dovuto lasciarti andare"

Si hai proprio ragione, non avresti mai dovuto lasciarmi salire su quell'aereo lontana da te.
È stato lo sbaglio più grosso che potessi fare, ci siamo solo persi, quando invece potevamo chiarire da subito le cose.
Ho gli occhi lucidi, il riassunto di tutto quel lungo periodo mi passa davanti con un susseguirsi di scene per la maggior parte dolorose.

"I won't go home without you!"

"Non andrò a casa senza di te!"

Finisce la canzone, partono boati e complimenti.
Sorseggia la birra, e mi riporta il microfono.
:-" Ti posso parlare?"- chiede
Un altro colpo al cuore, stavolta più improvviso.
:-" Sto lavorando, non posso ora"- rispondo, sorridendo alle persone che si avvicinano al bancone per dirmi i titoli scelti
:-" Ok, torno alla chiusura"-
Detto ciò, se ne va via senza darmi il tempo di rispondere.
Lo guardo chiudersi la porta alle spalle, e mi soddisfa vedere che, prima di entrare in auto, si gira un ultima volta verso di me.
Accenna un mezzo sorriso, parte, e va via."

CONCORSO #MettitiAllaProvaWhere stories live. Discover now