Gufetta25

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TRATTO DA: "It's you: all that I need!", prologo, di Gufetta25 [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A Gufetta25]

Poteva sentirlo, così distintamente, nonostante la fresca brezza d'ottobre che spirava dalla finestra aperta della sua camera, quel respiro caldo sul volto, che sfiorava la sua pelle liscia, pronunciata da un lieve accenno di barba, e che gli portava il corpo a rabbrividire, vittima indifesa del tocco delicato che, il corpo esile e leggero della piccola donna sopra di lui, stava esercitando su tutta la sua persona.
Come poteva la più semplice carezza provocargli questo turbinio d'emozioni?
Ancorò lo sguardo terso, languido e impregnato di desiderio nel blu mare degli occhi di lei e in quell'esatto momento perse ogni cognizione, ogni contatto col mondo.
Quegli occhi erano la sua gabbia.
Quella ragazza sarebbe stata la sua rovina.
Lo sapeva. Lo stava capendo in quel preciso momento.
E sapeva...entrambi sapevano che non avrebbero dovuto spingersi oltre.
Non potevano. Non loro due.
Ma i loro corpi erano già...oltre. Avevano già superato il limite.
Infondo, continuavano a ripetersi che era solo una notte.
Sarebbe stata solo una notte. E poi l'indomani, tutto sarebbe tornato semplice e apatico come prima.
Quasi sicuramente, per come erano ubriachi, non lo avrebbero neanche ricordato.  

CONCORSO #MettitiAllaProvaWhere stories live. Discover now