MassimoValentino

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TRATTO DA: "Sei la luce nella mia oscurità", capitolo 19, di MassimoValentino [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A MassimoValentino]

"Sono davanti al pub da cinque minuti mentre cerco le ragazze <<TAYLOR.>> urlo, ma che fino ha fatto quella ragazza. Mi guardo in giro davanti al pub per cercarle ma non si vedono ne lei ne Blaire. Alex è accanto a me e anche lui si sta guardando in torno.<<NOAH.>> sento un urlo pieno di paura che viene dal vicolo accanto al pub. Mi giro verso Alex e vedo che ha gli occhi sgranati. Iniziamo a correre verso il vicolo e appena arriviamo quello che vedo mi manda il sangue al cervello. Taylor è stesa per terra con il vestito strappato sul davanti e uno su di lei, con il cazzo da fuori gli jeans e che le sta toccando le gambe con una mano mentre con l'altra le stringe i capelli. Blaire invece ha gli occhi chiusi e le lacrime che le solcano velocemente il viso. Un altro ragazzo la tiene stretta a se mentre con la mano le stringe forte il seno. Mentre vedo la scena che mi si para davanti agli occhi rivedo il bastardo che picchiava e molestava mia mamma mentre lei piangeva senza poter fare nulla. Questo non succederà anche a Taylor. Inizio a correre e afferro il tizio per la maglia e lo spingo via. Mi ci siedo sopra a cavalcioni e inizio a tirare pugni. Ogni pugno è uno sfogo. Per le sofferenze di Taylor, per le mie, per quelle di mia madre e anche per quelle di Blaire che ha dovuto assistere a questo. Il tizio sta sputando sangue e mi sta sporcando le mani, la maglia, tutto ciò però non mi importa deve soffrire, deve pagare. Pugno. Lei è mia. Pugno. Nessuno può toccarla. Pugno. È MIA. Mentre sto tirando altri pugni sulla sua faccia, che ormai è ricoperta di sangue, sento un sussurro flebile <<Noah.>> mi giro verso da dove proviene quel suono e vedo Taylor alzata con il suo vestito bianco sporco di sangue mentre inizia a barcollare e alla fine cade svenuta sul cemento. "No, no, no" penso mentre mi alzo, lasciando lo stronzo ormai svenuto e corro verso di lei. Mi inginocchio accanto a lei e la prendo tra le braccia, <<Ehy. Amore svegliati. Dai. Dai. Svegliati.>> le dico mentre la scuoto. Sento le lacrime solcarmi il viso. Mi giro verso a Alex, vedo che l'altro tizio è svenuto per terra, e urlo <<Porta la macchina qui.>> mentre vedo le lacrime scendere sul viso di Blaire e Alex con gli occhi sgranati. Alex si gira e corre alla macchina insieme a Blaire mentre io prendo in braccio Taylor. <<Amore non ti preoccupare ora andiamo al pronto soccorso e ti riprendi.>> le dico. Vedo Taylor socchiudere gli occhi <<Niente ospedali. Casa.>> mi sussurra con la voce che le trema. <<Stai male. Ti dobbiamo portare in ospedale.>> le dico duro mentre la felicità che abbia aperto gli occhi è immensa <<No. Casa.>> mi dice con la voce più ferma <<Vabbene.>> le dico dandole un bacio sulla fronte <<Però se stai male un'altra volta ti ci porto e non mi farai cambiare idea.>> continuo a dire. Sento la macchina fermarsi avanti al vicolo, mi alzo con Taylor sempre tra le braccia e quindi corro verso la macchina. Blaire già mi ha aperto lo sportello di dietro quindi entro e mi siedo con Taylor in braccio. Arriviamo a casa dopo quindici minuti. Alex scende e mi apre lo sportello per aiutarmi a scendere. Taylor si è addormentata mentre la cullavo in macchina. Entriamo in casa e mi giro verso Alex e Blaire <<Potete aspettare in cucina?>> chiedo <<Si. Vai. Non ti preoccupare, ti aspettiamo.>> mi dice Alex mentre abbraccia Blaire che sta piangendo. Salgo le scale e cammino fino camera nostra. Entro e porto Taylor fino al letto per stenderla. Piano le tolgo i tacchi e il vestito per poi posarli sulla poltrona. Entro in bagno e prendo dalla sua trousse delle salviette struccanti per poi tornare in camera. Mi avvicino e inizio a struccarla, lei subito apre gli occhi e inizia ad agitarsi <<Amore ci sono io. Dormi. Ti proteggo io.>> le sussurro dandole un bacio sulla testa e accarezzandole le braccia. Taylor sembra traquillizzarsi e io continuo a struccarla. Appena finisco lancio la salvietta sporca nel cestino. Guardo Taylor che ora sta dormendo mentre la luce della luna la illumina e solo ora noto i numerosi lividi sul volto, collo e i graffi sul seno che gli ha lasciato lo stronzo.Serrò le mani per paura di scoppiare, rompere tutto e far svegliare Taylor. Le do un ultimo bacio ed esco dalla camera per scendere giù e andare in cucina. Entrando in cucina vedo Alex che tiene ancora tra le braccia Blaire. <<Blaire tu stai bene?>> le chiedo <<Si. Io sto bene. Taylor?>> mi chiede mentre le lacrime non sembrano volersi fermare <<Sta dormendo.>> dico solamente <<Posso sapere cosa è successo?>> chiedo dolcemente cercando di non metterle ansia <<Vi stavamo aspettando quando si sono avvicinati due tizi. Poi sai com'è Taylor e quindi li ha mandati a fanculo senza farsi problemi. Loro allora ci hanno prese e ci hanno portate in quel vicolo.>> si ferma perché le lacrime scendono sempre più veloci <<Quello che ha preso Taylor le ha tirato un schiaffo ed è caduta, poi si è girato verso di me e ha detto che prima si divertiva con lei e poi toccava a me. Le ha strappato il vestito e ha iniziato a toccarla. Poi ha cacciato il coso da fuori e lei allora si è girata verso di me e mi ha chiesto di chiudere gli occhi e così ho fatto. Però ho sentito altri schiaffi, urla e da quello che ho potuto sentire lo stronzo le ha anche sbattuto la testa sul cemento.>> finisce di raccontare per poi tuffarsi tra le braccia di Alex e piangere. Il mio respiro si fa sempre più forte. La rabbia sta prendendo il sopravvento. "Lo dovevo uccidere. L'ha toccata. È mia." penso. Prendo il vaso accanto a me e lo lancio dall'altra parte della casa dove si schianta contro il muro. Sento dietro di me il sussulto di Blaire. <<Doveva morire. Deve morire.>> sussurro. Sento le mani di qualcuno appoggiarsi sulle mie spalle. <<Calmati fratello. Hai già fatto abbastanza. Ci penseranno due volte ora di fare qualcosa.>> mi dice <<L'HANNO TOCCATA.>> urlo con tutta la rabbia che ho dentro <<HANNO TOCCATO LEI. NON UN'ALTRA. LEI.>> urlo ancora più forte prima di prendere un piatto che c'era sulla penisola e lanciarlo contro il muro. <<LEI È MIA.>> urlo <<NESSUNO PUÒ TOCCARLA.>> continua a distruggere piatti, bicchieri lanciandoli contro il muro mentre sento la mia rabbia crescere. <<L'HANNO T....>> non finisco neanche di parlare che un pugno entra in contatto con la mia faccia <<CALMATI. NON CONCLUDI NIENTE ORA. CI FARAI SOLO PREOCCUPARE PER TE.>> mi urla Alex contro. Vedo nei suoi occhi la rabbia e l'affetto che prova per me. Mi metto a sedere piano. <<Non l'ho protetta. Io non c'ero e l'hanno quasi violentata.>> dico mentre delle lacrime iniziano a scendere sul mio viso <<Non l'ho difesa. Io non c'ero.>> sussurro. Sento le braccia di qualcuno stringersi attorno a me. Capisco subito che è Alex, Blaire non riuscirebbe mai a stringermi tutto. <<L'hai difesa. Se non la proteggevi sarebbe potuta finire peggio.>> mi sussurra all'orecchio. Io appoggio la testa alla sua spalla e piango <<Non c'ero. Sono arrivato tardi.>> sussurro e sento le sue braccia stringermi ancora di più."

CONCORSO #MettitiAllaProvaWhere stories live. Discover now