Read_Forever_Alone

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TRATTO DA: "So(LO) (AMI)ci", capitolo 28, di Read_Forever_Alone [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A Read_Forever_Alone]

Non risposi al messaggio, ero troppo scossa, cosa avrebbe fatto adesso?
Non dovevo pensarci, il rapporto con mia sorella era troppo forte, non poteva rompersi in questo modo, lei non lo meritava.

Chiamai Heron e gli dissi di venire immediatamente qui, lui mi avrebbe detto cosa fare.

Bussarono al campanello, era lui, sempre piú bello...

"Vieni entra, ho casa libera, dobbiamo parlare tranquilli, é importante" gli presi una mano e lo portai in camera mia.

"Che succede?" si sedette sul bordo del letto.

"Guarda" gli mostrai il messaggio nel telefonino.

Lui sbiancó in viso e non parló, semplicemente rimase senza parole.

"Lo sai cosa significa questo?" continuai isterica.

"Oh, no... Adele non se lo merita" disse agitato.

"Infatti.. Chi ce lo dice che non le abbia già mandato la foto?"

"No... Sophia non fa una cosa cosí banale... Avrà sotto dell'altro che sarà ancora piú brutto"

Presi dei respiri profondi cercando invana di calmarmi.

"Grace, dobbiamo stare calmi, tanto tra me e te non c'é nulla" mi guardó negli occhi.

Già.. Non c'era nulla, anche se in realtà non si capiva, perché la nostra non era nemmeno amicizia.

"E allora cosa siamo?" chiesi sottovoce, come se qualcuno potesse sentirci.

"Non lo so" sussurró.

"Mia sorella non lo merita" iniziai a piangere.

"Ehi, guardami" lo guardai ed appoggiai la testa sul suo petto.

"Andrà bene, okay?" continuó prendendomi il mento tra le dita.

Annuii e misi la testa nell'incavo del suo collo.

Rimanemmo cosí per un paio di minuti.

Ed io inziai a pensare ad alcune cose.
Cosa sarebbe successo? Io ed Heron cosa eravamo? Cosa saremmo stati?
Non c'era una risposta a quelle domande, forse non ci sarà mai...

"Amavo Sophia.." disse tutto d'un tratto.

Beh, si.. C'era da aspettarselo, sapevo che tra i due c'era stato qualcosa.

"Lei mi ha tradito con il mio migliore amico.." cercó di trattenere le lacrime.

"Heron, non c'é bisogno che mi racconti, se non ti senti" cercai di parlare, ma lui mi interruppe.

"No... Fammi finire.. Ero arrabbiato, deluso, era stata la mia prima cotta Grace.. Il mio primo vero amore" pianse come un bambino.

Lo strinsi di piú a me e cercai di calmarlo.

"I-io l'am-mavo.." balbettó piangendo.

"Io prima che fosse successo tutto.. Non andavo con tutte le ragazze... Io non ero cosí, lei mi ha fatto diventare come sono adesso" continuó, ma stavolta non era triste, era arrabbiato.

Si alzó dal letto e si mise ad urlare.

"Io non ero cosí Grace! Non ero cosí!" tiró cuscini per aria.

"Heron calma.." sussurrai.

"No! Lei, mi ha rovinato la vita!" diede un calcio al muro cosí potente, da sentire le ossa del piede scricchiolare.

"Heron, mi fai paura, devi calmarti" gli misi una mano sulla spalla.

"No! Lasciami stare!" tolse la mano dalla spalla e mi spinse violentemente per terra.

Sbattei la testa, ma nulla di grave.
Quando si tratta di fermare Heron.. É davvero impossibile.

"É tutta colpa mia Grace! Se io non mi fossi fidato di Sophia, tutto questo non sarebbe successo!" prese il mio telefono, guardó il messaggio di Sophia e scaglió il cellulare contro il muro con tutta la forza possibile.

La mia camera era diventata un giungla, sarei morta appena mia madre sarebbe rientrata.

"Sono un mostro!" continuó.

"Non sei un mostro!" cotrobattei.

"Invece si!" continuó iperterrito.

Andai verso di lui e lo abbracciai da dietro, appoggiando la mia testa sulle sue possenti spalle.

"Ti prego fermati" lo supplicai piangendo.

Lo sentii sospirare ed emettere qualche mugulio. Probabilmente stava piangendo anche lui.

Heron non é come tutti pensano, anche lui ha un passato difficile, quella che ha é solo una corazza.

Chiusi gli occhi e mi rilassai appoggiata a lui.

"Tutto é sbagliato..." sussurró.

"Noi siamo sbagliati, la vita é sbagliata, il destino é sbagliato" continuó "dovevamo odiarci, ma non era da noi" si voltó e notai i suoi occhi rossi dal pianto.

"Siamo sbagliati, Grace" mi ripeté.

"Siamo lo sbaglio piú bello che esista" sorrisi con le lacrime che mi rigavano il viso.

Sorrise.

"Scusami" abbassó lo sguardo.

"Ehi, guardami" feci incontrare il suo sguardo con il mio.

"Ti perdono... Sei l'errore piú bello che io abbia mai fatto" sorrisi e poi lo baciai dolcemente.

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