SilviaGennaro9

152 14 8
                                    

[TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A SilviaGennaro9]

"Un solo fiore può essere il mio bel giardino, ma un solo amico può essere tutto il mio mondo."

19 maggio 1995

L'ultima volta che lo vidi fu circa otto anni fa; all'epoca avevamo entrambi solo diciasette anni.
La nostra amicizia era indistruttibile, ma sopratutto vera.
Purtroppo non andavamo più d'accordo, Bryan non era il ragazzo che conoscevo da tutta una vita, lui era diventato come tutti gli altri, uno stronzo senza cuore a cui non importava più di niente e di nessuno.
Non gli importava neanche di me.

20 novembre 1997

Mi svegliai come al solito verso le sei del mattino; il lavoro mi chiamava.
Mi alzai dal letto e mi avviai verso il bagno per farmi una doccia veloce, dopodiché mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo e tornai in camera.
Aprii l'anta dell'armadio e indossai una maglietta color ocra semplice ed un paio di jeans neri, successivamente mi diressi verso la cucina per fare colazione.
Mi preparai il caffè e aggiunsi sia lo zucchero che il latte, presi dei biscotti e cominciai a mangiare in tranquillità.
Una volta finita andai in salotto, afferrai giacca e borsa dall'appendiabiti e varcai la soglia.

Cinque ore dopo...

"Cassie a che punto sei? Vuoi una mano?", mi chiese una dipendente.
"Ho quasi finito. Mi mancano solo i vetri da lavare e ci sono."
"Ok, perfetto."

Le ore quella mattina di primavera fortunatamente passarono molto in fretta; appena uscii da lavoro rimasi impietrita, Bryan era davanti a me.

"Cassie? Oddio... sei tu?", esclamò decisamente sorpreso nel vedermi.
"Bryan? Sì sono io. Da quanto tem..."
"Dieci anni", mi interruppe.
"Già", accennai una specie di sorriso.
"Ho trascorso gli ultimi dieci anni a chiedermi dove fossi finita e cosa stessi facendo", dichiarò.
"Se è vero quello che dici allora perché non mi hai cercato per chiedermelo?", gli domandai curiosa.
"Beh... non l'ho mai fatto perché il tuo silenzio mi faceva temere che ti fossi dimenticata completamente della mia esistenza", ammise stringendosi nelle spalle.
"Sai... per tutto questo tempo ho pensato la stessa identica cosa."
"E perché non me lo hai mai detto?", i suoi occhi verdi affondarono nei miei.
"Per lo stesso tuo motivo", risposi sinceramente.
"Ti ho pensata molto, la tua amicizia per me era molto importante e lo sai benissimo."
"Non è assolutamente vero! Mi hai trattata malissimo e sei cambiato, non eri più il mio migliore amico", dissi con un velo di tristezza nella voce.
"Giuro che l'ho fatto, ti ho pensata credimi."
"No, non più", dichiarai sicura, prima di allontanarmi da lui e andarmene.
"Ho pensato a tutti i bei momenti passati insieme e a quando ogni mattina mi alzavo per andare a scuola, lo facevo solo perché sapevo che saremo andati insieme; era l'unica cosa che mi piaceva di essa, andare e tornare con te."
"Già, ma il tempo ha cambiato molte cose, purtroppo", mi voltai per ascoltarlo e impulsivamente abbassai la testa.
"No, è qui che ti sbagli... per te forse sì, ma per me invece non è cambiato proprio niente. Comunque non importa quello che è stato, ti prego ricominciamo", mi supplicò quasi.
"Finché viviamo l'amicizia fa parte di noi. Non possiamo dirci addio per sempre, non possiamo farlo", proseguì.
"Ma lo abbiamo già fatto anni fa!", esclamai confusa.
"Sei davvero sicura di questo? Cioè... tu sei sicura di riuscire a separarti da te stessa?"
"Ma... Ok va bene, ricominciamo.
Ci vediamo stasera alle sei e mezza?", gli proposi un po' incerta sul da farsi.
"Alle sei e mezza dove?", si informò.
"Nel solito posto, il nostro. Te lo ricordi?"
"Certo che sì. Ok, a dopo Cassie", sorrise lievemente in viso e si allontanò.

Qualche ora dopo...

Camminai velocemente finché non arrivai a destinazione.
Rimasi impietrita davanti ad un lenzuolo bianco appeso tra due alberi, era uno striscione, era sicuramente per me.
Sopra di esso era riportata una frase:
"L'amicizia ti salva la vita, e tu hai salvato la mia. Ricominciamo da qui."
Qualche minuto dopo, sentii partire una canzone di mia conoscenza.
La riconobbi subito.

I'll be there for you • The Rembrandts.
La nostra canzone.

"Ci sarò per te quando la pioggia inizia a cadere, ci sarò per te come ci sono stato prima, ci sarò per te perché tu ci sei per me."

"Cassie farò di tutto giuro, di tutto, solo per tenerti per sempre con me, migliore amica", disse avvicinandosi a me.
Non risposi e gli saltai al collo; mi era mancato tanto in quei dieci anni; in quel momento restare tra le sue braccia era l'unica cosa che desideravo fare.

• Che cos'è l'amicizia per me?
Beh... l'amicizia è quell'insieme di fiducia, rispetto e lealtà; è proprio come un fiore: non si può forzarla a nascere o crescere, non lo si può fare in nessun modo, essa ha bisogno di molte cure e va nutrita bene, va fatto ovviamente con aiuto e comprensione.
Io sono dell'idea che finchè esiste l'affetto e sopratutto il rispetto tra due persone che si vogliono davvero bene esiste anche l'amicizia, quel sentimento vero e puro che anche se qualche volta doloroso, però indispensabile per vivere.

L'amicizia è cadere e rialzarsi insieme.

CONCORSO #MettitiAllaProvaWhere stories live. Discover now