ChiaraBrunetti3

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[TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A ChiaraBrunetti3]

Lucas mi afferrò per il polso per portarmi nel retro del giardino, la musica dentro la villa era troppo assordante, si poteva ancora sentire in lontananza Rihanna che rimbombava nelle casse, bicchieri vuoti erano sparsi a terra, una scia di Alcool avvampava le mie narici ad ogni passo,
Si fermò sotto ad un Gazebo, ricoperto da fiori di varie striature,
"Lucas perché mi hai portata qui?" Gli chiesi intimorita, non aveva mai mostrato interesse per me, e la cosa mi sembrò strana, eravamo amici da 4 anni ormai, e quando poteva mi prendeva in giro, ma lì quella sera era diverso,
"Non amo il casino, voglio farti sentire una canzone, che per me significa molto" disse pacato, lo vidi tirare fuori dalla tasca un iPod, sfilaccio il filo intrecciato degli Auricolari e mi porse una cuffia,
Mi fissò negli occhi, quell'azzurro cristallino mi faceva tremare, si avvicinò per non far cadere la cuffia, e premette il tasto, non mi mossi da quella posizione, eravamo troppo vicini, potevo sentire la sua fragranza invadermi, una melodia dolce s'insinuò nel mio apparato uditivo, la riconobbi subito era Bruno Mars,
"Just The way you are?" Lo guardai, e lui acconsentì,
"Ascolta le parole" il cuore iniziò a battere un colpo, troppo forte per ignorare ciò che stava accadendo fuori e dentro di me,
'I suoi occhi, i suoi occhi
Fan sembrare che le stelle non brillino' a queste prime parole fissò intensamente il verde delle mie iridi, deglutii, mi stava guardando in un modo in cui finora non aveva mai osato, si avvicinò ancora di più, Bruno Mars continuava a cantare la sua dolce melodia, chiusi gli occhi per un istante,
'E quando sorridi,
Il mondo intero si ferma e ti osserva per un pò'
Li riaprì, quando sentì una mano calda scivolare sul mio fondoschiena, sentivo il calore anche attraverso la camicetta in chiffon delicato, il vento accarezzava la nostra pelle, sorrisi, non me ne resi conto, accorciò ancora di più la distanza dei nostri corpi, che ero sicura vibrassero insieme alla canzone, si avvicinò ancora di più al mio viso, sfiorando con il naso il mio zigomo, per scendere fino all'orecchio, tremai, non era freddo, palpitavo, il suo respiro caldo mi aleggiò sul collo sussurrando la strofa,
"Quando vedo il tuo volto
Non cè una cosa che vorrei cambiare
Perchè tu sei meravigliosa
Proprio cosi come sei"
Mi sentì cedere, la sua voce e la sua vicinanza erano inebrianti, sapevo di provare qualcosa per lui da quando avevo 12 anni, ma dopo tutto questo tempo, tra scherzi e risate, tra tante ragazze che passavano da casa sua, ora era lì difronte a me, a dedicarmi frasi che non avrei mai immaginato che le sue labbra così maledettamente attraenti potessero sussurrare, mi scostai, il suo azzurro era un mare in piena, vedevo onde che s'infrangevano per tornare più possenti di prima, la dolce melodia riecheggiava ancora,
"Lucas...non capisco" lo fissai, il suo sguardo si posò sulle mie labbra,
'le sue labbra
Potrei baciarle tutto il giorno se me lo permettesse',
Eliminò la distanza del tutto,
"Se solo me lo permettessi" passò il pollice sul labbro inferiore, i nostri occhi parlavano, vibravano, ero ubriaca di quelle sensazioni che stavo provando, abbassai lo sguardo, lui mi prese delicatamente il mento, mi guardò un'istante e bastò, per prendere possesso della mia bocca, per farmi assaggiare il suo sapore e confonderlo con il mio, era un bacio lento come quella dolce melodia, mi strinse più forte contro il suo petto caldo, emanava calore, protezione, era tutto lì, insinuò la sua lingua, gli diedi il consenso, la canzone stava per finire, ma io quell'attimo l'avrei inciso sulla pelle come un tatuaggio indelebile, come una cicatrice che ogni volta che la guardi penserai che n'è valsa la pena di essertela fatta, si staccò da me, con voce flebile mi sussurrò a fior di labbra,
" perchè tu sei meravigliosa
Proprio cosi come sei"
Un esplosione divampò dentro di me, il corpo era plastilina nelle sue mani, mi avrebbe potuto modellare a suo piacimento,
"Lucas" dissi con un filo di affanno, troppe emozioni vorticavano dentro di me,
"Elly" ribatté sensuale, il mio nome uscito dalla sua bocca, era così tangibile da sentirlo sotto pelle, si piegò incontrano la mia fronte, eravamo occhi negli occhi,
"Perché questa canzone?" Domandai, eravamo lì, ma domani? Cosa ne sarebbe stato di tutto ciò, domani non ci sarebbe stato un giardino, un gazebo ad inebriarci del profumo delle rose e violette,
"Perché non te ne sei mai resa conto?" Mi guardò, passandomi una mano tra i capelli corvini,
"Di cosa?" Risposi con un groppo in gola,
"Che ho sempre voluto solo te, tra le mie mani, tra i miei pensieri...e non volevo vedere con i miei stupidi occhi, che ciò che provo per te supera la mia folle paura d'innamorarmi" confessò abbassando lo sguardo imbarazzato, con mano tremante gli accarezzai la nuca bionda,
"Questa canzone rimarrà nei miei pensieri da oggi, ma tu ci sei dentro da molto prima" rialzò lo sguardo, mi cinse più forte, invadendo di nuovo la mia bocca, avida di lui, dei nostri sapori e del nostro amore.      

CONCORSO #MettitiAllaProvaWhere stories live. Discover now