ChiaraBrunetti3

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TRATTO DA: "Una tentazione divertente", capitolo 32, di ChiaraBrunetti3 [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A ChiaraBrunetti3]

Avanza cauto verso il letto che si prospetta davanti a lui, i suoi brillanti smeraldo si oscurano infiammandosi, si scontrano con i miei e non si staccano mai, ho la gola secca,non riesco a muovermi o a pensare anche solo un po' lucidamente,il cuore balla un ritmo tutto suo,si sbottona lentamente la camicia,sfilandosela da dosso,lasciandola cadere a terra come uno straccio inutile ora come ora,non rinuncia a scollare il suo sguardo dal mio,ed è sempre più vicino,mi sento in un gioco dove io sono la preda e lui il predatore. "Cosa ti fa credere che io voglia ciò che tu vuoi?" Lo sfido alzando il mento, accenna un sorriso sfacciato, deglutisco a fatica."Lo so,me lo dicono i tuoi occhi,il tuo corpo,la tua anima" si posiziona in piedi di fronte a me distesa sul materasso,mi afferra un polso accarezzandolo soavemente per salire lungo il braccio e scendere di nuovo,me lo gira lasciando un lieve bacio,e tirandomi su con forza mi gira inchiodandomi al muro,sussulto,vedo il suo pomo d'Adamo muoversi mentre deglutisce,chiudo gli occhi velati dal desiderio di sentirlo mio,le sue dita s'infilano tra le mie ciocche scomposte che ricadono lungo il collo solleticandolo, "Forse hai interpretato male i segni" sussurro con la bocca impastata, mentre il suo respiro caldo aleggia sul mio collo nudo,"Non credo" intima nel mio apparato uditivo ,stringo le palpebre,non dovrei cedere,un bacio posato dietro l'orecchio mi procura un gemito involontario,e anche se non vedo posso sentire le sue labbra aprirsi in un sorriso di soddisfazione,Lentamente le sue mani scivolano dietro la schiena,facendo scorrere la zip,non mi muovo,decido di restare,decido di prendere ciò che stasera mi vuole offrire, il vestito cade a terra ed insieme anche la mia maschera impassibile,lasciando spazio a desiderio,ho contemplato così tanto questo momento in questi mesi che forse potrei ancora sognare,ma non sarebbe mai perfetto come ora,le sue mani calde risalgono mentre le sue dita affusolate solleticano la schiena, mi volto per guardarlo,un lampo di desiderio divampa nelle sue iridi,lo vedo inumidirsi la lingua,non parliamo i nostri occhi dicono già tutto,si avvicina sfiorando i nostri nasi,per poi possedermi in un bacio,le sue labbra sono calde e morbide come ricordavo, insinua dolcemente la lingua, provocandoci gemiti,le sue mani cingano la mia vita,sento la sua erezione crescere e con mani tremanti gli slaccio la cintura e il bottone dei pantaloni, lui se ne sbarazza subito,dal comodino afferro un preservativo,e guardandolo gli abbasso i boxer,il suo membro eretto m'incita,infilandolo con imbarazzo,Anthony mi alza il mento,prendendo di nuovo possesso delle mie labbra,mi morde,ed è così dannatamente piacevole che mi abbandono."Quanta voglia hai?" Mi sussurra scostandosi affannato dalle mie labbra,ho il respiro smorzato,alzo gli occhi per incontrare i suoi,"Ho voglia di te,di appartenerti,di sentirmi viva" ammetto passando una mano tra i suoi capelli,con un gesto secco mi lacera le mutandine di pizzo,appoggio le mani sulle sue spalle,e mi alza portandomi a divaricare le gambe,stringendole forte dietro la sua schiena,"Bene perché io ho voglia di possederti" la sua voce roca mi fa sobbalzare,una scossa attraversa la mia spina dorsale,quando con un colpo mi riempie,tiro la testa indietro,scossa dagli spasmi d'eccitamento,lo sento gemere,suoni melodiosi per le mie orecchie,non ho più scuse,niente,ciò che voglio è qui,i nostri profumi mischiati formano una fragranza unica,in cui mi perdo assaporando questo momento,"Dimmi che sei mia" mi ordina con voce eccitata, non riesco a proferire parola,mi afferra la testa guardandomi negli occhi mentre sento la sua pienezza invadermi di nuovo,"Dimmelo" un' imposizione che detta da lui mi provoca brividi,"S...s...ono tua" i gemiti che sfuggono dalle nostre labbra impastano le parole cambiandone le vocali,sento solo lui,il resto del mondo è fuori dalla vetrata davanti a noi,tante luci dei palazzi puntano la stanza, i nostri corpi sono illuminati dal chiarore della luna,movimenti dolci e decisi mi mandano in estasi,con una mano stringe la mia natica,mentre il suo palmo caldo attraversa la linea del fianco per arrivare al seno,stuzzicando con le dita i capezzoli turgidi,punto lo sguardo nel suo,è un bosco che divampa ad ogni colpo,le nostre bocche si bramano,si avventano l'una nell'altra,il suo sapore mi manda in estasi,i suoi respiri si fanno sempre più irregolari,mentre il sudore imperla le nostre fronti,e ansimante lo sento diminuire,mentre sono all'apice,e scostandomi dalle sue labbra rivelo con occhi velati "ti amo", un colpo preciso che mi scuote dentro,liberandomi,liberandoci insieme,come pesi che non potevamo più sopportare, "Ti amo Anny" mi tira i capelli indietro baciandomi,ancora presi dall'orgasmo.Scendo da lui,e ci guardiamo,il cuore potrebbe scoppiarmi,è talmente bello da fare male,Controvoglia ci rivestiamo in silenzio,Quando lo spezzo,poggiando un palmo sul suo petto," ti amo" lo guardo per assicurarmi che capisca le mie parole,"Anche io" mi accarezza e chiudo gli occhi,"Ma devo andare,il tuo futuro marito sarà qui tra poco" aggiunge riportandomi alla realtà,avrei dovuto dire tutto a Mark,l'avrei fatto dopo l'udienza in tribunale,per non mischiare una faccenda delicata con i sentimenti nostri,Annuisco e l'accompagno alla porta controvoglia,"glielo dirò,non voglio mischiare il lavoro con la vita personale,quando il caso sarà chiuso,e potrò viverti liberamente,senza un ex pazza" gli sorrido,e lui ricambia toccandomi la punta del naso,si avvicina all'orecchio "ti amo ragazzina" niente da aggiungere,lo vedo aprire la porta,mentre la richiude lasciando che i nostri sguardi si accompagnano e si salutano. Vado in bagno,aprendo il box doccia,il suo sapore sulla mia pelle viene spazzato via dall'acqua e lavanda,ma non dal mio cuore,ripercorro la serata mentalmente,e mi lascio cullare dall'acqua, forse ero diventata una traditrice,ma se si ama davvero è poi così sbagliato?!?,mille domande che s'intrecciano tra loro,ci penserò domani,e con la spugna traccio il suo percorso,sorridendo.

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