Storia 116

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Inspira. Respira. Respiri regolari. Pensa solo a respirare. Devo ricordarmelo. È importante. Le ragazze mi prendono in giro, non fanno altro che insultarmi. Inspira. Respira. Respiri regolari. I ragazzi stanno sempre alla larga da me perché sono strana. Tranne Jeremy. È sempre gentile con me. Inspira. Respira. Continua a respirare. La sua fidanzata, Nikki, pensa che io stia cercando di "rubare il suo uomo". Non fa altro che maltrattarmi e dirmi che sono una puttana. Sto solamente cercando di vivere. Sto solamente cercando di continuare a respirare. Dopo scuola mi spinge in un angolo riparato e mi minaccia di stare lontana da lui. Mi tira un pugno ed io cado a terra. Vedo un bagliore metallico mentre lei si china vicino al mio viso. Mi dice che se non sto lontana da lui, sarà più persuasiva. Continua a respirare.

Il giorno dopo Jeremy si avvicina a me a ricreazione. Mi porta i libri che ho perso quando Nikki mi ha spinto nell'angolo. Si sposta più vicino a me. Ricorda di respirare. Respiri regolari. Continua a respirare. Nikki lo nota. Ricordo quello che è successo ieri e mi scuso gentilmente, cercando di tornare a casa. Continua a respirare. Nikki mi prende dopo scuola e mi spinge nell'area isolata fuori dall'edificio. Mi spinge ed urla che mi aveva avvertita.

Mi ricordo di respirare. Non mi accorgo che lei mi ha pugnalata al petto. Noto solo la sua espressione inorridita. Guardo il coltello dentro il mio petto. Lo tiro fuori e del sangue parzialmente coagulato rimane sulla lama. Prendo Nikki per il collo e la sollevo. Cerca di calciare ed urlare per un po' di tempo, e la lascio solo quando smette. È così difficile dover far finta di essere vivi quando non si respira.

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