Short Horror Stories

Storia 97

La cameriera mise un piatto di enchiladas fumanti, coperte di formaggio e cipolla, con della salsa di guacamole di fronte a Brian. Del tè era fuori portata della sua mano sinistra. Borbottò un silenzioso "grazie" e girò la sua testa, guardando fuori dalla finestra del ristorante verso un punto in lontananza. 

"Ti amo," sussurrò.

"Ti amo di più," fu la sua risposta.

"Io ti amo ancora di più del tuo più."

"Ed io ti amerò più a lungo."

"Ti amerò finché morirò."

"Io ti amerò anche più a lungo di quello."

Era un vecchio gioco da camera da letto. La scena sulla sua testa finì come una figura iniziò a comparire nel tramonto.

"È meglio che prenda questo da portar via," pensò, prima di decidere, "No. Fanculo. Ho tempo."

Brian era a metà del piatto; la cameriera aveva riempito la sua tazza di tè per tre volte, quando un cliente mise distrattamente una moneta dentro il juke box. Era Robert Earl Keen, uno dei preferiti di lei.

"The road goes on forever and the party never ends." (La strada continua per sempre e la festa non finisce mai)

Brian scosse la testa. Il signor Keen non aveva idea di quanto avesse ragione. Guardò fuori dalla finestra, studiando la figura imminente. Ora era più vicina. Brian poteva quasi distinguere i suoi lineamenti. Prese il tempo per godersi lentamente ciò che era rimasto del suo pasto prima di far scivolare una banconota di 20$ sotto la base del suo piatto pulito. Prima che lui avesse aperto la porta del suo vecchio pick-up, poteva distinguere chiaramente i dettagli della figura che stava guardando.

Il corpo fetido arrancò sempre più vicino al ristorante. Della carne in putrefazione penzolava dalle sue ossa rotte e la gonna bianca che indossava una volta adesso era uno straccio sporco.

"Ti amerò finché morirò."

"Io ti amerò anche più a lungo di quello."

Brian entrò nel suo pick-up e chiuse la porta. Si chiese quanto lontano dovesse andare questa volta, e quanto tempo sarebbe servito a lei per trovarlo.