40 - @LucianoPalladini

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Lista 40

LA VITA DI MARIA VITTORIA di LucianoPalladini

La notte del 6 gennaio, sofferente in un letto di ospedale per colpa di un tumore inoperabile al collo, Maria Vittoria lottava per evitare di perdere i sensi

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La notte del 6 gennaio, sofferente in un letto di ospedale per colpa di un tumore inoperabile al collo, Maria Vittoria lottava per evitare di perdere i sensi. Sapeva che stava per giungere la sua ora, ma doveva resistere fino alla mezzanotte. Se fosse morta la sua famiglia non avrebbe più potuto festeggiare l'Epifania dovendola associare per sempre alla sua dipartita.
Per tenersi occupata pensò alla sua vita e come l'aveva vissuta.

*

Era nata in un appartamento di Roma l'otto settembre del 1936.
La sua famiglia l'aveva amata fin da subito, adorando i suoi occhi sprizzanti di ingenuità infantile e i neri capelli ricci. Giocava spesso con la sorella minore Gabriella, la cui somiglianza era tale che a volte le confondevano.
Durante la seconda guerra mondiale, al suono dell'allarme, le due sorelle venivano nascoste in cantina insieme a tutte le bambine del palazzo in cui vivevano, passavano il tempo a giocare e divertirsi, protette e ignare degli orrori esterni.

"Vorrei che le sirene suonassero sempre. Per continuare a giocare con voi." aveva detto ricevendo uno schiaffo dalla madre preoccupata per i bombardamenti.

Finita la guerra la cantina, che era stata la sua stanza delle meraviglie, divenne solitaria e silenziosa. Diventata grande intravide alcune delle sue amiche, ma non riuscì a tenere i contatti.

*

A 18 anni era diventata una ragazza bella e attraente, in quel periodo conobbe e cominciò a frequentare un ingegnere di Nettuno, Luciano, ammaliata dai suoi folti capelli castani e dal suo sguardo dolce e gentile. I due, quando potevano, uscivano insieme generalmente quando Luciano era a Roma per lavoro, lei lo aspettava con trepidazione alla stazione.
Quando si fidarono abbastanza l'uno dell'altro lo presentò alla sua famiglia, molto felice di conoscerlo.
Anche Gabriella aveva trovato un ragazzo, Armando, tipo intraprendente che voleva aprire un'azienda di elettronica e le due coppie fecero molte uscite a quattro.

*

"Pensavi davvero che avremmo lasciato che uno forestiero con te?"

"Ora lo faremo pentire amaramente."

Maria Vittoria, andando all'incontro quotidiano alla stazione, era stata aggredita da un gruppo di ragazzi che conosceva bene, dato che vivevano nello stesso palazzo e avevano provato più volte a corteggiarla.

All'arrivo del treno perse ogni speranza. "Faranno del male a Luciano e io non posso fermarli."

Stranamente Luciano non scese dal treno con gli altri passeggeri.

Quando il treno ripartì, il capo dei bulli cominciò a sudare freddo. "Qualcuno deve averlo avvertito!"

I suoi complici erano altrettanto preoccupati. "Forse ha anche chiamato la polizia dandogli i nostri nomi."

Sfida di scrittura creativa 1.0 (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora