- SERVIZIO AL COMPLETO, CONTINUA NEL VOLUME 2.0 -
Ogni lista avrà tre partecipanti, che avranno due settimane (ampliabili in caso di necessità) per scrivere una one-shot di massimo 2000 parole basandosi su di un'immagine. I racconti saranno poi lett...
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Sono seduto sul tetto di un fienile abbandonato. Non so di chi sia, ma non importa. Nessuno ci viene più da molto tempo. Quando l'ho scoperto, 15 anni fa, era già abbandonato.
Sto guardando il paesaggio suggestivo del Lago di Garda. Questa è la mia terra: qui mi sento a casa. Vedo da lontano l'ombra della riva lombarda.
Ormai è notte fonda, e ovviamente non c'è quasi nessuno in giro.
Solo alcuni vecchi pescatori stanno cominciando a uscire con le loro barche. Già domani mattina all'alba sarà disponibile il pescato di questa notte.
Li conosco uno per uno e li chiamo per nome quando escono. D'altronde, non mi hanno mai chiesto niente nonostante io venga qui la notte da 15 anni. La prima volta mi hanno semplicemente salutato e mi hanno chiesto come mi chiamavo, poi mi hanno lasciato in pace. Alla fine mi sono addormentato, e loro quando sono rientrati all'alba mi hanno svegliato, in modo che potessi rientrare in tempo per far scoprire a mia madre che quella notte non avevo dormito nel mio letto. Da quel giorno ho sempre dormito su quel tetto.
Accanto a me c'è la mia inseparabile lanterna ad olio, e vicino è abbandonata la rosa rossa donatami da una fan dopo l'ultimo concerto.
Non conosco la mia ammiratrice, ma le sarò sempre grato. Mi ha fatto riflettere sulla mia esistenza, mi ha aiutato a capire che quello che ha vissuto la mia vita fino a quel momento non ero io. Era una parte di me che non sapevo di conoscere. Ero io, semplicemente modellato sulla base dell'eroe perfetto, in modo che neanche io potessi riconoscermi. Beh, direi che i miei genitori hanno lavorato bene nel farmi diventare come volevano loro.
Adesso, però, ho capito chi sono veramente. Fondamentalmente non sono nessuno, solo una delle 8 miliardi di persone che vivono attualmente sulla Terra. Ma nel profondo io sono timido, solitario, a volte anche cupo.
Ho scoperto anche passioni nascoste: ad esempio mi piacerebbe essere un sub, osservare il fondale del lago in modo da poterlo raccontare. Io voglio il successo.
Mi sto addormentando, perciò fisso in testa una promessa: tra 3 anni, quando avrò finito l'università, diventerò un sub, raccoglierò le mie scoperte in un diario e quando avrò 30 anni vedrò se sono diventato famoso. Manterrò questa promessa.
